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terreno argilloso come migliorarlo??

frustaglidomenico

Aspirante Giardinauta
ciao a tutti io ho un terreno di circa 500mq argilloso volevo sapere se esiste un metodo per migliorarlo per poterlo coltivare in un tempo massimo di un anno.mi hanno consigliato la calce funziona???se si quanta ne devo mettere per mq???esiste qualche altro rimedio semplice???
 

Giasone

Giardinauta Senior
Per migliorare la struttura del terreno occorrono anni e l'apporto di sostanza organica. La calce serve solo per la correzione del ph.
Saluti
 

Giasone

Giardinauta Senior
Bisogna interrare letame, compost e sabbia. 500 mq non sono pochi. Devi avere pazienza perchè, lo ripeto, occorrono anni. Puoi cominciare a coltivarlo e piano piano badare alla struttura.
 
K

Kakugo

Guest
Il metodo che ti consentirebbe di partire più alla svelta (anche se, ovviamente, non fa miracoli e serve il suo tempo per avere i massimi risultati) è quello del letto profondo ma lavorare 500 mq con questo metodo mi sembrano veramente una fatica assurda.
Io vivo su terreno argilloso e, tieni conto, che l'orto lo ho iniziato nel 2008 col letto profondo: fino al 2010 ho aggiunto sabbia ogni anno, poi solo stallatico e compostato. La struttura del terreno quest'anno è finalmente ottimale. Per le ornamentali ho iniziato ad usare lo stesso sistema perché è l'unico che consente di vedere qualche risultato da subito.
 

Giasone

Giardinauta Senior
Nel mio orto, dove c'era terreno di riporto, sono cinque anni che scavo un solco profondo quaranta cm ed interro letame e compost per uno spessore di almeno centicinque cm. Sopra ci pianto le ortive. Chiaro, il terrono già era umo-sabbioso, ma ora è diventato morbidissimo, pieno di humus e non vede mai concimazioni minerali. I risultati sono notevoli.
 

Giasone

Giardinauta Senior
per quello che ne so, consiste nel vangare profondo. Io non sono d'accordo con simili metodi. Per me, bisogna vangare profondo solo quando c'è da interrare sostanza organica. Le piante non madano radici molto in profondità. Quando il terreno è ricco e soffice, basta arieggiarlo, perchè lo starto fertile è solo quello superiore.
 
K

Kakugo

Guest
che significa metodo letto profondo???

Si tratta di delimitare una "colla", larga al massimo 150/160 cm e lunga a piacere (di norma al massimo sei metri ma se non si hanno problemi a girarci intorno le si può fare anche molto più lunghe) si inizia spargendo letame o compostato ben maturo sulla superficie (e sabbia se il terreno ha bisogno di essere migliorato). Poi si scava un "rettangolo" largo come metà della colla, lungo mezzo metro e profondo come la lama della vanga, mettendo questa terra in una cariola o in un contenitore. Poi se ne scava un'altra più avanti buttando la terra nel primo "rettangolo" e così via fino ad arrivare in fondo per poi iniziare la seconda metà della colla. La terra della cariola la si butta nell'ultimo rettangolo scavato e mentre si procede all'operazione si possono eliminare sassi e radici e, se il terreno è molto compatto, scogliere il fondo.
Il vantaggio è che dopo la prima lavorazione negli anni successivi basta usare una forca o una zappa per interrare il compostato o il letame e, se necessario, altra sabbia.
Lo svantaggio è che la prima lavorazione va effettuata interamente a mano e quindi porta via molto tempo, anche se colla pratica si può divenire moderatamente efficienti.

Diciamo che è un metodo ideato per avere rese molto elevate su piccoli appezzamenti (da quanto mi hanno detto è stato inventato contemporaneamente in Francia ed in Cina nel XVIII/XIX secolo per i piccoli orti commerciali a ridosso delle mura della città): se la terra da coltivare è molta non è conveniente.
 

Malveolus

Aspirante Giardinauta
Io ho un terreno limoso con argilla. Ho notato che piantando alberi caducifogli da frutto (noci, fichi, castagni, meli peschi noccioli mkandorlik ecc.ecc) si arricchisce con tempo da solo di uno strato superiore fertile e più sabbioso e meno compatto. Altrimenti aggiungi tu sabbia fine grossolana e ghiaia +humus.

fino a 10 anni fa si allagava ancora con le grandi piogge. ora non accade più:hands13:
 
V

vinceco2

Guest
ciao a tutti io ho un terreno di circa 500mq argilloso volevo sapere se esiste un metodo per migliorarlo per poterlo coltivare in un tempo massimo di un anno.mi hanno consigliato la calce funziona???se si quanta ne devo mettere per mq???esiste qualche altro rimedio semplice???

