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Zamioculcas con foglie ingiallite

Margherita^

Aspirante Giardinauta
Buongiorno,
grazie per il tempo che, spero, vorrete dedicarmi. Vorrei un consiglio per una Zamioculcas acquistata ad aprile 2021, con due rami e un paio di rametti piccoli. Il primo anno ha fatto crescere un terzo ramo, l'anno scorso ha fiorito, con mia grande meraviglia perchè non sapevo fosse possibile in interni, e quest'anno sono cresciuti un quarto e quinto ramo. Poi sono iniziati i problemi: all'inizio di questo mese uno dei rametti piccoli ha ingiallito le foglie partendo dalla cima. Ho cercato in tanti siti sulle piante, in questo ed in altri forum, di solito fanno riferimento ad una eccessiva irrigazione ma non mi è sembrato potesse essere il caso.
Per annaffiare aspetto che il terreno sia asciutto al tatto da una decina di giorni, la metto sulla bilancia per vedere se è ritornata al peso che aveva prima dell'ultima annaffiatura, tenuto conto però che la nuova vegetazione cresciuta nel frattempo qualcosa peserà e ad abundantiam controllo con un tester il terreno in fondo al vaso dove non arrivo col dito. Non sapendo cosa fare l'ho svasata, il terreno era tutto secco, tipo sabbia asciutta, i tuberi (non conosco il termine corretto) erano asciutti, duri, non ho visto né annusato traccia di marcio, le radici avevano riempito il vaso ma se non ci fosse stato l'ingiallimento l'avrei lasciata lì ancora fino a primavera prossima. Volevo dividere la pianta, separare la parte di radici corrispondente al rametto ingiallito ma non ho identificato una parte separabile di tuberi/radici corrispondente al rametto incriminato e di prendere un seghetto e tagliare di brutto non me la sono proprio sentita.
Alla fine ho rinvasato in un vaso di una misura in più, ho rinnovato tutto il terriccio che ho potuto senza smuovere troppo le radici e ho tagliato la cima del rametto con le foglie gialle ma non è servito a nulla, la parte restante continua a ingiallire.
Sono arrivata in fondo alle mie risorse, qualcuno più esperto vorrebbe aiutarmi?
Dimenticavo: il terreno è composto da terriccio specifico per cactacee, perlite, pomice e quello che rimane di un terriccio per orchidee dopo che gli ho piluccato via tutti i pezzetti decenti di corteccia che uso appunto per le orchidee, il tutto in parti pressappoco uguali. Lo uso per tutte le piante che ho, quasi tutte aracee, finora senza problemi.
L'esposizione è a ovest, davanti ad una finestra lunga fino a terra. Da metà settembre a metà maggio circa si prende tutto il sole che c'è, il resto dell'anno c'è una tenda leggera. In più c'è un poco di illuminazione a led per arrivare, in ogni stagione, a 16 ore di luce al giorno. La zona è Ravenna, bassa Romagna.
L'acqua qui è molto dura, all'inizio usavo quella ma in certe piante tipo spathiphyllum seccava la punta delle foglie, da un paio di anni uso per tutte acqua demineralizzata addizionata sempre di fertilizzante specifico per il tipo di pianta, in dose ridotta a 1/5 di quella consigliata.
Per la temperatura cerco di non superare i 28° in questa stagione, in quella stanza oltre alle piante ci sono anch'io... , e l'umidità riesco a tenerla sul 60%, non oltre.
Scusate questa specie di romanzo-fiume, è il mio primo tentativo in un forum, non frequento social e spero di non aver sbagliato qualcosa, se avete resistito fino a qui datemi un consiglio per favore.
Margherita


Z.Z. foglie ingiallite 07 23 ridotta.jpeg Z.Z. 07 23. ridotta.jpeg
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Buongiorno,
grazie per il tempo che, spero, vorrete dedicarmi. Vorrei un consiglio per una Zamioculcas acquistata ad aprile 2021, con due rami e un paio di rametti piccoli. Il primo anno ha fatto crescere un terzo ramo, l'anno scorso ha fiorito, con mia grande meraviglia perchè non sapevo fosse possibile in interni, e quest'anno sono cresciuti un quarto e quinto ramo. Poi sono iniziati i problemi: all'inizio di questo mese uno dei rametti piccoli ha ingiallito le foglie partendo dalla cima. Ho cercato in tanti siti sulle piante, in questo ed in altri forum, di solito fanno riferimento ad una eccessiva irrigazione ma non mi è sembrato potesse essere il caso.
Per annaffiare aspetto che il terreno sia asciutto al tatto da una decina di giorni, la metto sulla bilancia per vedere se è ritornata al peso che aveva prima dell'ultima annaffiatura, tenuto conto però che la nuova vegetazione cresciuta nel frattempo qualcosa peserà e ad abundantiam controllo con un tester il terreno in fondo al vaso dove non arrivo col dito. Non sapendo cosa fare l'ho svasata, il terreno era tutto secco, tipo sabbia asciutta, i tuberi (non conosco il termine corretto) erano asciutti, duri, non ho visto né annusato traccia di marcio, le radici avevano riempito il vaso ma se non ci fosse stato l'ingiallimento l'avrei lasciata lì ancora fino a primavera prossima. Volevo dividere la pianta, separare la parte di radici corrispondente al rametto ingiallito ma non ho identificato una parte separabile di tuberi/radici corrispondente al rametto incriminato e di prendere un seghetto e tagliare di brutto non me la sono proprio sentita.
Alla fine ho rinvasato in un vaso di una misura in più, ho rinnovato tutto il terriccio che ho potuto senza smuovere troppo le radici e ho tagliato la cima del rametto con le foglie gialle ma non è servito a nulla, la parte restante continua a ingiallire.
Sono arrivata in fondo alle mie risorse, qualcuno più esperto vorrebbe aiutarmi?
Dimenticavo: il terreno è composto da terriccio specifico per cactacee, perlite, pomice e quello che rimane di un terriccio per orchidee dopo che gli ho piluccato via tutti i pezzetti decenti di corteccia che uso appunto per le orchidee, il tutto in parti pressappoco uguali. Lo uso per tutte le piante che ho, quasi tutte aracee, finora senza problemi.
L'esposizione è a ovest, davanti ad una finestra lunga fino a terra. Da metà settembre a metà maggio circa si prende tutto il sole che c'è, il resto dell'anno c'è una tenda leggera. In più c'è un poco di illuminazione a led per arrivare, in ogni stagione, a 16 ore di luce al giorno. La zona è Ravenna, bassa Romagna.
L'acqua qui è molto dura, all'inizio usavo quella ma in certe piante tipo spathiphyllum seccava la punta delle foglie, da un paio di anni uso per tutte acqua demineralizzata addizionata sempre di fertilizzante specifico per il tipo di pianta, in dose ridotta a 1/5 di quella consigliata.
Per la temperatura cerco di non superare i 28° in questa stagione, in quella stanza oltre alle piante ci sono anch'io... , e l'umidità riesco a tenerla sul 60%, non oltre.
Scusate questa specie di romanzo-fiume, è il mio primo tentativo in un forum, non frequento social e spero di non aver sbagliato qualcosa, se avete resistito fino a qui datemi un consiglio per favore.
Margherita


Vedi l'allegato 787908 Vedi l'allegato 787911
Sbagli le irrigazioni. Sì inonda fino a far uscire l'acqua dal sottovaso, che va svuotato poi non si bagna più finché la terra non è asciutta anche in profondità.
 
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