Echinodorus
Maestro Giardinauta
Ciao a tutti!!!
Ho sentito più volte affermare che per rendere l’acqua dura e calcarea adatta alle piante più sensibili ( acidofile- azalee,rododendri,camelie,ortensie,gardenie ecc), oltre ad usare l’acqua piovana, si consigliava la bollitura o la decantazione dell’acqua del rubinetto.
Sapendo che lo spirito del forum è quello di aiutarsi e consigliarsi, mi permetto di fare un’appunto su questa teoria, senza peraltro criticare chi, con questi metodi, ha ottenuto risultati più che soddisfacenti!
La durezza dell'acqua è il contenuto di sali, in particolare bicarbonati di calcio, bicarbonati di magnesio e solfati di calcio. I bicarbonati di calcio e magnesio il calcare per intenderci), a temperatura ambiente, sono solubili in acqua ma, a temperature elevate, precipitano formando incrostazioni. Questa viene detta “ DUREZZA TEMPORANEA” perché è eliminabile con l’ebollizione. La durezza dovuta invece agli altri sali, eliminabile solo tramite processi di addolcimento, è detta PERMANENTE. La somma delle due è la DUREZZA TOTALE. Più le acque sono dure, più il loro ph è elevato e meno si adattano alla coltura delle acidofile e di tutte le piante in genere ritenute sensibili
Per cui con la decantazione si elimina solo il cloro presente nell’acqua, mentre tutti gli altri composti chimici rimangono in soluzione.
Con la bollitura si eliminano solo il bicarbonato di calcio e di magnesio, mentre restano in soluzione tutti gli altri Sali come solfati di calcio, cloruri e i nitrati di calcio e magnesio,il sodio ecc.
Con la bollitura non si rende l’acqua pura come l’acqua piovana, non si ottiene un’acqua demineralizzata ma solo un’acqua meno calcarea. Se ad es. nella vostra acqua c’è molto sodio, questo non verrà eliminato, ma assorbito dalle radici, potrà manifestarne l’eccesso come ustioni marginali della foglia sulla vegetazione più vecchia. Livelli elevati di cloruri possono anche indurre veri e propri sintomi di tossicità soprattutto nelle piante in vaso. Una volta assorbito dalle radici della pianta, lo ione cloruro è trasportato alle foglie, in cui si accumula. Alcune specie, quali le rose, le azalee, le camelie ed i rododendri, quando si accumulano troppi cloruri, manifestano ustioni sul bordo delle foglie, necrosi fogliare e caduta delle foglie.
Tutte le piante acidofile, le epifite ( Anthurium, orchidee ecc) sono molto sensibili ad un’eccessivo accumulo di Sali ( che possono essere quelli non eliminati con la bollitura) nel substrato che impedisce l'entrata dell'acqua nelle radici della pianta. Ciò provoca sintomi del disseccamento (appassimento, arresto della crescita, bruciatura dei margini fogliari ).
Tutto questo per arrivare a dire che per bagnare questo genere di piante sarebbe meglio utilizzare acqua piovana o demineralizzata o acqua osmosi miscelata all’acqua del rubinetto, in modo da diluire la concentrazione di TUTTI I SALI presenti nell’acqua di partenza.
Scusate, ma era una puntualizzazione che mi sentivo in dovere di fare!
Ho sentito più volte affermare che per rendere l’acqua dura e calcarea adatta alle piante più sensibili ( acidofile- azalee,rododendri,camelie,ortensie,gardenie ecc), oltre ad usare l’acqua piovana, si consigliava la bollitura o la decantazione dell’acqua del rubinetto.
Sapendo che lo spirito del forum è quello di aiutarsi e consigliarsi, mi permetto di fare un’appunto su questa teoria, senza peraltro criticare chi, con questi metodi, ha ottenuto risultati più che soddisfacenti!
La durezza dell'acqua è il contenuto di sali, in particolare bicarbonati di calcio, bicarbonati di magnesio e solfati di calcio. I bicarbonati di calcio e magnesio il calcare per intenderci), a temperatura ambiente, sono solubili in acqua ma, a temperature elevate, precipitano formando incrostazioni. Questa viene detta “ DUREZZA TEMPORANEA” perché è eliminabile con l’ebollizione. La durezza dovuta invece agli altri sali, eliminabile solo tramite processi di addolcimento, è detta PERMANENTE. La somma delle due è la DUREZZA TOTALE. Più le acque sono dure, più il loro ph è elevato e meno si adattano alla coltura delle acidofile e di tutte le piante in genere ritenute sensibili
Per cui con la decantazione si elimina solo il cloro presente nell’acqua, mentre tutti gli altri composti chimici rimangono in soluzione.
Con la bollitura si eliminano solo il bicarbonato di calcio e di magnesio, mentre restano in soluzione tutti gli altri Sali come solfati di calcio, cloruri e i nitrati di calcio e magnesio,il sodio ecc.
Con la bollitura non si rende l’acqua pura come l’acqua piovana, non si ottiene un’acqua demineralizzata ma solo un’acqua meno calcarea. Se ad es. nella vostra acqua c’è molto sodio, questo non verrà eliminato, ma assorbito dalle radici, potrà manifestarne l’eccesso come ustioni marginali della foglia sulla vegetazione più vecchia. Livelli elevati di cloruri possono anche indurre veri e propri sintomi di tossicità soprattutto nelle piante in vaso. Una volta assorbito dalle radici della pianta, lo ione cloruro è trasportato alle foglie, in cui si accumula. Alcune specie, quali le rose, le azalee, le camelie ed i rododendri, quando si accumulano troppi cloruri, manifestano ustioni sul bordo delle foglie, necrosi fogliare e caduta delle foglie.
Tutte le piante acidofile, le epifite ( Anthurium, orchidee ecc) sono molto sensibili ad un’eccessivo accumulo di Sali ( che possono essere quelli non eliminati con la bollitura) nel substrato che impedisce l'entrata dell'acqua nelle radici della pianta. Ciò provoca sintomi del disseccamento (appassimento, arresto della crescita, bruciatura dei margini fogliari ).
Tutto questo per arrivare a dire che per bagnare questo genere di piante sarebbe meglio utilizzare acqua piovana o demineralizzata o acqua osmosi miscelata all’acqua del rubinetto, in modo da diluire la concentrazione di TUTTI I SALI presenti nell’acqua di partenza.
Scusate, ma era una puntualizzazione che mi sentivo in dovere di fare!