io non ho mai affermato che siamo superiori a qualcuno, so bene che i pochi diritti che abbiamo sono una conquista recente e che c'è ancora tanto da fare per le donne (e per tutte le categorie più deboli) anche nel nostro paese e in tutto l'occidente, ma allora questo cosa significa, che non posso guardarmi attorno ed esprimere quello che penso, visto che la libertà (relativa) di cui godo ce l'ho solo da qualche decennio?
Rossl. ma secondo te io posso pensare che non si debba guardare oltre la porta di casa perchè in casa proprio ci sono tanti problemi?
NO! Non è questo, ma leggendo i vostri interventi, spesso mi rendo conto di quanto il problema della cultura musulmana vi angosci e mi chiedo il perchè, quando noi stessi, che piaccia o no, pensiamo di essere una società avanzata in questo senso senza esserlo.
Allora, vediamo di sgombrare il campo una volta per tutte su ciò che penso.
Ho sostenuto battaglie senza negarmi, nei confronti di qualunque etnia che maltrattasse le donne.
MI FA ORRORE e SCHIFO il fatto che si arrivi alla lapidazione di una donna perchè adultera.
MI FA ORRORE e SCHIFO l'infibulazione.
MI FA ORRORE e SCHIFO il mercato delle minorenni o delle giovani prostitute albanesi e romene.
MI FA ORRORE e SCHIFO che le donne indiane e pakistane vengano sfigurate dal vetriolo dai fidanzati...e l'elenco potrebbe continuare all'infinito.
Nemmeno immagini cosa provi nei confronti di queste realtà.
Ma il problema che mi pongo io, è un altro.
Io sono occidentale, sono nata e cresciuta in un luogo che mi ha impartito una diversa concezione del mondo e della vita.
Ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente dove mi è stato insegnato a pensare, a dubitare e a discutere.
Questo mi ha permesso di scardinare anche certi pregiudizi, certi preconcetti sociali, certe "norme" di comportamento, sempre nel rispetto dell'altro.
Vivo la mia vita da sempre, ben fuori da certi schemi ma rispettando la libertà altrui e altrettanto combatto perchè mi sia riservato lo stesso trattamento.
Spesso penso alle bambine africane che vengono infibulate o alle donne medio-orientali che vengono massacrate e alle quali, viene imposto il velo e, malgrado ciò che provo, capisco anche che è una cultura diversa dalla nostra, cruenta se vogliamo, barbara e tutto quello che si vuole, ma pur sempre una cultura.
Dopo aver letto quest'ultima frase, di certo inorridirai, ma credimi, io penso che un conto sia offrire aiuto per far capire questo alle donne che subiscono, un conto è lottare per aiutarle a comprendere che ciò che vivono è parte di una società medievale e un conto è imporre agli altri una cultura che non vogliono.
Sin dalla notte dei tempi, gli occidentali sono andati in paesi che non erano i loro, a portare la luce del rinnovamento, a mostrare "la strada" giusta per vivere...Ma chi lo dice che la nostra, per forza sia la strada giusta?
Indubbiamente ci sono pratiche che sono orrende e piene di violenza su cui è giusto cercare di far capire alle donne di quei paesi, che è una violenza assurda e inutile, ma quando pensi che sono le donne stesse ad infibulare le bambine ti rendi conto di quanto è grave e profondo il problema? Sono state educate a questi usi barbari e il cambiamento può essere solo sostenuto da noi e niente di più.
Cambiare un comportamento sociale richiede anni e anni di lotte e lotte che devono principalmente partire dal cuore di un paese perchè non siano vissute come un'ingerenza.
Quel che voglio dire è che il problema culturale è un problema enorme.
Non cambi il costume di una società così facilmente e sai meglio di me, che per farlo ci vogliono decenni e decenni e devono essere le donne stesse che vivono questi problemi a lottare per cambiare. Noi possiamo solo sostenerle ma non certo dobbiamo e possiamo avere la pretesa di intervenire direttamente per cambiare il loro modo di pensare.
Ma la domanda è sempre la stessa: quanto è giusto intervenire nelle culture degli altri?
Se un musulmano ti dice che è sbagliato mangiare carne di maiale, tu che cosa pensi?
Se un musulmano ti dice che è sbagliato che una donna giri seminuda tu cosa pensi?
Pensi che sta ingerendo con il tuo modo di vivere.
Bene, anche loro, uomini e DONNE musulmani, pensano la stessa cosa di noi.
In più, per carattere e forse per cultura, istintivamente mi sento sempre dalla parte del più debole, e in questo momento, nel mondo, i più deboli fra i deboli sono proprio le donne musulmane; mi dispiace che non sentiate anche voi quel sentimento di profonda solidarietà e vicinanza che io provo, indipendentemente da ogni implicazione politica di qualsiasi genere
Rossl, mi spiace, ma tu non puoi sapere cosa provi io nei confronti di una certa umanità sofferente, ma parto dal presupposto che per quanto mi riguarda, io cercherò sempre di fare la mia parte, ma tenendo sempre presente che quel che è giusto per me, non necessariamente è giusto anche per gli altri.
Mi batterò sempre contro queste cose, ma cercherò sempre di non dimenticare che non puoi avere un'ingerenza radicale nella cultura di un altro popolo.