lo puoi già coltivare adesso .
Devi sapere che il terreno argilloso è il migliore ch ec'è per quanto riguarda l'orto ed altro perchè le sostanze nutritive non vengono dilavate ,il problema è l'acqua ,ne hai da te?

per il resto prendi un bel camion di stallatico e spandilo , dopo fresi ed interri.
ciao
vincenzo
 

pilusmax

Giardinauta
lo puoi già coltivare adesso .
Devi sapere che il terreno argilloso è il migliore ch ec'è per quanto riguarda l'orto ed altro perchè le sostanze nutritive non vengono dilavate ,il problema è l'acqua ,ne hai da te?
per il resto prendi un bel camion di stallatico e spandilo , dopo fresi ed interri.
ciao
vincenzo


scusa, ma mi sembra un consiglio un pò "sbrigativo" anche se per certi versi condivisibile.

Io coltivo da più di 10 anni un terreno argilloso (che non è mio....) ovvero un terreno che ,inizialmente , se lasciato a sè stesso, quando piove è fradicio e impossibile da lavorare , quando è secco fa la crosta e si spacca con fenditure profonde e diventa duro come cemento. Difficile trovarlo in "tempera" ovvero ben lavorabile e , lasciandolo scoperto, è problematico coltivarci ortaggi da radice come carote e patate oppure insalate da taglio seminate a "spaglio".
Ci vogliono anni di continuo apporto di materiale organico per farne buona terra da orto .

"Ammendarlo" subito è fatica improba e costo esorbitante: mezzo metro cubo di materiale organico (concime/compost) e 50 kg di sabbia grossolana ogni metro quadro di orto , scasso profondo, miscelare e poi fresare ...... lascia perdere....

Io non ho nemmeno accesso carrabile e, non potendo fare tutto e subito , ho trovato alcune soluzioni e sono giunto ad alcuni compromessi:
a) delimitare una zona limitata per le carote, insalate seminate a spaglio, prezzemolo, e simili, da sopraelevare di 20/30 cm rispetto il resto del terreno e da arricchire subito di sostanza organica ed un pò di sabbia grossa.
b) Il resto del terreno, diviso in opportuni appezzamenti per favorire l'altenanza delle colture, deve essere mantenuto in tempera (umido e morbido) mediante copertura con telo impermeabile sia nella fase della cultura (pacciamatura e tubo ad ala gocciolante) che nella fase di riposo.
Perchè copertura nella fase di riposo ? per mantenerlo sempre in tempera, quindi lavorabile, ed evitare che si bagni troppo o si secchi troppo a seconda delle condizioni del tempo. La copertura "a riposo" ottiene anche lo scopo di evitare la crescita delle infestanti ed il dilavamento del terreno con perdita di elementi nutritivi: Un terreno argilloso non "dilavato" è come tenere le sostanze nutrienti in "banca" da un anno all'altro. Non accetto l'obiezione di alcuni secondo cui il terreno coperto "non respira" perchè più di 10 anni di esperienza su quel terreno mi hanno dimostrato che il terreno comunque "respira" e le colonie di formiche, insetti e batteri sotto il telo trovano l'ambiente ideale (ci ho trovato anche serpentelli e rospi, tutti vispi ed in ottima forma )
Un terreno argilloso mantenuto costantemente in tempera è ideale per qualsiasi coltura che possa agevolarsi della pacciamatura, evidentemente escludendo l'insalatina a spaglio, prezzemolo, basilico erba cipollina ed altre simili, per le quali va bonificata una parcella a sè stante come detto più sopra.

La copertura a riposo va comunque gestita con un briciolo di attenzione nel periodo invernale scoprendo il terreno quando necessario per far asciugare l'umidità in eccesso che può formarsi dopo intense precipitazioni o lo scioglimento di nevicate abbondanti.
 
Ultima modifica:
V

vinceco2

Guest
scusa, ma mi sembra un consiglio un pò "sbrigativo" anche se per certi versi condivisibile.

Io coltivo da più di 10 anni un terreno argilloso (che non è mio....) ovvero un terreno che ,inizialmente , se lasciato a sè stesso, quando piove è fradicio e impossibile da lavorare , quando è secco fa la crosta e si spacca con fenditure profonde e diventa duro come cemento. Difficile trovarlo in "tempera" ovvero ben lavorabile e , lasciandolo scoperto, è problematico coltivarci ortaggi da radice come carote e patate oppure insalate da taglio seminate a "spaglio".
Ci vogliono anni di continuo apporto di materiale organico per farne buona terra da orto .

