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verme che scava i germogli di pino

enemy85

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,
ho bisogno del vostro preziosissimo aiuto.
Da un mese circa ho iniziato a notare segni di sofferenza sugli alberi di pino che ho in villa (premetto che gli alberi sono quasi tutti piante adulte ed in discrete condizione di salute e di irrigazione). Le piante in questione si presentavano in questo modo: tra le punte più in alto e più giovani e verdi, alcune di esse risultavano quasi secche.

In principio ho pensato che si trattasse del caldo e della mancanza di acqua e pertanto non ho dato più di tanto peso alla cosa ed ho cercato di dare più acqua agli alberi, poi però la situazione è peggiorata.

Le punte secche sono aumentate ed hanno cominciato a cadere a ciuffi per terra.
Questi ciuffi osservati da vicino presentavano una "galleria" scavata all'interno del rametto (del diametro di 2-3mm) dove vi è la parte più fresca e giovane della pianta, ed inoltre presentavano, dal lato troncato,un agglomerato duro giallastro tipo una specie di schiuma o resina.

Ieri ho preso uno di questi rametti e sezionandolo vi ho trovato all'interno il colpevole. Purtroppo non so cosa sia ne tantomeno come risolvere la situazione. Vi allego una foto dell'animaletto sperando mi possiate aiutare a salvare i miei alberi.

Grazie mille per chiunque vorrà aiutarmi
 

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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Sono scolitidi (forse Tomicus sp.), difficili da combattere.

P.S. Di che specie di pino parliamo?
 
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enemy85

Aspirante Giardinauta
Innanzitutto grazie per la risposta,

difficili da combattere ok, ma in che modo si possono combattere? la situazione rischia di degenerare e portare alla morte l'albero o fanno solo spelare l'albero xkè cadono i germogli?

Il pino non so di che razza è, credo di quelli comuni ke si vedono in giro
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Intanto bisognerebbe determinare la specie di scolitide, che la loro biologia e il rapporto con l'ospite non sono esattamente identici per tutte. Ad es. in Tomicus piniperda, detto comunemente "blastofago distruttore dei pini", l'adulto attacca i germogli, mentre le larve si sviluppano nei rami e nel tronco delle piante indebolite...solo che l'attività degli adulti indebolisce nel tempo gli alberi che diventano successivamente il terreno ideale per lo sviluppo delle larve (alla fine i pini possono anche morire).
In selvicoltura vi sono pratiche che aiutano a far diminuire gli attacchi, ma per uno o pochi pini tali accorgimenti non sono applicabili, né d'altra parte si può pensare di irrorare ripetutamente le piante con insetticidi, visto che questi insetti hanno una biologia complessa, il che significa in pratica che è difficile determinare con precisione le "finestre temporali" nelle quali si determina l'attacco, inoltre il periodo in cui rimangono esposti all'azione del pesticida è breve poiché una volta penetrati all'interno sono al riparo.
Ciao
 

enemy85

Aspirante Giardinauta
ciao,

ma con un pesticida sistemico (di quelli da mettere nel terreno da far assorbire all'albero per intenderci) credi non possa migliorare la situazione?
cosa mi consigli di fare? purtroppo non ho la più pallida idea di cosa fare ma vorrei salvaguardare gli alberi. Scusa le mille domande ma vorrei sapere come risolvere la situazione nel miglior modo possibile

Grazie per l'aiuto
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Se parliamo di tecniche fitoiatriche esiste l'endoterapia, che si può anche fare sul pino ma con difficoltà perchè appena si fora emette resina (viene talora praticata contro le processionarie, ma si inietta a settembre quando il succitato fenomeno è meno forte).
In ambiente forestale si usa mettere fasciami rami e parti di pino seccati come "nido" per attirare quanti più scolitidi possibile, e una volta che risultino occupati si brucia; per il resto si procede a eradicazione delle piante ormai fortemente infestate e deperite e, se non si possono portare via, si scorticano per esporre e far morire le larve. Esistono anche trappole per la cattura massale innescate a feromoni di aggregazione, ma trovano impiego in ambiente forestale appunto e poi i feromoni sono in linea di principio specifici e quindi bisogna vedere se sono disponibili in relazione al tipo di scolitide (esistono ricerche in tal senso su T. piniperda, si possono trovare anche in rete digitando il nome scientifico dell'insetto accompagnato dalla parola pheromone).
Il concetto di fondo a mio avviso è un altro: mai piantumare (non so però se sia il tuo caso) specie botaniche fuori dal loro habitat naturale, perchè vanno incontro a stress e sono più suscettibile ad attacchi parassitari.
Ciao
 

enemy85

Aspirante Giardinauta
ciao, gli alberi DOVREBBERO essere dei "pinus pinea", non so se questa informazione ci possa aiutare

Un contadino della zona mi ha parlato di "ceramice" o "cerambice" ma non ho ben capito se si riferiva alla malattia o agli animaletti, ma non era sicuro, ti diconono niente questi termini?

ancora grazie per l'aiuto
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Pinus pinea è il pino marittimo, quello che ha la chioma ad ombrello, facilmente distinguibile dagli altri tipi di pini: è cosiì? ComunqueTomicus spp. va anche su quello.
I Cerambicidi sono una vasta famiglia di insetti, dell'ordine dei Coleotteri, gli adulti sono riconoscibili dalle lunghe antenne; ve ne sono di dannosi alle essenze forestali pini compresi, ma in linea generale si insediano come larve nel tronco di piante indebolite o addirittura morte; c'è un genere di cerambicidi, che si chiama Monochamus, il quale funge da vettore di un nematode del legno assai pericoloso per i pini...ma questa è tutta un'altra storia!

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Monochamus galloprovincialis
 
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