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Piera1
Guest
Una mia amica mi ha chiesto di farla girare e io lo faccio volentieri.
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica][FONT=Verdana, Arial, Helvetica]Storia di un Gatto qualunque nella Torino Olimpica
Viveva in Via Zini, nella cuccia blu, la quarta a partire da sinistra.
Aveva un solo occhio, perchè l'altro l'aveva perso a causa delle botte di un delinquente. Ma questo non lo fermava.
Con il suo solo occhio era attento a tutto ciò che lo circondava, estasiato dalla bellezza della sua città.
Viveva alla giornata, non poteva fare altro, ma almeno la sua vita era dignitosa, accudito e nutrito da bravi umani che avevano a cuore la sua sorte, che gli hanno dato una cuccia calda per le notti d'inverno, che ogni giorno si presentano con roba buona e nutriente da mangiare.
"Quando inizieranno le Olimpiadi Invernali ci sarà molta gente a Torino" disse un giorno alla sua bella vicina di cuccia, "tanti stranieri, tante persone importati".
"Già, viviamo in una città fantastica" gli rispose la giovane gattina "e tra poco sarà ancora più bella, e saranno due settimante favolose".
Le sue giornate sarebbero state più interessanti e la sua voglia di novità sarebbe stata soddisfatta.
Magari i bambini gli avrebbero fatto le coccole, magari avrebbe potuto sbirciare gli avvenimenti importanti che accadevano nei dintorni, magari qualcuno lo avrebbe notato e gli avrebbe dato una casa calda, un comodo cuscino e pappa a volontà.
E invece per lui le Olimpiadi Invernali da sogno si sono trasformate in sventura, in tragedia.
La sua cuccia nella colonia è stata distrutta dalla mano umana, la sua ciotola è scomparsa, le brave persone che si occupavano di lui sono ostacolate, le vie di accesso e uscita della colonia felina bloccate...
La sua notte sarà gelida, la sua giornata sarà scandita dai morsi della fame, il suo cuore sarà rattristato dall'ipocrisia e dalla crudeltà umana.
Questa è la storia di un gatto qualunque, che vive in una colonia felina nella Torino Olimpica.
La sua città si vergogna di lui, lo considera antiestetico, lo considera vergognoso.
Ma lui non si vergogna della sua città. Anzi la ama, perchè ci resterà fino alla morte. Morte che probabilmente si sta avvicinando più in fretta del dovuto.
In realtà è la città che dovrebbe vergognarsi di se stessa. Nascondere una così tanto bella creazione della natura, e per cosa poi?
Per ingannare tutti quelli che verranno a visitarla per questa grande occasione, per far credere loro che la città è ciò che non è.
Per mentire.
Tutti voi che seguirete le Olimpiadi Invernali di Torino, che magari verrete a visitarla, sforzatevi di non notarne solo gli aspetti positivi.
Torino per queste Olimpiadi non ha solo messo in piedi bei monumenti, grandi alloggi per gli atleti, orde di addetti ai lavori e efficienti impianti sportivi.
Ha anche distrutto delle vite, piccole forse, ma pur sempre vite. E lo ha fatto perchè era "male" far vedere ai propri ospiti i lati "negativi".
Tutti noi non vediamo nulla di negativo nelle colonie feline. Sono controllate, sono curate.
Anzi, in quelle cucce, in quelle ciotole e in quelle coperte che i volontari si impegnano a mantenere, per dare a quei gatti una vita dignitosa, noi vediamo solo l'amore.
Amore che i cittadini di Torino sanno donare.
E nonostante ora abbiano subito il tradimento dalla città che dovrebbe tutelarli, nonostante ora patiscano il freddo e la fame, in quegli occhi tristi non riusciamo a vedere odio.
Vediamo l'amore.
Quello incondizionato, quello sincero, quello grato. E la tristezza di chi sa la verità ma non può far altro che rassegnarsi ad essa perchè non ha voce in capitolo e non ha i mezzi per difendersi.
Chiediamo a tutti quelli in grado di farlo di aiutarci a salvare i gatti della colonia di Via Zini, che stanno pagando a causa di un'organizzazione che nasconde la testa sotto la sabbia.
Vi porgiamo la nostra zampina in segno di pace e amore, quello che rappresenta la torcia olimpica
è una storia vera purtroppo, i mici che la raccontano sono quelli a cui cerco di dare cibo, cure e affetto da settembre insieme ad una bravissima persona che si occupa di loro da anni. Questi mici sono davvero a rischio, non hanno più un rifugio, hanno poco cibo e non possono più essere soccorsi da noi.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica][FONT=Verdana, Arial, Helvetica]Storia di un Gatto qualunque nella Torino Olimpica
Viveva in Via Zini, nella cuccia blu, la quarta a partire da sinistra.
