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Zone climatiche

S

susy

Guest
Per quanto riguarda le giornate di ghiaccio volevo osservare che effettivamente sono orribili per le piante delicate, ma per esperienza personale, "una tantum" non sono in grado di ucciderle..( da noi la frequenza per fortuna mi pare inferiore a quanto leggevo, l'ultima giornata che ricordo fu nel 1996, la precedente nel 1991 e ancor prima nel 1985, e per più di un giorno, ma quell'anno fu una strage di piante in tutte le coste del Mediterraneo).Quindi direi quattro o cinque in vent'anni, non è così tragico.
Ma il peggio per me sono le ripetute minime sottozero.

Per dare un'idea ecco i dati ufficiali ( Aeronautica Militare) delle gelate notturne per anno:

Rimini 46 giorni
Venezia 59
Verona 69
Torino 89
Bolzano 110
Bologna 57
Vicenza 72
Milano 67
Udine 59
Trieste Barcola 13
Trieste Porto 5
Ronchi dei Legionari 62
Ancona 39
Pescara 29
Foggia 20
Bari 4
Lecce 9
La Spezia 16
Albenga 50
Genova 4
Firenze 39
Roma 33
Pisa 34
Perugia 50
Grosseto 24
Napoli 11
Catania 3
Cagliari 3
Latina 16

Poi come noto basta spostarsi di poco per aver dati completamente differenti , come l'amica Valentina, che sù dove abita, credo avrà una 30 ina di giorni sottozero anzichè i 5 di Trieste Porto o i 13 di Trieste Barcola.....e la stessa cosa accade nei rioni di Genova.

Volevo pure dire che leggendo i forum spagnoli ho appreso che da Barcellona a Valencia ad Alicante, alla costa di Murcia ci sono stati grossi danni agli agrumi, a cycas, palme canarie , i geranei morti congelati fino nelle coste più a sud, le bougainville grigliate dal freddo. Ma guardando le loro minime, erano appena appena sottozero e di giorno comunque almeno dieci gradi e oltre. Quindi le zone molto miti hanno lo svantaggio che le piante al tanto star bene, poi crepano di un colpo al primo freddo inusuale....
 

Eltuena

Guru Giardinauta
susy ha scritto:
Quindi le zone molto miti hanno lo svantaggio che le piante al tanto star bene, poi crepano di un colpo al primo freddo inusuale....
Hai ragione, basta una notte particolarmente fredda. Mi sembra di avere già scritto in qualche messaggio che due-tre anni fa, una nottata ha distrutto gerani, cactacee e altre piante che, se pur delicate, riusciamo a tenere normalmente all'esterno.
 
G

galinsoga

Guest
susy ha scritto:
Per quanto riguarda le giornate di ghiaccio volevo osservare che effettivamente sono orribili per le piante delicate, ma per esperienza personale, "una tantum" non sono in grado di ucciderle..( da noi la frequenza per fortuna mi pare inferiore a quanto leggevo, l'ultima giornata che ricordo fu nel 1996, la precedente nel 1991 e ancor prima nel 1985, e per più di un giorno, ma quell'anno fu una strage di piante in tutte le coste del Mediterraneo).Quindi direi quattro o cinque in vent'anni, non è così tragico.
Ma il peggio per me sono le ripetute minime sottozero.

Per dare un'idea ecco i dati ufficiali ( Aeronautica Militare) delle gelate notturne per anno:

Rimini 46 giorni
Venezia 59
Verona 69
Torino 89
Bolzano 110
Bologna 57
Vicenza 72
Milano 67
Udine 59
Trieste Barcola 13
Trieste Porto 5
Ronchi dei Legionari 62
Ancona 39
Pescara 29
Foggia 20
Bari 4
Lecce 9
La Spezia 16
Albenga 50
Genova 4
Firenze 39
Roma 33
Pisa 34
Perugia 50
Grosseto 24
Napoli 11
Catania 3
Cagliari 3
Latina 16

Poi come noto basta spostarsi di poco per aver dati completamente differenti , come l'amica Valentina, che sù dove abita, credo avrà una 30 ina di giorni sottozero anzichè i 5 di Trieste Porto o i 13 di Trieste Barcola.....e la stessa cosa accade nei rioni di Genova.

