Jessorchidgirl
Aspirante Giardinauta
Buona sera a tutti, oggi torno da voi con una storia e quesito in coda.
In allegato trovate delle foto di una mia phal. Ora vediamo la sua biografia:
Ho comprato questa phal nel lontano 2017, aveva tantissime foglie, dei fiori magnifici e già un piccolo keiko basale, che potete vedere in foto quanto sia cresciuto.
Una volta sfiorita, ho dovuto aspettare 2 anni per una nuova fioritura (finita proprio un mesetto fa), che mi ha lasciato un pochino con l'amaro in bocca: il colore era nettamente diverso da quello con la quale l'avevo comprata, e con questo dannato caldo, sono riusciti ad aprirsi solo 3 boccioli su 6.
Ma torniamo a fine 2018.
La pianta mette su improvvisamente due nuove foglie, che ad un tratto smettono di crescere (si può vedere anche in foto quanto siano sproporzionate rispetto alle altre), e poi verso Gennaio/Febbraio di quest'anno, hanno cominciato a presentare una sostanza appiccicosa sia sopra che sotto le foglie. Tolta con un panno la sostanza, noto che dopo un paio di giorni le foglie in questione hanno perso la "polpa" tipica delle foglie delle phal (solo in corrispondenza dei punti dov'era la sostanza strana) e stanno diventano sempre più secche, ma restano comunque verdi.
Poi questo comincia a succedere anche al keiko, ma il problema rimane circoscritto al bordo delle foglie.
Solo da qualche giorno a questa parte però, ho notato un cambiamento del colore delle foglie, allora oggi mi sono attivata una volta per tutte: l'ho rinvasata.
Ho scoperto che le radici interne al vaso erano più quelle secche, che le vive (meno male che le radici aeree sono tante e tutte con punta attiva), e che alla base del fusto, quindi sotto il bark!! la furbetta aveva già fatto nascere un secondo keiko, con tanto di radice lunga circa 6 cm (in foto, da solo, con foglie messe un po' male, ma accidenti, sopravvivere sotto il bark non deve essere facile).
Ora, secondo voi ho fatto bene a staccarlo?
Perché ho pensato che, siccome le radici già sono poche, pure un secondo keiko, avrebbe potuto metterla in ginocchio, più di quanto già non lo sia.
Avete dei consigli di qualunque genere? Sia per il piccolo che per la pianta madre?
Per ora in mancanza di vasetti adeguati, il piccolo keiko é dentro un bicchiere di plastica forato ben bene al fondo.
Ringrazio chiunque abbia dei suggerimenti, sia in merito a cosa potrebbe essere stata quella sostanza, sia sul da farsi d'ora in avanti.
In allegato trovate delle foto di una mia phal. Ora vediamo la sua biografia:
Ho comprato questa phal nel lontano 2017, aveva tantissime foglie, dei fiori magnifici e già un piccolo keiko basale, che potete vedere in foto quanto sia cresciuto.
Una volta sfiorita, ho dovuto aspettare 2 anni per una nuova fioritura (finita proprio un mesetto fa), che mi ha lasciato un pochino con l'amaro in bocca: il colore era nettamente diverso da quello con la quale l'avevo comprata, e con questo dannato caldo, sono riusciti ad aprirsi solo 3 boccioli su 6.
Ma torniamo a fine 2018.
La pianta mette su improvvisamente due nuove foglie, che ad un tratto smettono di crescere (si può vedere anche in foto quanto siano sproporzionate rispetto alle altre), e poi verso Gennaio/Febbraio di quest'anno, hanno cominciato a presentare una sostanza appiccicosa sia sopra che sotto le foglie. Tolta con un panno la sostanza, noto che dopo un paio di giorni le foglie in questione hanno perso la "polpa" tipica delle foglie delle phal (solo in corrispondenza dei punti dov'era la sostanza strana) e stanno diventano sempre più secche, ma restano comunque verdi.
Poi questo comincia a succedere anche al keiko, ma il problema rimane circoscritto al bordo delle foglie.
Solo da qualche giorno a questa parte però, ho notato un cambiamento del colore delle foglie, allora oggi mi sono attivata una volta per tutte: l'ho rinvasata.
Ho scoperto che le radici interne al vaso erano più quelle secche, che le vive (meno male che le radici aeree sono tante e tutte con punta attiva), e che alla base del fusto, quindi sotto il bark!! la furbetta aveva già fatto nascere un secondo keiko, con tanto di radice lunga circa 6 cm (in foto, da solo, con foglie messe un po' male, ma accidenti, sopravvivere sotto il bark non deve essere facile).
Ora, secondo voi ho fatto bene a staccarlo?
Perché ho pensato che, siccome le radici già sono poche, pure un secondo keiko, avrebbe potuto metterla in ginocchio, più di quanto già non lo sia.
Avete dei consigli di qualunque genere? Sia per il piccolo che per la pianta madre?
Per ora in mancanza di vasetti adeguati, il piccolo keiko é dentro un bicchiere di plastica forato ben bene al fondo.
Ringrazio chiunque abbia dei suggerimenti, sia in merito a cosa potrebbe essere stata quella sostanza, sia sul da farsi d'ora in avanti.