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Zone climatiche

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao Elena,
tutte le carte geografiche portano le isoipse (linee di uguale altitudine), naturalmente più ampia è l'area rappresentata, più ampio è il dislivello rappresentato, quindi più imprecisa la determinazione dell'altitudine. Se ti interessa un'area abbastanza ristretta, puoi vedere le carte dell'Istituto Geografico Militare, in quelle più dettagliate, se ben ricordo, il dislivello tra le isoipse è di 5 m.
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Elena (eltu)

Dato ciò che è accaduto alla Kentia mi pare che la zona 9a sia quella più probabile ed in ogni caso in un campo così 'fluttuante' nessuno fa la figura dell'imbecille (tantomeno Tu) :) .
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Pietro Puccio ha scritto:
Ciao Elena,
tutte le carte geografiche portano le isoipse (linee di uguale altitudine), naturalmente più ampia è l'area rappresentata, più ampio è il dislivello rappresentato, quindi più imprecisa la determinazione dell'altitudine. Se ti interessa un'area abbastanza ristretta, puoi vedere le carte dell'Istituto Geografico Militare, in quelle più dettagliate, se ben ricordo, il dislivello tra le isoipse è di 5 m.
Grazie Pietro! :)
 
I

Isabella1

Guest
Grazie Pietro,
per tutte le info; e grazie anche per le proposte. Potremmo anche utilizzare il forum per le nostre esperienze di coltivazione, visto che le variabili che permettono ad una pianta la sopravvivenza sono molte, ed anche che talvolta sulle mappe le zone USDA sono posizionate PRESSAPPOCO: io sono di Brescia, zona 8 come Milano, tu suggerisci zona 7B, ma in effetti a Brescia fa sempre un poco più caldo che a Milano, vista la vicinanza di tre laghi che ci alzano le medie invernali. Se comunicassimo più spesso le nostre esperienze di coltivazione tipo: la mia vicina ha una mimosa che sta fiorendo.........
Penso che informazioni di questo genere ci aiuterebbero nella scelta delle piante da mettere a dimora.
ciao
Isabella
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
elebar ha scritto:
Domanda correlata: conoscete qualche sito che indica le altitudini sul livello del mare (più o meno, ovviamente, non paese per paese! :D) delle varie zone d'Italia?
.......... clicca ............... con questa hai anche il meteo ;) :D
 

Danilis

Apprendista Florello
Io con il navigatore di bordo trovo latitudine, longitudine, livello del mare e temperature approssimative :)
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Interessante pure il tuo, nuvola, grazie! :) Ci sono pure le coordinate, casomai mi perdessi! :D
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Isabella1 ha scritto:
Grazie Pietro,
per tutte le info; e grazie anche per le proposte. Potremmo anche utilizzare il forum per le nostre esperienze di coltivazione, visto che le variabili che permettono ad una pianta la sopravvivenza sono molte, ed anche che talvolta sulle mappe le zone USDA sono posizionate PRESSAPPOCO: io sono di Brescia, zona 8 come Milano, tu suggerisci zona 7B, ma in effetti a Brescia fa sempre un poco più caldo che a Milano, vista la vicinanza di tre laghi che ci alzano le medie invernali. .
Ciao Isabella,
grazie a te; infatti i dati che ho riportato e che si riferiscono a stazioni meteo posizionate in aree aperte e poco urbanizzate (come è giusto che siano) volevano essere un esempio ed un punto di partenza. Ognuno deve poi apportare le opportune correzioni; è noto che tra le aree rurali attorno alle grandi città ed il centro esistono differenze climatiche significative, come pure in prossimità di grandi laghi. Esistono differenze che possono essere significative anche all'interno di un piccolo giardino e che possono essere vantaggiosamente sfruttate se uno conosce la rusticià, anche approssimativa, sia di queste zone che delle specie che vuole introdurre.
 

