Ciao Eltu, molto probabilmente si tratta di un attacco di origine crittogamica, l'agente infettante è un fungo microscopico che sverna come micelio attivo nei frutti colpiti che si disidratano, rinsecchiscono ed assumono l'aspetto di mummie che rimangono attaccate sull'albero anche durante il periodo invernale, vengono chiamati stromi, magari li avrai notati appesi sull'albero in inverno quando le foglie sono già cadute.
In Primavera, con condizioni ideali di temperatura ed elevata umidità, come la primavera in corso, il fungo germina, prendendo il nome di SCLEROTINIA ( è il nome che prende quando si riproduce per via gamica cioè sessuata ), da qui si sposta sui rami e sulle infiorescenze infettandole, dovresti comunque notare qualche rametto con le foglie che avvizziscono improvvisamente o mazzetti di fiori afflosciati.
Sui frutti, penetra attraverso le lenticelle, i normali fori di scambio tra interno ed esterno, compare come piccole pustole biancastre tipo di muffa, rendendo appunto il frutto marcescente, di cattivo sapore ed immangiabile, questo tipo di attacco prende il nome di MONILIA ( nome che prende quando si riproduce per via agamica, cioè non sessuata ), come ha suggerito giustamente Gloria, infatti quella specie di muffa non sono altro che i conidi del fungo, gli organi di riproduzione AGAMICA, questi trasportati dal vento o dall'acqua penetrano ed infettano altre parti della pianta!
La lotta si basa con l'eliminazione delle parti colpite, ma sopprattutto delle foglie secche cadute a terra in Autunno e delle mummie appese all'albero, che sono la fonte principale di propagazione del medesimo.
Come lotta chimica, si effettua un calendario di interventi che valgono anche per tutte le altre drupacee ( albicocco, susino, pesco, ciliegio ), valido contro tutte le altre infezioni crittogamiche delle stesse ( bolla, corineo, monilia ), e consiste in due interventi diciamo obbligatori:
- il primo in Autunno alla caduta delle foglie
-il secondo in Febbraio prima della ripresa vegetativa
Usando per entrambi Poltiglia bordolese od Ossicloruro di rame, alla dose doppia rispetto a quella primaverile-estiva, che poi sulla cofezione ci sarà senz'altro scritto.
In seguito si effettuerà un intervento prima della fioritura ed un'altro subito dopo questa, impiegando prodotti acuprici come lo Ziram.
Spero di esserti stato d'aiuto ed averti spiegato con sufficiente chiarezza!
Facci sapere come procede!
Un salutone, ciao!
P.S
Avrete notato che la maggior parte delle malattie fungine è chiamata con due nomi pur trattandosi dello stesso agente infettante, come appunto Scleotinia-Monilia, è perchè quando vennero classificate si pensava fossero due malattie diverse una dall'altra, invece il primo normalmente si riferisce alla forma gamica, il secondo alla forma agamica.