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Il meraviglioso mondo delle api

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Ho visto che la caraffa che sputa fumo è usata per il recupero dello sciame, ma il suo effetto è quello d'intontirle? con cosa è fatto il fumo? :D)
Altra domanda cui non ho trovato mai una risposta convincente, mi hanno detto che la cera d'api è commestibile, è vero?
 

ironbee

Guru Giardinauta
Ho visto che la caraffa che sputa fumo è usata per il recupero dello sciame, ma il suo effetto è quello d'intontirle? con cosa è fatto il fumo? :D)
Altra domanda cui non ho trovato mai una risposta convincente, mi hanno detto che la cera d'api è commestibile, è vero?
Si chiama affumicatore. E' formato da un contenitore dove si mette il materiale combustibile (che può essere cartone, stoffa, iuta, ecc. , personalmente utilizzo i tappi di sughero usati) e un piccolo mantice che spinge l'aria sotto la combustione.
Il fumo serve a spaventarle e disorientarle, normalmente per il recupero degli sciami non serve, anzi è controproducente, mentre è indispensabile durante le visite di routine.
La cera passa intatta per il nostro apparato digerente, credo che l'unico animale che riesca a digerirla sia la tarma della cera.
Dicono che mangiare un pezzo di favo, cera e miele insieme, dia delle sensazioni gustative uniche, sinceramente non ho mai provato, la cosa non mi attira, è un mio limite.
 

ironbee

Guru Giardinauta
Una fotina dei tuoi alveari non ce la mostri???

Iron, mi fai la differenza tra:
miele
melassa
propoli
pappa reale

Domenica ne ho fatta una sotto la neve, appena ho un attimo di tempo la scarico dal cellulare.

La melassa credo sia il residuo della lavorazione della barbabietola, penso ti riferissi alla melata, che è costituita dai liquidi dolci prodotti da afidi, metcalfa,ecc, che raccolti dalle api concorrono a formare appunto il miele di melata.
 

sugaricegirl

Guru Giardinauta
Domenica ne ho fatta una sotto la neve, appena ho un attimo di tempo la scarico dal cellulare.

La melassa credo sia il residuo della lavorazione della barbabietola, penso ti riferissi alla melata, che è costituita dai liquidi dolci prodotti da afidi, metcalfa,ecc, che raccolti dalle api concorrono a formare appunto il miele di melata.

ehm sì, volevo dire melata :ros::ros::ros: che vergognisssssssssima
 

ironbee

Guru Giardinauta
Ho un termometro a massima e minima vicino agli alveari e negli ultimi 15 giorni ha segnato più volte -5°.
La covata, cioè le larvette, ha bisogno di una temperatura simile a quella umana (37°) con una tolleranza di alcuni gradi.
Eppure in questi giorni stanno nascendo le prime api del 2011 (ricordo che le api nascono dopo 21 giorni dalla deposizione dell'uovo): quindi riescono a mantenere intorno alla covata, che per ora non è molto estesa, una temperatura sufficiente! :eek:
 

ironbee

Guru Giardinauta
Mi accorgo che ci sono delle nascite dai residui che si trovano nel cassettino che è sul fondo dell'arnia: l'ape quando nasce rompe il tappo di cera (opercolo) che chiude la sua celletta e i pezzetti di cera cadono appunto sul fondo e sono riconoscibili, perchè, contenendo anche i residui del bozzolo, sono di colore più scuro rispetto ai residui degli opercoli delle cellette che contenevano miele.
 

ironbee

Guru Giardinauta
Altra domanda....poi quelle cellette le riutilizzano, le puliscono e poi altro uovo?
Sì, però a forza di utilizzarle, dato che rimangono i resti del bozzolo, tendono a rimpicciolirsi e quindi dopo 3-4 anni è meglio sostituire il favo.
Eventualmente la celletta può essere riutilizzata per contenere miele o polline.
 

Federica

Master Florello
Quindi è l'apicoltore che provvede alla sostituzione?
Le cellette del miele hanno una posizione particolare rispetto a quelle con le uova?
Nel filmato abbiamo visto che tolto il coperchio ci sono più cellette che vengono inserite come cassetti infilati verticalmente, alcune di queste utilizzate per il miele e altre per le uova?
grazie Ironbee, sempre gentile....buona serata...:Saluto::Saluto:
 

ironbee

Guru Giardinauta
L'arnia è composta dal nido, che contiene i favi dove la regina depone le uova e le api depositano le scorte di miele e polline.
Sul nido l'apicoltore sovrappone 1 o più melari, che contengono i favi dove depositeranno il miele.
Il favo del melario è alto la metà di quello del nido (nel filmato della disopercolazione il favo ha stranamente le dimensione di quelli da nido).
I favi sono posti verticalmente in senso perpendicolare alla facciata dell'arnia, agganciati tramite due sporgenze poste nei due angoli superiori.
 

