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trattamenti, iniziamo??

coccinella40

Master Florello
Io ho già iniziato il trattamento x le rose con il Thiocur della KB, xkè qui a Roma il Topas non si trova. Ma Anche questo è un antioidico fungicida sistemico e funziona benissimo:eek:k07:
 
M

Mary74

Guest
coccinella40 ha scritto:
Io ho già iniziato il trattamento x le rose con il Thiocur della KB, xkè qui a Roma il Topas non si trova. Ma Anche questo è un antioidico fungicida sistemico e funziona benissimo:eek:k07:

L'ho provato anchio l'anno scorso ed è un buon prodotto. Penso di iniziare i trattamenti domenica mattina ; mi alzo presto e vado a spruzzare. La sera cè ancora troppo vento ...
 
M

Mary74

Guest
Ah dimenticavo ... la loro bella dose di stallatico se la sono già beccata.
 
H

Hobbit

Guest
Anch'io ho iniziato.....ho dato due volte il rame, la prima volta immediatamente dopo la potatura, la seconda dopo 15 gg..... e sabato scorso lo zolfo.
 
V

veleno65

Guest
devo dare la seconda di bordolese,tra poco vado col confidor..per il thiocur aspetto che se non piove + di umidità ce n'è poca...il bocciolino va piaaaaaaaano piano, la terra è già concimata........basta,troppe cure fan peggio!!
 
R

riverviolet

Guest
Ho dato l'antifunginei sistemici 15 giorni fà e il confidor, devo ancora coprire con questo le ultime arrivate.
Lo zolfo non lo dò, aspetto ancora un pochettino e poi metto i bulbi d'aglio vicino alle radici così se ne stanno lontani anche i nematoidi e parassiti terricoli.

La poltiglia aspetto un'altro pochettino, fine settimana.
 

rossl

Giardinauta Senior
Ma cos'è tutta questa storia di confidor, topas ecc. ecc.? è proprio obbligatorio avvelenarsi con tutta sta roba? volete spaventarmi subito? io ho iniziato a piantare rose solo un anno fa in un giardinetto in mezzo al bosco di ina casa in collina che purtroppo frequento solo nei fine settimana; l'estate scorsa ho avuto solo un problema di macchioline gialle e nere su due rose 'plebee' piantate in pieno sole, le madame inglesi invece (purtroppo a mezzombra) non hanno avuto attacchi fungini, ma sono state divorate da bruchini di tutti i colori e dimensioni: è colpa mia? dovevo fare qualcosa? cosa mi consigliate per non farle divorare anche quest'anno?
 

Celestial55

Giardinauta
Non sarete daccordo, ma vi dico la mia lo stesso, a rischio di attirarmi la vostra antipatia!
Dovremmo tentare tutti quanti di stabilire qual è il modo più corretto dell'uso dei prodotti fitosanitari.
Anzi abbiamo il dovere di farlo!
Se non stiamo attenti noi che amiamo le piante e la natura, cosa dobbiamo aspettarci da tutti gli altri, in questo mondo dove l'intervento dell'uomo rompe ogni equilibrio ecologico?
Personalmente sento molto il problema e quando sulle rose compaiono i pidocchi, prima di ricorrere ai veleni, almeno tento con rimedi di minor impatto ambientale: li tolgo con le mani...spruzzo il sapone...il macerato di ortica... ci pianto ai piedi l'erba cipollina...!
Mi permetto di riportare il quesito da me rivolto l'anno scorso ai primi attacchi parassitari in giardino, alla rivista Giardinaggio, riportata integralmente sulla rivista e la relativa risposta avuta in privato ( ha risposto anche sul giornale), da Enoe Drusiani esperta agronoma.

".....Il mio piccolo pesco è stato colpito dalla bolla: che prodotto uso?
Mi sto convincendo che purtroppo occorre avere a disposizione diversi prodotti ( veleni? ) per combattere i numerosi nemici delle nostre piante.
L'anno scorso sono stata costretta a distruggere tutte le piante di gerani che possedevo da anni, e va bè, pazienza, però con le piante da frutto è diverso.
Sempre l'estate scorsa ho portato in un garden molto noto delle foglie malate di un melo, un ciliegio e un pesco nani per identificare la malattia che li aveva colpiti: ebbene, il responso è stato: Confidor o Decis Jet.
Il risultato: zero!
Un mio conoscente perito agrario in seguito mi ha spiegato che con quei prodotti ho solo peggiorato le cose e che trattandosi di acari avrei dovuto usare un prodotto specifico,
Ora mi chiedo: il proprietario di un piccolissimo giardino come me, di cosa deve disporre per combattere le numerose malattie che attaccano e possono distruggere le sue amate piante?
Afidi, acari, lumache, malattie crittogamiche ( ma per l'oidio non basta, ci vuole lo zolfo! ). E il rame in prefioritura si, in postfioritura no!
Una volta individuato il problema e dato un nome all'avversità in questione sorge il dubbio terribile: che aria respiriamo e cosa mangiamo?
Tutto questo mi spaventa parecchio e mi sto convincendo che il biologico non esiste.
Sono rarissimi inoltre i fiorai, i garden, i consorzi agrari che conoscono adeguatamente il campo in cui operano e sono in grado di fornire risposte corrette su come curare le piante che vendono............."

