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Strelitzia:che malattia ha??? :(

Amy

Guru Giardinauta
L'ideale è fuori, all'ombra, abituandola gradualmente (qualche giorno) al cambio di temperatura.
Se vedi che con le temperature attuali soffre molto a stare all'esterno riportala dentro in luogo molto luminoso (si deve vedere il cielo).
Non appena le temperature lo consentono lasciala fuori fino a metà ottobre.
Con tutta quella luce recupererà le energie e affronterà meglio il 'buio' invernale.

Controlla giornalmente il terriccio: non puoi lasciarla tanto a lungo senza acqua.
L'ideale sarebbe conoscere lo stato delle radici e quanta parte di vaso stanno occupando ora.
Quando annaffi ricorda che devi bagnare tutte le radici; di solito queste arrivano fino in fondo al vaso e quindi devi bagnare tutta la terra fino a che l'acqua esce dai fori di scolo.
Poi bagni di nuovo a terriccio asciutto anche sotto la superficie.
Un buon sistema è osservare la pianta e darle da bere quando abbassa le foglie o quando il vaso diventa leggero.
 
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tortilio

Aspirante Giardinauta
Bene, grazie. Il guaio è che non dispongo neanche di un angolo, tra terrazzo e cortile, che venga risparmiato da un'esposizione troppo prolungata al sole, od in fasce orarie spietate. E l'affabile clima dell'estate fiorentina (e di questa in particolare) non aiuta. Proverò ad iniziare con una stanza molto luminosa, poi magari osando una fascia oraria alba - medio/tarda mattinata.

Sulle annaffiature (così come anche su altri fronti) tento di essere il più avveduto possibile e di rimettermi alla più rigorosa applicazione dei dettami teorici: osservazione di movimenti e stati fogliari, sondaggio manuale dell'umidità del terreno, innaffiatura capillare, acqua lasciata a decantare almeno un giorno, fertilizzazioni moderate e puntuali (e solo in assenza di sofferenza), abbondanti strati d'argilla in fondo al vaso, niente vasi di plastica e coprivaso, rialzo dei vasi con appositi piedini (!) per ulteriormente favorire l'aerazione delle parti più soggette a rischio stagnazione, miscele di terreno generose in materiali drenanti... ma non mi pare di avere particolare fortuna (sob). Anche alcune calatee (per non parlare di un paio di marante...) mi stanno dando del bel filo da torcere.

Riguardo al caso di specie, comunque, il travaso è stato fatto un trimestre addietro, per cui escluderei problemi di spazio alle radici. Con alcune piante ho avuto buoni risultati (anche se a volte solo transitori) lasciando i vasi a bagno e poi scolando. Non proprio un'operazione elementare al cospetto di vasi di questa stazza, ma non demordo, e la tengo come possibile prossima opzione nel caso la terapia della luce non desse i risultati sperati. Male che dovesse andare, mi arrenderò ad estrarre ed ispezionare le radici (con anticipate scuse all'esemplare), anche se preferirei naturalmente aspettare quantomeno l'autunno.
 

Amy

Guru Giardinauta
Ho notato che in per alcune piante non va benissimo il terreno troppo drenante; lascia all'asciutto le radici troppo presto e la pianta patisce.
Non ti so dire se il caso della strelitzia.
Ora ti faccio gli auguri, aspetto aggiornamenti e spero che qualcuno degli esperti intervenga.
ciao.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

quando una pianta arriccia così le foglie significa che non riceve sufficiente luce ed acqua.
E' una pianta che ha bisogno di molta luce (se abituata gradualmente sta benissimo in pieno sole).
Nel posto in cui si trova è troppo al buio e va in sofferenza.
Inoltre quando bagni lo devi fare bene, irrorando tutta la zolla in modo tale che tutte le radici ricevano acqua.

Il discorso del riposo estivo si divide in varie tipologie.
Ci sono piante che, quando fa troppo caldo, vanno in una specie di letargo (estivazione), simile a quello invernale, che ne blocca le funzioni. Bagnando in quel periodo la pianta non usa l'acqua e potrebbe marcire (questo succede ad esempio per le varie cactacee di origine cilena).
Poi ci sono piante che vegetano quando le giornate sono corte (brevidiurne) e, di conseguenza, sono in riposo in estate. Questo accade ad esempio per la stella di Natale o i crisantemi, tanto è vero che, ad esempio la Stella di Natale, per fiorire ha bisogno di un periodo di buio assoluto ed ininterrotto.

L'origine di una pianta continua a valere anche se la coltiviamo altrove.
Non è che si abitua e cambia le sue abitudini solo perché noi le facciamo cambiare posto.
La Stella di Natale fiorisce quando le giornate si accorciano. Questo accade in estate nei suoi luoghi di origine ed in inverno da noi. In Australia, dove sono moltissime quelle piantate in piena terra, non viene chiamata Stella di Natale. Noi le abbiamo dato questo nome visto che fiorisce a dicembre.

Ste
 
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Amy

Guru Giardinauta
L'origine di una pianta continua a valere anche se la coltiviamo altrove.
Non è che si abitua e cambia le sue abitudini solo perché noi le facciamo cambiare posto.
La Stella di Natale fiorisce quando le giornate si accorciano. Questo accade in estate nei suoi luoghi di origine ed in inverno da noi.
Non credo che una pianta nata in Italia possa mantenere il ricordo genetico che al paese di origine ora è inverno.
Ma nemmeno se fosse nata in sud africa: dopo un periodo di adattamento si adeguerebbe al ritmo climatico del paese in cui si trova.
In effetti, era quello che intendevo io: il riposo non dipende dal calendario, dal mese in corso ma dal clima che si trova nel luogo di coltivazione.
Se una pianta vegeta quando c'è caldo nel suo luogo d'origine allora vegeta quando c'è caldo anche nel luogo in cui viene coltivata e viceversa.
 

tortilio

Aspirante Giardinauta
Ancora ringrazio, ed aggiorno (non trionfalmente...).
La pianta è stata spostata in stanza molto luminosa, senza al momento mostrare miglioramenti, ma senza nemmeno che ne pretenda. Al contrario, purtroppo un lungo stelo con foglia (circa 1 cm di diametro) ha fatto la lugubre fine che segue:

IMG_6423.jpg

...mentre alla base ho notato visibili, ed altrettanto sinistre, grinze attorno ad una degli steli principali:

IMG_6425.jpg

Forse sintomi di temuto marciume?
 
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