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Sempre sorprendente la Natura

kiwoncello

Master Florello
Questa è una vecchia foto antedigitale che documenta la stranezza di un fungo nato da pigna....

Fungodapigna-1.jpg
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Ciao Kiwo,
E si, la natura ci sorprende sempre, molto bella e particolare la tua foto. Si tratta di Gymnopilus penetrans,fungo che predilige boschi di conifere, si trova su ceppi marcescenti o residui legnosi, strobili ed aghi in particolare di Pinus spp.
un salutone
 

kiwoncello

Master Florello
Ciao Kiwo,
E si, la natura ci sorprende sempre, molto bella e particolare la tua foto. Si tratta di Gymnopilus penetrans,fungo che predilige boschi di conifere, si trova su ceppi marcescenti o residui legnosi, strobili ed aghi in particolare di Pinus spp.
un salutone

Consultando i libroni del grande Bruno Cetto ho imparato che il funghetto non è commestibile, troppo amaro.... Comunque i funghi sono straordinari: quest'anno, sotto uno dei grandi Pinus pinea che mi ritrovo, una mattina vedo un incredibile cerchio di magnifici Clitocybe nebularis che qui si cucinano e sono apprezzati. Saranno stati quasi un centinaio: eppure in 30 anni non ne avevo mai visto uno in quella porzione di terreno ma parecchi nei boschi limitrofi. Ne ho dedotto che anche qui qualche spora vagante mi aveva gratificato: erano così belli che non li ho toccati. Grazie Tmaximo!
 

Figliadellaluna

Giardinauta
Consultando i libroni del grande Bruno Cetto ho imparato che il funghetto non è commestibile, troppo amaro.... Comunque i funghi sono straordinari: quest'anno, sotto uno dei grandi Pinus pinea che mi ritrovo, una mattina vedo un incredibile cerchio di magnifici Clitocybe nebularis che qui si cucinano e sono apprezzati. Saranno stati quasi un centinaio: eppure in 30 anni non ne avevo mai visto uno in quella porzione di terreno ma parecchi nei boschi limitrofi. Ne ho dedotto che anche qui qualche spora vagante mi aveva gratificato: erano così belli che non li ho toccati. Grazie Tmaximo!

scusa se mi intrometto..non vorrei sembrare scortese e/o saccente, volevo solo avvisarti che Clitocybe nebularis è rientrata da poco tempo nei funghi non commestibili, e di cui si è sicuri della tossicità. ti riporto ciò che è scritto nella scheda della specie in questione, sul sito dell'AMINT:
"Commestibilità e tossicità
Nonostante in molte zone dell’Italia venga ancora regolarmente consumato, Clitocybe nebularis è un fungo velenoso per consumo ripetuto: le tossine si accumulano progressivamente nel nostro corpo fino a provocare intossicazioni di tipo gastrointestinale e neurologico. Si sono verificati casi di persone colpite da forti mal di testa, dovuti all'inalazione dei vapori, solo perchè si trovavano nell’ambiente dove questi funghi venivano sbollentati.

Osservazioni
È stato per anni il fungo più raccolto e commercializzato in Italia, ma la sua tossicità è stata ormai dimostrata con certezza ed è stato cancellato dalle liste dei funghi commercializzabili. Purtroppo viene ancora raccolto e spetta solo ai fungaioli rendersi consapevoli del rischio ed evitare di raccoglierlo e consumarlo."

qui la scheda completa: http://www.funghiitaliani.it/index.php?showtopic=15281


per quanto riguarda la fotografia, è vero: la natura sorprende sempre!
 

kiwoncello

Master Florello
Vero quanto dici, ma almeno per quanto mi consta al Centro Antiveleni del Niguarda (che ho sempre professionalmente molto stimato) non hanno casistica di eventuali avvelenamenti da questo fungo le cui tossine sono comunque termolabili. Ovvio che se qualcuno se ne volesse fare un'insalata cruda qualche rischio lo correrebbe, rischio che comunque vige anche per funghi perfettamente commestibili e ricercati tipo la Amanita cesarea o i vari Boletus commestibili quando mal conservati o vecchi.
 

kiwoncello

Master Florello
Racconto fungino.
Qualche anno fa guardando il davvero grande tronco-portainnesto di un vecchissimo albicocco che ti vedo? Un magnifico fungo giallastro, quasi fosforescente nella sua giallezza assoluta; passa un pò di tempo ed ecco spuntare altri confratelli gialli in altre zone del tronco. Capisco allora che ciò implica problemi per la salute della pianta: gratto e realizzo che l'intero interno del tronco è puro micelio. Scavo e scavo per salvare l'albero che ad ora sopravvive e fruttifica, ma con una grande caverna interna.....