Risposta:

... "il pesco affetto da mal della bolla (Taphrina deformans), malattia fungina,
deve essere curato alla caduta delle foglie in autunno con poltiglia
bordolese, ripetendo prima della schiusura delle gemme ( e io faccio così anche con le rose e i risultati sono ottimi! ).
Con questi trattamenti preventivi si riduce la virulenza del fungo. Si possono fare anche trattamenti con ossicloruro di rame in pieno periodo vegetativo ma ifrutti possono rimanere macchiati.
E' difficile mantenere sane le piante e destreggiarsi tra i fitofarmaci,
credo però che a livello famigliare dobbiamo attenerci alla regola base che
attualmente viene impiegata anche in agricoltura e cioè di trattare quando e
solo è veramente necessario e indispensabile.
Molto importante è la prevenzione soprattutto e anche con mezzi agronomici"


Questo per quanto riguarda le malattie crittogamiche.
Invece riguardo le malattie parassitarie, non si deve assolutasmente prevenire, ma agire solo alla comparsa del problema e solo sulle piante colpite, dopo aver capito di che si tratta e con la consapevolezza di usare il prodotto giusto:
non indiscriminatamente e a tappeto su tutte le piante che introduciamo nel nostro giardino!
Scusate, ma qui c'è l'errata convinzione che la distribuzione dell'antiparassitario, addirittura all'impianto di una rosa sia la prassi consolidata e corretta da adottare!
Ma lo sapete che i vivaisti, prima di spedire le rose, hanno già provveduto alla disinfezione?
Vi chiedo ancora scusa :love_4: , ma dovevo proprio...
 
H

Hobbit

Guest
Celestial55 ha scritto:
Non sarete daccordo, ma vi dico la mia lo stesso, a rischio di attirarmi la vostra antipatia!
Dovremmo tentare tutti quanti di stabilire qual è il modo più corretto dell'uso dei prodotti fitosanitari.
Anzi abbiamo il dovere di farlo!
Se non stiamo attenti noi che amiamo le piante e la natura, cosa dobbiamo aspettarci da tutti gli altri, in questo mondo dove l'intervento dell'uomo rompe ogni equilibrio ecologico?
Sono pienamente daccordo!
Infatti da quest'anno ho deciso di usare prodotti biologici o almeno consentiti in agricolutra biologica (che un pò tossici saranno comunque)......un pò come si faceva in passato!
per le rose mica si usava il Topas, rame a febbraio e poi zolfo e basta.....
Negli anni scorsi, specie il primo anno che coltivavo rose, ho spruzzato di tutto e il risultato è stato che non ho piu' visto coccinelle e farfalle.... ma il mal bianco sulle rose poco resistenti alle malattie è rimasto.
Così ho deciso di eliminare le piante che soffrono molto di mal bianco...e con grande dispiacere ho eliminato due ht di Barni ..... di coltivare quelle piu' resistenti, nelle migliori condizioni di aereazione a concimazione.....e di potatura.....(naturalmente per quel che posso).
Cerco di ricordare tra l'altro che troppo concime chimico favorisce l'insorgere delle malattie.....infatti quest'anno non ne ho usato (solo cornunghia per le nuove arrivate e letame per le altre).
Per la macchia nera a parte il rame che ho dato dopo la potatura, penso e spero di non dover fare altro.....
 

rossl

Giardinauta Senior
e bravi (o brave?) celestial e hobbit (bella quella poesia, piace anche a te la dickinson?), anch'io spero di non dover metter su un arsenale di veleni nel mio ripostiglio, vorrei godermi le mie rose insieme ad api, farfalle, lucciole e coccinelle. Tra l'altro è davvero difficile per me distinguere bene le varie malattie fungine, escluso l'oidio, of course. Dunque, riepilogando, è consigliabile fare un trattamento preventivo solo per le malattie crittogamiche, magari con la poltiglia bordolese (ma cos'è esattamente? e si trova facilmente? e previene tutte le m.fungine? io ho appena acquistato l'ossicloruro di rame, va bene lo stesso?). Comunque in caso di effettiva necessità penso che userò anche i prodotti di sintesi, ma dovrò essere proprio alla disperazione per farlo!
ciao
 
V

veleno65

Guest
è il primo anno che posso fare dei trattamenti preventivi: così ho usato la poltiglia bordolese(caffaro,comperata al consorzio:è solfato di rame neutralizzato in polvere finissima bagnabile-si scioglie nell'acqua subito-non si deve aggiungere calce, è tossica per i pesci e non va data durante la fioritura) e so che rita del vivaio di piedimonte poi utilizza solo lo zolfo spruzzato sulle rose ogni tanto per contrastare gli attacchi fungini. tra l'altro al roseto di monza lo scorso anno tutte le rose avevano gli afidi,ma nonostante questo erano in piena fioritura ed erano bellissime:i custodi ci hanno detto che ogni tanto danno una disinfestata, ma vedendo come gongolavano gli afidi non credo che usino roba molto forte. comunque dipende anche da quali tipi di parassiti e di malattie fungine possiamo vedere sulle nostre piante: io non ho molti funghetti,ho pochissimi afidi ma ho molti acari dovuti all'ambiente secco del terrazzo,quindi opererò tenendo conto di questo. il famoso terrazzo (o giardino) no-spray è una cosa che si realizza a poco a poco,studiando le varietà + resistenti nel nostro habitat e rinunciando-col cuore gonfio,lo so- a quelle che da noi non riescono a vivere bene.
 