"Ammendarlo" subito è fatica improba e costo esorbitante: mezzo metro cubo di materiale organico (concime/compost) e 50 kg di sabbia grossolana ogni metro quadro di orto , scasso profondo, miscelare e poi fresare ...... lascia perdere....

Io non ho nemmeno accesso carrabile e, non potendo fare tutto e subito , ho trovato alcune soluzioni e sono giunto ad alcuni compromessi:
a) delimitare una zona limitata per le carote, insalate seminate a spaglio, prezzemolo, e simili, da sopraelevare di 20/30 cm rispetto il resto del terreno e da arricchire subito di sostanza organica ed un pò di sabbia grossa.
b) Il resto del terreno, diviso in opportuni appezzamenti per favorire l'altenanza delle colture, deve essere mantenuto in tempera (umido e morbido) mediante copertura con telo impermeabile sia nella fase della cultura (pacciamatura e tubo ad ala gocciolante) che nella fase di riposo.
Perchè copertura nella fase di riposo ? per mantenerlo sempre in tempera, quindi lavorabile, ed evitare che si bagni troppo o si secchi troppo a seconda delle condizioni del tempo. La copertura "a riposo" ottiene anche lo scopo di evitare la crescita delle infestanti ed il dilavamento del terreno con perdita di elementi nutritivi: Un terreno argilloso non "dilavato" è come tenere le sostanze nutrienti in "banca" da un anno all'altro. Non accetto l'obiezione di alcuni secondo cui il terreno coperto "non respira" perchè più di 10 anni di esperienza su quel terreno mi hanno dimostrato che il terreno comunque "respira" e le colonie di formiche, insetti e batteri sotto il telo trovano l'ambiente ideale (ci ho trovato anche serpentelli e rospi, tutti vispi ed in ottima forma )
Un terreno argilloso mantenuto costantemente in tempera è ideale per qualsiasi coltura che possa agevolarsi della pacciamatura, evidentemente escludendo l'insalatina a spaglio, prezzemolo, basilico erba cipollina ed altre simili, per le quali va bonificata una parcella a sè stante come detto più sopra.

La copertura a riposo va comunque gestita con un briciolo di attenzione nel periodo invernale scoprendo il terreno quando necessario per far asciugare l'umidità in eccesso che può formarsi dopo intense precipitazioni o lo scioglimento di nevicate abbondanti.

io ho un terreno argilloso da sempre e circa 1000q coltivati ad orto fino a qualche anno fa.
Il problema è l'acqua.
se hai acqua ,zappa e fantasia il terreno diventa morbido e leggero altrimenti se innaffi ogni 20gg,non zappetti ecc. allora puoi farci anche i mattoni.
Una volta che hai lavorato a fondo il terreno e piantato devi solo mantenerlo zappettando le erbacce e smuovendo il terriccio intorno a lle piante per arieggiarlo.

Mai pacciamto un orto in vita mia e non lo farò mai.
Il letame va messo in ottobre -nov ,lasciato a "scolare" e poi in primavera quando il momento è giusto(terreno in tempera )allora interri con fresatura.
Acqua, zappa e voglia di fare altrimenti mattoni.
questo è quanto secondo me.
ciao
vincenzo

P.S. l'ala gocciolante può andare bene per i fiori ,ma per l'orto ci vuole acqua e molta ,per l'argilla ancora di più ed a fondo come si usa dalle parti dell'amico che chiede consiglio, innaffimento a solchi che inbevono il piede della painta ed allora puoi lasciare anche una settimana che mantiene.
 
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Giasone

Giardinauta Senior
La mia esperienza con l'ala gocciolante è pluriennale e posso affermare che si tratta di un'ottima soluzione. L'acqua in eccesso, e tanta da riempire i solchi, non solo non serve alle piante, ma compatta il terreno e lo dilava. Gli ortaggi non mandano le radici ad un metro in profondità...Con l'ala gocciolante si ha un rilevante risparmio d'acqua. Costa poco. È pratica. Con certi ortaggi è una vera manna. Per esempio, per i pomodori suscettibili di marciume apicale.
Per la pacciamatura, dico che non mi piace, ed è una questione di gusto, di estetica. Quest’anno la sperimento per la prima volta per oggettiva necessità. Ne ho sempre letto solo bene, soprattutto se si usano teli di lunga durata, che riducono gli oneri di smaltimento. Per ora posso solo dire che ha anticipato la fioritura delle melanzane di almeno una settimana e mi sta evitando di sottoporre la schiena a pericolosi stress.
Saluti
 
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