Volevo pure dire che leggendo i forum spagnoli ho appreso che da Barcellona a Valencia ad Alicante, alla costa di Murcia ci sono stati grossi danni agli agrumi, a cycas, palme canarie , i geranei morti congelati fino nelle coste più a sud, le bougainville grigliate dal freddo. Ma guardando le loro minime, erano appena appena sottozero e di giorno comunque almeno dieci gradi e oltre. Quindi le zone molto miti hanno lo svantaggio che le piante al tanto star bene, poi crepano di un colpo al primo freddo inusuale....

Questo sicuramente è vero...

Poi il microclima risente di influenze locali e di fattori particolari come le inversioni termiche di pianura e fondovalle, penso ad esempio alla stazione di Albenga (SV), che ha una media annua (1961-1990) di ben 50 minime inferiori a 0°C (dato vicino a quello di località come Udine o Venezia Villa-Tessera), ebbene la stazione dell'aeronautica militare è situata presso l'aeroporto di Villanova d'Albenga (a 6 Km di strada dal centro di Albenga, lungo la strada che conduce al Colle di Nava), in un'area di pianura sublitoranea (a circa 50 mslm), ebbene se si fa un confronto con Albenga città, che è posta sul litorale (cota pianeggiante e rettilinea), il divario è impressionante, perché lì la frequenza delle gelate notturne è di 10-11 all'anno.

Ancora più impressionante il cofronto con Alassio (7 Km a SW di Albenga e 3 Km in linea d'aria da Villanova), località dove la costa è rocciosa e con una catena di colline (altezza massima 541 mslm) che si svilippa a ridosso del litorale, ad Alassio la frequenza delle gelate notturne è inferiore ad un giorno all'anno.

Per quanto riguarda l'area genovese si passa da 0,3 giorni all'anno di Genova Nervi (all'estrema periferia orientale della città, ormai alle porte del Golfo Paradiso) ai 25/30 giorni dei quartieri di vallata di Pontedecimo e Struppa.

Qui da me a Mele si passa dai 14/15 gg del centro del paese ai 39 della stazione ferroviaria, mentre l'ultima giornata di ghiaccio (alla stazione FFSS minima -8,6°C e massima -3,4°C) è stata il 29 dicembre 1996.

Ciao
Umberto
 
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K

Kikka

Guest
Pietro Puccio ha scritto:
Ciao Kikka,
data la mia mania acclimatatoria per le piante sub- e tropicali, da anni vado raccogliendo dati climatici e sopratutto dati sulla sopravvivenza delle piante in particolare (ma non solo) lungo le coste della Sicilia. I luoghi dove è possibile avere il maggior numero di informazione in merito sono ovviamente i vivai, dove è possibile trovare la più alta concentrazione delle piante che interessano. E' per questo che, specie in passato, ho più volte visitato (a fine inverno, inizo primavera) praticamente tutti i più grandi vivai situati lungo le coste della Sicilia, sia guardandomi in giro che parlando con i vivaisti stessi. Un'altra grande fonte di informazione è diventata poi internet, girando per forum e mailing-list si possono trarre moltissime indicazioni in merito.
Da ciò ho ricavato il convincimento (naturalmente aggiornabile e rivedibile) che, malgrado le poche carte climatiche che si vedono in giro in cui le zone 10 sono estese a tutte le coste a partire dal centro Italia, nella realtà in tutto il territorio non esistono zone 10, il massimo è 9b. Esistono però strisce costiere in cui possono vivere, a volte anche bene, piante considerate marginali della zona 10a e per queste ho adottato per sintesi la (infelice) dizione 9b/10a (che in sè non è corretta, ma che vedo ha avuto un certo successo...). Dalle informazioni di cui sopra queste zone si trovano nella fascia costiera di Reggio Calabria, tra Messina e Milazzo e Messina Acireale, tra Bagheria (Palermo) e Marsala ad ovest, da Pozzallo a tutto il golfo di Gela a sud ed inoltre Linosa e Lampedusa. Una possibile spiegazione del perchè ad es. le coste del messinese sembrino climaticamente più favorevoli di quelle, più a sud, di Catania e Siracusa si può avere considerando che le ondate di freddo più intenso che arrivano nel sud Italia sono quelle provenienti da nord-est e che la punta orientale della Sicilia, con vertice Messina, è riparata proprio a nord-est dall'Aspromomte e dall'Appennino calabro.

Ti ringrazio!
 