nuvolaxxx

Giardinauta Senior
Io ho cliccato approssimativamente sulla zona dove abito per un ingrandimento.... Tra Mantova, Parma e Reggio... Ovviamente il clima in questa zona è simile.... siamo pur sempre nella fascia padano-veneta:
[font=Arial, Helvetica, sans-serif]Clima temperato subcontinentale [/font][font=Arial, Helvetica, sans-serif](Regione padano veneta, alto adriatica e peninsulare interna) [/font][font=Arial, Helvetica, sans-serif]Interessa tutta la pianura padana e quella veneta, la pianura friulana, la fascia costiera dell'alto adriatico e la peninsulare interna. Media annua da 10°C a 14°C Media del mese più freddo da -1 a 3.9°C 2 mesi con temperatura > 20°C Escursione annua da 16 a 19°C[/font]​
 
Ultima modifica:
K

Kikka

Guest
Mi intrufolo anche io :D
Premesso che, anche io, ho sempre considerato le tabelle delle zone climatiche semplicemente come qualcosa per avere giusto un'idea del clima di una data zona, non come un'indicazione precisa... volevo chiedere a Pietro Puccio, secondo lui quanto effettivamente la mia zona può essere considerata simile alla "zona 10" (come è indicata in diverse mappe).

La situazione di Trieste (paragonata a Roma e Pescara) a me non sembra strana, le zone costiere sono generalmente + calde di quelle interne (per esempio la liguria, anche se è a nord, ha un clima molto più simile a quello di Sicilia, Sardegna, Puglia... invece che a quello del Piemonte)... poi però c'è la bora.
 
G

galinsoga

Guest
Mi intrufolo anch'io,

il metodo proposto dall'USDA è sicuramente interessante, ma ovviamente ha i suoi limiti, uno dei principali è quello di non tenere conto delle temperature massime diurne, che a mio avviso sono importantissime, perché, per farvi un esempio, la maggioranza delle specie spontanee nel territorio italiano entra in riposo vegetativo non appena le temperature giornaliere si portano stabilmente sui 10/11°C, quindi quelle specie tropicali, che non hanno analoghi meccanismi di riposo, possono soffrire anche in un clima come quello di Trieste, le cui massime medie di gennaio sono appena superiori ai +7°C o perfino in quello dell'area litoranea genovese, le cui massime medie sono proprio sui +10/+11°C, un altro dato fondamentale riguarda le cosiddette "giornate di ghiaccio" (in cui la massima diurna non supera mai lo 0°C), che, al livello del mare, sono praticamente sconosciute a Sud della linea che unisce Roma a Bari, ma che sono importanti per determinare la rusticità di una specie in una data area; ebbene prendendo come riferimento un periodo di tempo congruo, come il periodo 1961-1990, queste hanno una ricorsività di 6,7 per decennio a Trieste e 2,9 a Genova (curiosamente la stessa di Firenze, che pure ha temperature medie giornaliere di gennaio più basse di circa 3°C) mentre a Roma Ciampino, che pure ha minime medie invernali più basse, la frequenza delle giornate di gelo è di 0,9 per decennio (a Fiumicino 0,6).

Un solo appunto metodologico per Pietro Puccio, prendere in considerazione un periodo di soli 9 anni, per quanto riguarda le temperature minime assolute, secondo me è errore, perché è un lasso di tempo troppo breve (in climatologia, gli intervalli di tempo più brevi sono trentennali), per cui mi sono detto: "Guardiamo un po' indietro...", ed ecco quel che ne è venuto fuori, almeno per quanto riguarda Genova.

T° minime assolute (1901-2004)

gennaio:

-7,3°C 5 gennaio 1947 (massima diurna di -2,2°C)
-6,8°C 7 gennaio 1985 (massima diurna di -2,0°C)
-6,0°C 3 gennaio 1963 (massima diurna di -1,6°C)

febbraio:

-8,0°C 13 febbraio 1929 (massima diurna di -4,4°C)
-6,2°C 11 febbraio 1955 (massima diurna di -3,2°C)
-4,5°C 6 febbraio 1991 (massima diurna di -3,0°C)

marzo
-3,6°C (6 marzo 1971)

A Napoli Capodichino, che non è sul litorale, ma in una pianura sublitoranea soggetta al fenomeno dell'inversione termica, negli ultimi 40 anni si è scesi sotto i -5° una sola volta (-5,1°C il 12 gennaio 1985), anche se la frequenza delle gelate notturne (periodo 1961-1990) è di 5,9 l'anno (contro le 3,2 dell'aeroporto C. Colombo di Genova Sestri), a Napoli città, che ha temperature medie giornaliere di 1/1,5°C più alte rispetto all'aeroporto, la temperatura minima assoluta dal 1945 ad oggi è stata di -2,4°C (11 gennaio 1979).

