• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Thelocactus... marcito?

Leonardo00

Aspirante Giardinauta
Un saluto a tutti,
coltivo amorevolmente da molti anni un thelocactus, credo che la specie sia setispinus. Circa 2 anni addietro lo ho rinvasato in un grande vaso di coccio, pieno prevalentemente da sabbia e piccoli sassolini, con un po' di terriccio universale. Da allora la pianta non è cresciuta molto, credo per via del terriccio molto povero.

Ieri la pianta è stata urtata ed è stata divelta dal terreno, ho iniziato a sistemarla ma mi sono reso conto che non aveva più radici vive: solo alcuni resti secchi da tempo. Ho pulito il fondo della pianta e ho rimosso le radici secche, la parte più bassa (quella a contatto con la terra) al tatto risulta più gommosa della parte verde ma è comunque tenace: non si spappola toccandola. Mi è venuto il dubbio che sia marcia quindi, con una lama affilata e pulita, ho tagliato due delle "protuberanze" più basse della pianta: la parte centrale di ognuna ha una macchietta marrone che temo sia marciume. Ho poi "curato" i tagli con della poltiglia bordolese.
Stento a credere che sia marcita perchè da anni la innaffio pochissimo, e mai d'inverno: è possibile che si sia seccata? :cautious:

A questo link https://ibb.co/album/JnHpJc ho pubblicato alcune immagini che spero chiariscano la situazione.

Vorrei chiedervi come fare per salvarla da questo stato. Pensavo di cospargere la base con ormone radicante per facilitare la produzione di radici: mi conviene tagliare altre protuberanze, solo la parte centrale da dove uscivano le radici o addirittura tutto il basamento?

Spero che a qualcuno sia capitato un caso simile e che possa condividere qualche consiglio.

Leonardo
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Salve Leonardo
Nei casi di marciume è sempre una buona idea tagliare fino a quando il marrone (ovvero il micelio fungino) non sia più presente nemmeno in tracce. La pianta deve presentarsi verde chiaro e di consistenza simile al cetriolo.
La poltiglia bordolese non è efficace sulle micosi in atto, sarebbe meglio un fungicida sistemico. Lascia quindi asciugare all'aria il taglio per qualche settimana, poi puoi cospargere la ferita con poltiglia bordolese mista a ormone radicale, in modo che mentre le radici si formano non entrino funghi.
Qui: https://forum.giardinaggio.it/threads/mix-terriccio-consigli.293600/page-2#post-3689485
E qui: https://forum.giardinaggio.it/threads/problema-alla-base-della-pianta.291893/
Puoi leggere perché la sabbia non vada mai usata nei terricci per cactus e altri consigli sul marciume, di cui abbiamo parlato diffusamente
 

Leonardo00

Aspirante Giardinauta
Ciao Sofia,
ti ringrazio molto per la tua risposta.
A dire il vero non ero neanche convinto che fosse marciume ma ho fatto qualche altro taglio e ha iniziato a trasudare abbondantemente quindi non poteva essere secca.
Non intendevo usare la poltiglia bordolese per curare tutto il marciume ma solo per "cicatrizzare" le ferite, di solito facciamo lo stesso per le potature degli alberi.

In mattinata ho nebulizzato una bella dose di antifungo a base di difenoconazolo, il Compo Duaxo, che dovrebbe avere una azione sistemica. Dopo alcune ore, armato di coltello e coraggio, ho "affettato" il cactus come se fosse un anananas e mi sono reso conto che più in alto la polpa era bianca e non giallina, questo mi ha convinto che tagliare è stata la scelta giusta.
Adesso aspetto finché il taglio non si secca ma avrei alcune domande: in quale posizione la devo lasciare? È meglio su di un fianco o capovolta? Inoltre come mi dovrò regolare per quanto riguarda la concentrazione di poltiglia bordolese rispetto alla polvere radicante da applicare? Immagino che dipenda dalla composizione e dalla concentrazione dei principi attivi ma anche solo un'idea approssimativa è meglio di niente: in rete non trovo informazioni a riguardo.