Pungolo del sole

Aspirante Giardinauta
Rispolvero questo vecchio topic, perchè sono particolarmente affascinato dai discorsi microclimatici. Detto questo, l'unico modo, vero per sapere la propria zona USDA, basata sulle temperature minime, è prendersi un bel termometro di minima e massima e scrivere per un periodo prolungato le temperature. Detto questo, ogni 15-20 anni si verificano ondate di gelo tremende (ricordo solo quest'anno -15 in pianura lombarda, che non è esattamente la regola, al contrario dei -10), ma non penso si possano considerare nello stilare l'appartenenza o meno a una zona piuttosto che a un'altra.
Il fattore microclimatico, comunque, e parlo soprattutto per il nord che conosco molto bene, è fondamentale: ogni paese può avere al suo interno più microclimi.
 
S

scardan123

Guest
Pungolo, concordo pienamente sulla presenza di micro-climi, e ne approfitto per ricordare che laddove il freddo è indotto dal vento, anche la semplice presenza di una siepe, o del muro di una casa, può portare a un innalzamento medio e permanente di 1-2 gradi nel raggio di qualche decina di centimetri, che è niente, ok, ma abbastanza perché possa viverci bene un cespuglio che in quella zona climatica (o hardiness zone) non dovrebbe sopravvivere.
 

filifero

Giardinauta Senior
Interessantissima la discussione sulle zone climatiche e "hardiness" delle varie coltivazioni...Ma secondo voi, Pola che si trova sull'estremo meridione della penisola istriana ed è a due ore di macchina da Trieste, a che zona appartiene? Ho trovato info discordanti anche se posso testimoniare una differenza rispetto a Trieste. Mi interessa perchè sono nato là.
Per tornare al microclima, concordo pienamente che è un fattore che non và assolutamente dimenticato...
 
S

scardan123

Guest
La zona di Pola? La mia cartina per l'europa la mette in zona 8.

Se uno vuole essere raffinato, le zone climatiche oltre al numero hanno anche una lettera, ad esempio 8a, 8b etc. Io non sono così raffinato, e direi sempplicemente che è una zona 8.
Penso che se stai più verso delle colline all'interno piuttosto che verso la costa questo può fare una piccola differenza, non da dire banani da una parte e licheni polari dall'altra, però qualche differenza sì.

Comunque guarda anche questo link, c' è una mappa piccola ma utile per un primo colpo d'occhio:

http://www.gardenweb.com/zones/europe/

Personalmente, io faccio il conto che quello che cresce nel sud dell'inghilterra cresce senza problemi anche da me: il clima, la vicinanza al mare, la mitezza degl iinverni rispetto a quelli tedeschi da -20°C e ahimè anche l'alta piovosità sono molto simili tra sud-inghilterra e sud-friuli. Penso che tu, stando a Pola e quindi vicino al mare (come me), possa fare all'incirca lo stesso ragionamento.
 
Ultima modifica di un moderatore:

filifero

Giardinauta Senior
La zona di Pola? La mia cartina per l'europa la mette in zona 8.

Se uno vuole essere raffinato, le zone climatiche oltre al numero hanno anche una lettera, ad esempio 8a, 8b etc. Io non sono così raffinato, e direi sempplicemente che è una zona 8.
Penso che se stai più verso delle colline all'interno piuttosto che verso la costa questo può fare una piccola differenza, non da dire banani da una parte e licheni polari dall'altra, però qualche differenza sì.

Comunque guarda anche questo link, c' è una mappa piccola ma utile per un primo colpo d'occhio:

http://www.gardenweb.com/zones/europe/

Personalmente, io faccio il conto che quello che cresce nel sud dell'inghilterra cresce senza problemi anche da me: il clima, la vicinanza al mare, la mitezza degl iinverni rispetto a quelli tedeschi da -20°C e ahimè anche l'alta piovosità sono molto simili tra sud-inghilterra e sud-friuli. Penso che tu, stando a Pola e quindi vicino al mare (come me), possa fare all'incirca lo stesso ragionamento.
Io stò proprio sul mare che mitiga notevolmente il clima. Ho visto anch'io la mappa che mi suggerisci ma direi che ci sono grandissime differenze tra la zona 8 proposta da loro. Pianura Padana o interland di Capodistria o di Fiume come Pola? Non direi proprio...Direi che non c'entra neanche con Trieste...Altre cartine la mettono in zona 9 come Spalato e Dubrovnik. Neanche questo corrisponde al vero. Basti dire che i Ficus Benjamin ed Elastica a Dubrovnik sono degli alberi da esterno. Una via di mezzo tra la 8 e la 9 concluderei...Sono cmque contento perchè da me varie palme(la mia passione), limoni, mandarini e arance crescono più che bene
 