ironbee

Guru Giardinauta
Ieri era una bellissima giornata, le api giravano e tornavano cariche di polline.
Mi sono messo a verniciare le arnie con l'olio di lino, ma l'odore le ha disturbate e una mi ha dato la prima puntura dell'anno.
E' il rovescio della medaglia: le api pungono e statisticamente chi subisce più di 50 punture all'anno (gli apicoltori professionisti) tendono a sviluppare un'immunità al veleno, mentre i famigliari dei professionisti e gli hobbisti che ne subiscono meno, tendono a sviluppare l'allergia.
Infatti molto gradualmente sono diventato allergico: quando mi pungevano, indipendentemente dove mi avevano colpito, mi venivano due labbra alla Lilli Gruber, in bocca al posto della lingua mi sembrava di avere un castoro, su polsi e caviglie avevo un prurito irrefrenabile, oltre agli occhi che uscivano dalle orbite.
Questi sintomi inizialmente duravano pochi minuti, poi 10 minuti, poi 20, poi 30, poi sono andato dall'allergologo che mi ha confermato l'allergia.
Con il vaccino ho risolto il problema, ma è stata una cosa lunga.
 

sugaricegirl

Guru Giardinauta
Ieri era una bellissima giornata, le api giravano e tornavano cariche di polline.
Mi sono messo a verniciare le arnie con l'olio di lino, ma l'odore le ha disturbate e una mi ha dato la prima puntura dell'anno.
E' il rovescio della medaglia: le api pungono e statisticamente chi subisce più di 50 punture all'anno (gli apicoltori professionisti) tendono a sviluppare un'immunità al veleno, mentre i famigliari dei professionisti e gli hobbisti che ne subiscono meno, tendono a sviluppare l'allergia.
Infatti molto gradualmente sono diventato allergico: quando mi pungevano, indipendentemente dove mi avevano colpito, mi venivano due labbra alla Lilli Gruber, in bocca al posto della lingua mi sembrava di avere un castoro, su polsi e caviglie avevo un prurito irrefrenabile, oltre agli occhi che uscivano dalle orbite.
Questi sintomi inizialmente duravano pochi minuti, poi 10 minuti, poi 20, poi 30, poi sono andato dall'allergologo che mi ha confermato l'allergia.
Con il vaccino ho risolto il problema, ma è stata una cosa lunga.

Porcaccia la miseriaccia, è proprio un colmo per un apicultuore, uff mi dispiace sai, peròvedo con piacere che anzichè toglier di mezzo le api hai preferito vaccinarti! Bravo Iron, mi sei sempre + simpatico!!!!!!
 

ironbee

Guru Giardinauta
Il vaccino consiste in una serie di punture che nell'arco di 2 anni passa gradualmente dalla quantità minima ogni settimana alla quantità massima ogni 3 mesi. Successivamente bisogna fare una puntura ogni 3 mesi, a vita. La puntura la deve fare il medico allergologo all'ospedale.
 

sugaricegirl

Guru Giardinauta
a vita????? madoooooooo.. a questo punto permettimi di dire:
se il miele delle tue api vuoi mangiare, un pò alal volta ti devi bucare! :D parola di Sugar San
 

ironbee

Guru Giardinauta
Queste foto sono state scattate a distanza di una settimana l'una dall'altra:
alveari 30 1 11.jpg predellino alveare.jpg
C'è stato un cambio di temperature veramente notevole!
Da notare nella seconda foto le api con le palline di polline alle zampe. Erano tutte giallo chiaro, segno che c'era una sola essenza fiorita, sicuramente il nocciolo.
Nei prossimi mesi ci saranno più varietà di colori nei pollini, dal giallino al verde all'arancione: è uno spettacolo vedere l'andarivieni multicolore!
 

antylopenera

Apprendista Florello
Caspita, iron, disposto a sopportare un vaccino a vita per AMORE delle api....
E' bellissimo vedere che ci sono ancora persone disposte a TANTO, per una passione! :)
 

ironbee

Guru Giardinauta
Bè, è solo una punturina 4 volte all'anno. Movimentare un melario pieno che peserà 15/20 kg sotto il sole di luglio con la maschera (che non è quella da sub) è molto più impegnativo! :cool3:
 

ironbee

Guru Giardinauta
Per completare il lato meno meraviglioso delle api, ricordo che il veleno ha effetti terapeutici, come cardiotonico e antireumatico.
Ho letto il libro scritto da un medico milanese che pratica l'apiterapia: sul davanzale di una finestra del suo studio ha un'alveare da cui preleva le api con cui punge i pazienti (anche 20-30 punture a seduta!).
Secondo la sua esperienza ha ottenuto dei risultati, a volte anche migliori della medicina tradizionale, su pazienti affetti da malattie della pelle e problemi articolari.
 
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