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Talea o innesto?

elenagaio

Aspirante Giardinauta
E' da tempo che volevo porvi questa domanda, ma mi sono sempre fermata perchè esprimere i miei dubbi equivaleva a fare outing sul fatto che di rose ci capisco poco o nulla. Però la curiosità rimane e non sono riuscita a soddisfarla neppure cercando nei vecchi post, dunque... chissenefrega se poi penserete che le mie rose sono in cattivissime mani :crazy:
Non riesco a capire se le mie rose siano da talea o da innesto. :martello:
Inoltre non so se il fatto che siano state riprodotte in un modo o nell'altro comporti delle cure differenti. :ros:
Qualcuno mi dà delle dritte?
 
R

Riverviolet

Guest
Provo a risponderti, ma non sono che una coltivatrice di rose senza pretese.
Le rose innestate posseggono normalmente un ingrossamento alla fine del ramo o dei rami che dipartono dal terreno.
Questo ingrossamento, molto semplicemente, le rose da talea non lo hanno.

Vantaggi e svantaggi, mi limito solo a quel che ho colto in altrui esperienze e sulla mia pelle, ma non è detto sia proprio e sempre così.
Le piante da talea, sono, spesso più forti perchè, 'tutte di un pezzo', senza competitori al loro interno.
Sono più adattabili al terreno che si trovano ad affrontare, modificando le proprie radici alla bisogna. Una rosa inestata è innestata su un paio di determinati rosai selvatici e bisogna sperare che si accontentino.

Una rosa che si sostiene sulle sue gambe, ha più chance ad esempio, in caso di massiccio attacco fungineo, come il tremendo cancro rameale.
La produzione di rami è costante e continua a cominciare dalle radici, quindi, in caso di distruzione di tutti i rami in superficie, la pianta può sopravvivere emettendo tutte giovani leve.

Non si rischiano ferite o lesioni da freddo o parassiti del nodo di innesto fra il selvatico e la varietà interessata ed anche questo è un bel pensiero in meno.
Ogni ramo che spunta dal terreno, sappiamo essere un ramo fiorifero e della rosa che ci interessa e che no avremo mai polloni emessi dal selvatico.

Esteticamente sono più armoniche, equilibrate, non sbilenche, con rami non troppo dissimili per diametro o vigore, l'uno dall'altro.
A suo tempo lessi che la partenza era più lenta rispetto alle rose innestate e durante la mia esprienza ho potuto constatare l'attendibilità di questo assunto.
Cominciano a dare spettacolo al secondo anno di impianto.

Oltre la metà dei miei rosai sono da talea e nel mio ambiente, quantomeno in inverno, autunno e inizio di primavera, dove il sole latita parecchio e non hanno vita facile anche a causa dell'ambiente e terreno alquanto umido (mi và bene solo perchè è di tessitura argilloso-silicea di suo e il drenaggio, ammendando un poco, sarchiando, arando e non calpestandolo, è alquanto buono).
I rosai da innesto, pur concedendo il beneficio del dubbio, per via della differente classe e conseguente esigenza di esposizione e clima, pur vigorosi e a crescita continua, mostrano una certa debolezza nel resistere ai crittogami.
Le piante da talea sono decisamente più battagliere.

Un osservazione fatta diretamente è che, sembra, che siano anche più tolleranti nei confronti di altri apparati radicali esigenti, disposte quindi a concedere spazio anche ad altro o altre rose, senza offendersi troppo.

Una sperimentazione più attendibile sarebbe da effettuare provando a coltivare la stessa identica rosa, per più anni, esattamente nello stesso posto con medesima esposizione e cure.
E non credo basterebbero solo due esemplari, per far pesare uno o l'altro piatto della bilancia.

Io però, a meno chè, non mi sia innamorata di una varietà precisa che Nino Sanremo non possiede, acquisto ormai solo da questa azienda.
Mi piace comunque l'idea che una pianta sia in equilibrio con sè stessa.
 

nikonvlad

Guru Giardinauta
Concordo al 100% con quanto detto da Riverviolet.
Le rose le preferisco da talea, zero problemi, pianta che mi sembra più equilibrata , tuttavia esistono tipologie di rose che non sono in grado di sviluppare un apparato radicale vigoroso e si preferisce innestarle. Il fatto di non avere un apparato radicale vigoroso significa dover attendere un paio di anni prima che raggiungano un levello ottimale, ma per chi sa attendere credo che quelle da talea siano più pure.
:Saluto:
 
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