M

Mary74

Guest
Sono in parte daccordo con il discorso "biologico" ma farei una netta distinzione tra piante in vaso e piante coltivate in piena terra.
L'uso del confidor per le piante coltivate in vaso non inquina sicuramente le falde acquifere.
Le rose in piena terra coltivate dal mio ragazzo hanno bisogno solo di stallatico , una sana potatura , zolfo e rame. Stop. Crescono che è una meraviglia... in vaso la situazione cambia, diventa tragica. Se devo salvare una pianta adotto tutti i sistemi compresi quelli chimici.

I gerani senza provado seccano , the end, kaput... Allora? Che si fa? Si dà la pastichetta che mi fa defungere il maledetto bruco o si buttano le piante?

Per gli ortaggi, gli alberi da frutto sono invece daccordo con voi.
 
S

SEBBY

Guest
Finora avevo evitato di intervenire in questa discussione per non fare sempre il "bastian contrario" sull'argomento pesticidi & Co....

Io coltivo rose da diversi anni e non ho mai usato sostanze chimiche, anzi, se fossi costretta ad usarle preferirei non coltivare rose!!!!! :squint:

Con il tempo ho scelto le piante (e le rose) da coltivare.
Molta esperienza mi è venuta da un giardino vecchio in cui coesistevano tanti tipi di piante: rose antiche, botaniche, rambler, HT, Floribunde.....e lì ho imparato che le prime due (antiche e botaniche) sono più adatte al mio modo di intendere il giardino anche se non si può generalizzare: ci sono ottime HT e ottime Floribunde!!!

Quando acquisto una rosa cerco di scegliere quella che più si adatta alle condizioni che posso darle e che nella letteratura è meno soggetta a malattie, inoltre, cerco di scegliere rose con "pedigree", non acquisto piante solo perchè mi piace la foto del fiore in quanto so in partenza che sarà una delusione.

Non mi piace potare e le antiche non rifiorenti e le botaniche non le poto affatto, le altre mi limito a togliere i fiori e i rami secchi.

Concimo due volte l'anno con stallatico naturale o in pellets.

Per le altre piante il discorso è lo stesso, devono essere felici di stare dove stanno, se una pianta soffre, stenta, si ammala....la elimino dalla mia lista anche se con rammarico.

Certo, con il tempo, la scelta si è ristretta soprattutto ad alcune famiglie, ma la varietà è talmente tanta che non mi sento dispiaciuta se non posso coltivare azalee e camelie (che sono tra le mie piante preferite!!!) a causa delle condizioni ambientali.

Diverso è il discorso per chi coltiva in vaso, in questo caso non si gestisce un ambiente naturale, ma artificiale e quindi è necessario, purtroppo, intervenire, anche se ritengo che bisogna farlo sempre con cognizione di causa e informandosi benissimo.

Scusatemi....è il mio pensiero, non è detto che sia giusto e non vorrei dare l'impressione di aver trovato la "Verità".:embarrass
 
V

veleno65

Guest
per me è una questione di principio,anche se ho solo piante in vaso.e comunque il confidor lo uso anche per le moschette bianche che mi invadono sempre casa e terrazzo,oltre che per la metcalfa. pensa che da me i gerani vengono uno schifo,e quindi non ne compro....pace.conosco chi ha rose bellissime in piena terra ma le deve avvelenare ogni 15 giorni con i vari prodotti,anche questa è una scelta.bisogna provare e soprattutto tenerle d'occhio constantemente per agire in modo tempestivo
 
V

veleno65

Guest
ma sebby e celestial perchè vi scusate?? la vostra esperienza è preziosa e anzi vi ringrazio per i vostri interventi,non esiste nessun bastian contrario ma solo pareri preziosi
 
H

Hobbit

Guest
Rileggendo il mio intervento mi sono accorta che non ho finito il discorso (ero mooolto di fretta)!
Per quanto riguarda gli afidi e bestioline simili l'anno scorso son stata fortunata e non ho avuto grossi attacchi....quei pochi che ho visto li ho eliminati con le mani....però ho letto che oltre il macerato di ortica al limite si può utilizzare il piretro, ho letto un interessante articolo a questo proposito.
Certo sono gli insetticidi i maggiori responsabili della morte di tanti insetti che possono, anzi sono utili.... però a volte non si può fare a meno di usarli, l'anno scorso un oleandro si è ammalato, ho provato con vari rimedi naturali, ma quando è arrivato ad avere la melata ho dovuto trattare.....quest'anno ho sfoltito bene la sua chioma, spero che con una maggiore aereazione non si ripeta l'attacco.
 
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