Aveva un solo occhio, perchè l'altro l'aveva perso a causa delle botte di un delinquente. Ma questo non lo fermava.
Con il suo solo occhio era attento a tutto ciò che lo circondava, estasiato dalla bellezza della sua città.
Viveva alla giornata, non poteva fare altro, ma almeno la sua vita era dignitosa, accudito e nutrito da bravi umani che avevano a cuore la sua sorte, che gli hanno dato una cuccia calda per le notti d'inverno, che ogni giorno si presentano con roba buona e nutriente da mangiare.
"Quando inizieranno le Olimpiadi Invernali ci sarà molta gente a Torino" disse un giorno alla sua bella vicina di cuccia, "tanti stranieri, tante persone importati".
"Già, viviamo in una città fantastica" gli rispose la giovane gattina "e tra poco sarà ancora più bella, e saranno due settimante favolose".
Le sue giornate sarebbero state più interessanti e la sua voglia di novità sarebbe stata soddisfatta.
Magari i bambini gli avrebbero fatto le coccole, magari avrebbe potuto sbirciare gli avvenimenti importanti che accadevano nei dintorni, magari qualcuno lo avrebbe notato e gli avrebbe dato una casa calda, un comodo cuscino e pappa a volontà.
E invece per lui le Olimpiadi Invernali da sogno si sono trasformate in sventura, in tragedia.
La sua cuccia nella colonia è stata distrutta dalla mano umana, la sua ciotola è scomparsa, le brave persone che si occupavano di lui sono ostacolate, le vie di accesso e uscita della colonia felina bloccate...
La sua notte sarà gelida, la sua giornata sarà scandita dai morsi della fame, il suo cuore sarà rattristato dall'ipocrisia e dalla crudeltà umana.
Questa è la storia di un gatto qualunque, che vive in una colonia felina nella Torino Olimpica.
La sua città si vergogna di lui, lo considera antiestetico, lo considera vergognoso.
Ma lui non si vergogna della sua città. Anzi la ama, perchè ci resterà fino alla morte. Morte che probabilmente si sta avvicinando più in fretta del dovuto.
In realtà è la città che dovrebbe vergognarsi di se stessa. Nascondere una così tanto bella creazione della natura, e per cosa poi?
Per ingannare tutti quelli che verranno a visitarla per questa grande occasione, per far credere loro che la città è ciò che non è.
Per mentire.
Tutti voi che seguirete le Olimpiadi Invernali di Torino, che magari verrete a visitarla, sforzatevi di non notarne solo gli aspetti positivi.
Torino per queste Olimpiadi non ha solo messo in piedi bei monumenti, grandi alloggi per gli atleti, orde di addetti ai lavori e efficienti impianti sportivi.
Ha anche distrutto delle vite, piccole forse, ma pur sempre vite. E lo ha fatto perchè era "male" far vedere ai propri ospiti i lati "negativi".
Tutti noi non vediamo nulla di negativo nelle colonie feline. Sono controllate, sono curate.
Anzi, in quelle cucce, in quelle ciotole e in quelle coperte che i volontari si impegnano a mantenere, per dare a quei gatti una vita dignitosa, noi vediamo solo l'amore.
Amore che i cittadini di Torino sanno donare.
E nonostante ora abbiano subito il tradimento dalla città che dovrebbe tutelarli, nonostante ora patiscano il freddo e la fame, in quegli occhi tristi non riusciamo a vedere odio.
Vediamo l'amore.
Quello incondizionato, quello sincero, quello grato. E la tristezza di chi sa la verità ma non può far altro che rassegnarsi ad essa perchè non ha voce in capitolo e non ha i mezzi per difendersi.
Chiediamo a tutti quelli in grado di farlo di aiutarci a salvare i gatti della colonia di Via Zini, che stanno pagando a causa di un'organizzazione che nasconde la testa sotto la sabbia.
Vi porgiamo la nostra zampina in segno di pace e amore, quello che rappresenta la torcia olimpica
è una storia vera purtroppo, i mici che la raccontano sono quelli a cui cerco di dare cibo, cure e affetto da settembre insieme ad una bravissima persona che si occupa di loro da anni. Questi mici sono davvero a rischio, non hanno più un rifugio, hanno poco cibo e non possono più essere soccorsi da noi.[/FONT]
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