castelli
Giardinauta Senior
Oggi per me e’ stato l’ultimo giorno di lavoro, prima di entrare in mobilita’.
Alcuni miei colleghi mi hanno fatto un bel regalo, e questo mi ha toccato parecchio. Purtroppo ho visto anche tante lacrime, che non sarei aspettato. Non mi sarei aspettato tanto affetto e interesse da parte loro. Non sono volutamente passato a salutarli di persona, perche’ non volevo aggravare ancor di piu’ uno stato d’animo triste, e li ho salutati mandando questa mail 1 minuto prima di uscire. Poi sono sparito.
… della partenza, non spontanea, per i naviganti che hanno sostato da tempo nelle baracche del porto.
Un salpare le ancore, un sciogliere gli ormeggi, che sa anche di tristezza, perche’ quanto fatto non e’ stato apprezzato, riconosciuto e considerato e per il lasciare gli abitanti del posto: lasciano loro, i marinai, pochi amici o conoscenti particolari, qualche micino che veniva a mangiare e qualche cagnetto, un po’ spelacchiato che li salutava facendo le feste.
Non sono passato di persona a salutare, perche’ non volevo che qualche lacrima guastasse il trucco: non e’ necessario comunque avere fondo tinta e rimmel per avere un trucco, ci vuol ben altro; una dote che permette di cambiare faccia, espressione e comportamento, sempre mantenendo comunque la propria identita’ e dignita’.
Sono comunque qui a salutare Voi, mandando questa mail, come ultima cosa che ho fatto qui dentro.
L’ho mandata a voi, ad alcuni responsabili e ad altri no, infischiandomene come sempre delle divise e dei ruoli; se ci si relega dentro ad un ruolo, ahime’ , siamo fregati, condannati ad essere sempre il quel modo e a recitare sempre la stessa parte.
A voi auguro tante cose belle, quelle che per voi sono belle, un futuro degno per la vostra vita, e anche tanta tanta fortuna per qui dentro.
Non vi scordero’, come passeggeri saliti su un treno che hanno comperato il biglietto: rimane traccia, una matrice.
Ecco, ho terminato i miei saluti a voi, con cui ho avuto contatti e rapporti.
Da ultimo ringrazio ancora il mio Ralph che mi ha accompagnato in questi anni con la sua presenza nella password del computer (i veri amici non deludono mai)!
E come dice Renato Zero ….
Luca del centralino.
Alcuni miei colleghi mi hanno fatto un bel regalo, e questo mi ha toccato parecchio. Purtroppo ho visto anche tante lacrime, che non sarei aspettato. Non mi sarei aspettato tanto affetto e interesse da parte loro. Non sono volutamente passato a salutarli di persona, perche’ non volevo aggravare ancor di piu’ uno stato d’animo triste, e li ho salutati mandando questa mail 1 minuto prima di uscire. Poi sono sparito.
… della partenza, non spontanea, per i naviganti che hanno sostato da tempo nelle baracche del porto.
Un salpare le ancore, un sciogliere gli ormeggi, che sa anche di tristezza, perche’ quanto fatto non e’ stato apprezzato, riconosciuto e considerato e per il lasciare gli abitanti del posto: lasciano loro, i marinai, pochi amici o conoscenti particolari, qualche micino che veniva a mangiare e qualche cagnetto, un po’ spelacchiato che li salutava facendo le feste.
Non sono passato di persona a salutare, perche’ non volevo che qualche lacrima guastasse il trucco: non e’ necessario comunque avere fondo tinta e rimmel per avere un trucco, ci vuol ben altro; una dote che permette di cambiare faccia, espressione e comportamento, sempre mantenendo comunque la propria identita’ e dignita’.
Sono comunque qui a salutare Voi, mandando questa mail, come ultima cosa che ho fatto qui dentro.
L’ho mandata a voi, ad alcuni responsabili e ad altri no, infischiandomene come sempre delle divise e dei ruoli; se ci si relega dentro ad un ruolo, ahime’ , siamo fregati, condannati ad essere sempre il quel modo e a recitare sempre la stessa parte.
A voi auguro tante cose belle, quelle che per voi sono belle, un futuro degno per la vostra vita, e anche tanta tanta fortuna per qui dentro.
Non vi scordero’, come passeggeri saliti su un treno che hanno comperato il biglietto: rimane traccia, una matrice.
Ecco, ho terminato i miei saluti a voi, con cui ho avuto contatti e rapporti.
Da ultimo ringrazio ancora il mio Ralph che mi ha accompagnato in questi anni con la sua presenza nella password del computer (i veri amici non deludono mai)!
E come dice Renato Zero ….
Non dimenticatemi, eh!
Luca del centralino.