Pungolo del sole

Aspirante Giardinauta
Pola è in una situazione climatica simile alla costa adriatica del cento italia (abruzzi tanto per intenderci). Con estremi di temperature max minori (data dalla posizione) e minime molto simili: ma ripeto..ognuno deve guardare il proprio giardino...:)
 

Pungolo del sole

Aspirante Giardinauta
E' tanto per fare un esempio uno di quei climi che sono delle vie di mezzo fra il mediterraneo in senso stretto e il "sub-continentale". E' un pò la situazione di determinate plaghe del lago di Garda, del lago di como e Maggiore: la temperatura max è data più o meno dalla latitudine, la minima dalla presenza di un bacino idrico: a quanto è la temperatura del mare a Pola a gennaio-febbraio?
 

Pungolo del sole

Aspirante Giardinauta
Un'ultima considerazione sul clima siciliano: il clima di Palermo NON è assimilabile a quello delle pelagie: Linosa ha estremi medi, del mese più freddo pari a 18 di max e 13 di min, al contrario di Palermo che è 16-8...si capisce che il clima di Linosa è del tutto simile a isole come Madeira che non a Palermo. Soprattutto per eventi particolarmente freddi.
 

filifero

Giardinauta Senior
E' tanto per fare un esempio uno di quei climi che sono delle vie di mezzo fra il mediterraneo in senso stretto e il "sub-continentale". E' un pò la situazione di determinate plaghe del lago di Garda, del lago di como e Maggiore: la temperatura max è data più o meno dalla latitudine, la minima dalla presenza di un bacino idrico: a quanto è la temperatura del mare a Pola a gennaio-febbraio?
Ti posso solo dire che la temperatura minima del mare è in marzo con 10 gradi , mentre la media annuale dell'aria è di 16. Non nevica quasi mai, tipo una volta in dieci anni o meno. L'unico inconveniente che rende gli inverni un pò più freddi è il vento di bora, che è comunque molto più mite rispetto alla bora di Trieste. Pola si trova sulla punta della penisola ed è circondata dal mare. Durante l'estate la siccità è di casa. Se vai verso l'interno però, bastano anche 30 kilometri, le pioggie sono più abbondanti.
 

Pungolo del sole

Aspirante Giardinauta
Paragonare il clima di Linosa-Lampedusa al clima di Palermo è come volere paragonare il clima di Capri a quello di Grosseto tanto per capirci...
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Paragonare il clima di Linosa-Lampedusa al clima di Palermo è come volere paragonare il clima di Capri a quello di Grosseto tanto per capirci...

Caro Pungolo,
ho perso un quarto d'ora per rileggere tutti i messaggi a ritroso per tentare di capire a cosa era dovuta questa tua drastica, ripetuta, affermazione, finchè non sono arrivato alla mia tabella!
Ti riferisci per caso al fatto che ho messo Lampedusa e Palermo nella stessa Zona 9b?
Fermo restando quanto ho sottolineato sulla imprecisione, non solo del metodo, ma soprattutto mia, ricordo che sulla base del metodo USDA ogni zona rappresenta climi che rientrano in una fascia di temperature di 2,7 °C, quindi due località le cui temperature di riferimento differiscono di 2,7 °C possono trovarsi nella stessa zona climatica o contigua (i valori di passaggio è chiaro che sono per comodità, non che rappresentino confini climatici reali). E' fin troppo ovvio che agli estremi della stessa zona i "climi" siano differenti, ma tali da rientrare grossolanamente nella intrinseca variabilità di tutti quei fattori che concorrono alla sopravvivenza delle piante, del resto il metodo vuole dare, e le da, indicazioni di larga massima.
Riguardo alla "liberalità", di cui al precedente mio messaggio, mi riferivo agli arrotondamenti fatti (11,6 di Linosa divenuto 13 e 8,8 di PA Boccadifalco divenuto 8), aggiungo che se si hanno a disposizione dati di diverse stazioni meteo e si vuole avere una indicazione di larga massima occorre scegliere la stazione che sia posizionata nel luogo più rappresentativo dell'intera area (per es, non lo è Boccadifalco), ma questo può saperlo chi conosce a fondo il territorio.
 
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