Per quanto riguarda la sabbia mi sono proprio stupito... e pensare che negli anni ho accumulato 80-90 cactus tutti rigorosamente con poco terriccio universale e quella sabbia e sassolini (dalle mie parti lo chiamano stabilizzato). Nessuno di quei cactus però è un thelocactus, e probabilmente tollerano meglio. Per il futuro setaccerò i sassolini e userò quelli più che la sabbia, grazie mille per avermelo indicato :)

Leonardo.
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Caro Leonardo ti conviene intervenire in fretta sugli altri cactus, perché rischi facciano la stessa fine. Le morti improvvise sono all'ordine del giorno con questo tipo di substrato, ne ho avute una manciata anche io questo inverno

Se non ricordo male il difeconazolo interagisce con la poltiglia bordolese, quindi sarebbe bene aspettare almeno qualche settimana con la pianta appoggiata su un lato in modo che la ferita crei il callo. Io uso 50% polvere radicale e 50% poltiglia, con qualche goccia di acqua distillata per rendere il tutto una pasta applicabile (ne faccio al massimo 1 ml, quindi una punta di cucchiaino di una e una punta di cucchiaino dell'altra).
 

Leonardo00

Aspirante Giardinauta
Scusami se rispondo solo oggi, ho aspettato qualche giorno per vedere l'evolversi della situazione.
Ti ringrazio molto per i tuoi consigli, appena avrò tempo cambierò il substrato a molti vasi.

Oggi ho controllato la situazione del taglio e vorrei chiederti un parere: tutta la superficie del taglio è diventata più scura, ma questo credo che sia normale, ciò che mi preoccupa sono alcune macchiette marroncine che si sono formate. Il mio dubbio è se conviene trattarle con l'antifungo o rimuovere solo quelle porzioni di pianta oppure tagliare nuovamente una sezione completa.
Questo link porta a due foto: una scattata subito dopo il taglio e una di oggi pomeriggio https://ibb.co/album/qYnwHT

Ti ringrazio ancora per l'aiuto.
Leonardo
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Ciao, i puntolini scuri sono micelio fungino, che va asportato meccanicamente e poi la pianta va trattata con antifungino sistemico. Io taglierei la fetta intera
 

Leonardo00

Aspirante Giardinauta
Ciao, ti ringrazio per la velocità con la quale mi hai risposto. Immaginavo che la causa delle macchiette fosse quella.
Come mi hai consigliato ho affettato nuovamente la base e ho dato una dose molto abbondante di antifungo, spero che sia sufficiente.
Per il momento la lascio asciugare e osservo cosa succede, appena ci saranno novità le pubblicherò.
Buona sera!
 

Leonardo00

Aspirante Giardinauta
Spero che la discussione non sia invecchiata troppo, come anticipato pubblico aggiornamenti.

Il tempo meteorologico non è stato molto favorevole: speravo nel bel tempo per fare asciugare il taglio al meglio... e invece è piovuto parecchio in queste settimane.
Non avendo a disposizione un locale chiuso che non sia umido e muffoso per riparare il cactus mi sono arrangiato coprendolo con un secchio di plastica, per fortuna non ha preso neanche una goccia di pioggia :love:.
Il taglio ormai è secco e duro al tatto così ho miscelato ormone radicante e poltiglia bordolese, ho nebulizzato appena appena un po' d'acqua sul taglio e ho sparso la polvere che si è attaccata grazie all'acqua. Ho aspettato altri 5 giorni con il cactus a testa in giù per far aderire quanta più polvere possibile, poi ho riempito un vasetto con della ghiaina fine (1-3mm) e ci ho adagiato sopra il cactus.
Ho ultimato il lavoro con una nuova dose abbondante di antifungo.
In questi giorni pensavo di tenerlo in una posizione ombreggiata ma luminosa e di coprirlo quando piove: va bene così o conviene fargli prendere anche un po' di sole al mattino o alla sera?

Saluti! :)
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Sole non lo farei prendere, lo disidraterebbe e basta perché non ha ancora le radici per assorbire acqua
 
Alto