Ciao
Umberto
 
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Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Kikka ha scritto:
... volevo chiedere a Pietro Puccio, secondo lui quanto effettivamente la mia zona può essere considerata simile alla "zona 10" (come è indicata in diverse mappe).
Ciao Kikka,
data la mia mania acclimatatoria per le piante sub- e tropicali, da anni vado raccogliendo dati climatici e sopratutto dati sulla sopravvivenza delle piante in particolare (ma non solo) lungo le coste della Sicilia. I luoghi dove è possibile avere il maggior numero di informazione in merito sono ovviamente i vivai, dove è possibile trovare la più alta concentrazione delle piante che interessano. E' per questo che, specie in passato, ho più volte visitato (a fine inverno, inizo primavera) praticamente tutti i più grandi vivai situati lungo le coste della Sicilia, sia guardandomi in giro che parlando con i vivaisti stessi. Un'altra grande fonte di informazione è diventata poi internet, girando per forum e mailing-list si possono trarre moltissime indicazioni in merito.
Da ciò ho ricavato il convincimento (naturalmente aggiornabile e rivedibile) che, malgrado le poche carte climatiche che si vedono in giro in cui le zone 10 sono estese a tutte le coste a partire dal centro Italia, nella realtà in tutto il territorio non esistono zone 10, il massimo è 9b. Esistono però strisce costiere in cui possono vivere, a volte anche bene, piante considerate marginali della zona 10a e per queste ho adottato per sintesi la (infelice) dizione 9b/10a (che in sè non è corretta, ma che vedo ha avuto un certo successo...). Dalle informazioni di cui sopra queste zone si trovano nella fascia costiera di Reggio Calabria, tra Messina e Milazzo e Messina Acireale, tra Bagheria (Palermo) e Marsala ad ovest, da Pozzallo a tutto il golfo di Gela a sud ed inoltre Linosa e Lampedusa. Una possibile spiegazione del perchè ad es. le coste del messinese sembrino climaticamente più favorevoli di quelle, più a sud, di Catania e Siracusa si può avere considerando che le ondate di freddo più intenso che arrivano nel sud Italia sono quelle provenienti da nord-est e che la punta orientale della Sicilia, con vertice Messina, è riparata proprio a nord-est dall'Aspromomte e dall'Appennino calabro.
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
galinsoga ha scritto:
Mi intrufolo anch'io,

il metodo proposto dall'USDA è sicuramente interessante, ma ovviamente ha i suoi limiti, uno dei principali è quello di non tenere conto delle temperature massime diurne, che a mio avviso sono importantissime,
Un solo appunto metodologico per Pietro Puccio, prendere in considerazione un periodo di soli 9 anni, per quanto riguarda le temperature minime assolute, secondo me è errore, Umberto
Ciao Galinsoga,
qui non si tratta di 'intrufolarsi' ogni intervento è utilissimo per tutti.
L'ignorare le temperature massime è uno dei tanti 'difetti' (voluti) del metodo USDA, ma personalmente non lo ritengo tra i principali nell'ambito delle specie dei climi tropicali e subtropicali umidi, lo è invece più per molte xerofite.
L'aver preso in esame solo nove anni è stata una necessità perchè quando ho buttato giù quell'abbozzo di tabella avevo a disposizione solo questi dati per tutte le località prese in considerazione, avevo anche i dati che hai riportati, ma dovendo fare un conronto dovevo necessariamente partire da dati omogenei.
 
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