Polyporussulfureus.jpg
 

Figliadellaluna

Giardinauta
si sicuramente il CAV di Milano è affidabile, ma il fatto che non abbiano casistica di avvelenamento non è indicativo: tu ad esempio ti rivolgi al centro antiveleni ad ogni gastroenterite?magari che ti prende dopo 3 volte che hai mangiato il tuo bel misto funghi, di cui sei assolutamente sicuro della commestibilità?non credo...per cui ecco che le casistiche del centroveleni soltanto non possono essere l'unica fonte per sapere la commestibilità di un fungo. Che poi ai tuoi compaesani sia sempre andata bene, meglio per loro!

per quanto riguarda Amanita caesarea, è assieme ai Boletus della sezione edules e agli Agaricus commestibili, uno dei funghi commestibili anche da crudi, per cui non si corre nessun rischio (a parte nel caso siano avariati, attaccati da muffe o non lavati bene). forse intendevi questo, ma non si capiva bene :)
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Ciao Kiwo,
Quanto detto da figliadellaluna e vero, Clitocybe nebularis e da qualche anno nn più commestibile, il problema di questo fungo sono i pasti ripetuti a distanza di poco tempo, comunque hai fatto bene a nn mangiarli, il tuo fegato ti ringrazierà,:D in quanto alla seconda foto si tratta di Laetiporus solphureus, fungo che attacca le latifoglie, meno male che sei riuscito a contenerlo, senno di solito porta a morte la pianta ospite.
un salutone
 

Figliadellaluna

Giardinauta
i funghi sono secondo me da una parte un bene e da una parte un male per gli ecosistemi: come in tutte le sue cose la natura agisce con i suoi mezzi, per mantenere l'equilibrio. I funghi parassiti che colpiscono gli alberi ad esempio crescono su e uccidono gli alberi più deboli (guarda caso, anche i funghi che colpiscono l'essere umano, lo fanno nei momenti in cui il nostro sistema immunitario è debole!), quelli che, a detta della natura, non sarebbero utili per la sopravvivenza e per il miglioramento della specie (una sorta di selezione naturale!)..
certo quando colpiscono una pianta a noi cara non ci importa la selezione naturale!e qui interviene l'uomo, che come in tutte le cose, scombina un pò i piani della natura...ma in certi casi è inevitabile!
 

kiwoncello

Master Florello
Interessante questa “discussione”. Non sono uno strenuo difensore dei diritti della C.nebularis, ma neppure un totale affossatore del suo uso gastronomico: la sua esclusione dal novero dei funghi commestibili è comunque giusta, in una visuale ufficiale di minimizzazione dei potenziali problemi tossici. Però tutti e ripeto tutti i funghi, anche quelli da gourmet sono portatori di varie molecole in parte potenzialmente tossiche (e parlo di quelle ad ora identificate, a fronte di tante altre per ora elusive): tossine intrinseche al fungo oppure sviluppatesi per degradazione (fungo vecchio d'età, raccolto troppo tempo prima del suo consumo oppure banalmente mal conservato) ma anche per parassitosi del fungo stesso. Non a caso, nell'ambito della ASL 1 (provincia di Milano) fra il 1999 ed il 2006 la casistica di “intossicazioni” fungine non letali appare collegabile al cattivo stato di conservazione ma anche ad inadeguate modalità di cottura. La casistica riguarda fra l'altro, oltre alla Clitocybe nebularis, l' Armillaria mellea ma anche varie Boletacee commestibili. E qui andiamo ad uno dei principali problemi diagnostici delle cause di intossicazione: spesso non si consuma un solo tipo di fungo (potenzialmente tossico) ma un mix di varie specie e generi (tipico dei raccoglitori inesperti od imprudenti). Chiaramente quando uno si trova di fronte un sistema renale drammaticamente compromesso dopo settimane dal consumo di funghi va subito a pensare al Cortinarius orellanus , ma qualora venisse consumata la nostra Clitocybe insieme con altri funghi considerati ottimi commestibili, saremmo ben certi di poterla incolpare di un'eventuale gastroenterite sopraggiunta? La poca letteratura scientifica concernente questo fungo è piena di ipotesi ma scarsa di certezze: sì, contiene muscarina probabilmente in quantità maggiore rispetto a quella nella classica Amanita muscaria ove l'alcaloide venne identificato, e ciò rappresenta un hazard sanitario soprattutto per asmatici o cardiopatici, ma si tratta di molecola termolabile che dovrebbe sparire come tale dopo opportuna cottura. Non ho idea (e non se ne trova conferma dimostrata) se i residui di alcaloide o suoi derivati da degradazione termica post-cottura possano o meno accumularsi nell'organismo. Certamente però sarebbe necessario consumare ripetutamente questo fungo, cosa alquanto infrequente, credo. E poi, quanti disturbi attribuiti alla nebularis in realtà derivano dall'aver erroneamente raccolto Entoloma lividum oppure Clitocybe dealbata confondibili con la prima? