La prima cosa che ho fatto è stata telefonare a mia figlia che era sola in casa ed ha una vero e proprio terrore dei terremoti. Infatti, stava piangendo. Tra le lacrime mi ha chiesto dove, se ci fosse stata un'altra scossa, avrebbe potuto ripararsi. Avrei voluto dirle: figlia mia, non esiste un posto SICURO, invece, con tutta la calma che sono riuscita ad avere, le ho suggerito di mettersi sotto le colonne. Quanta forza deve avere una mamma.