Giusto per perfezionare il mio intervento.
Ricordate ? Avevo proposto Giacomo Leopardi.
La chiamerei "L'infinito", senz'altro il piu' bel canto del poeta.
E non a caso : l'esaltazione dell'uomo immerso a contemplare la natura, a ricercare in essa la pace dell'animo e i misteri della vita.
Mi perdoni Lucia se riporto per intero l'idillio:
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di la da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morti stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Cosi' tra questa
immensita' s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'e' dolce in questo mare.
Giacomo, Giacomo, Giacomo !!
Ben. Possiamo tornar a ca**eggiare !
[ 30-08-2002: Messaggio scritto da: arrocco ]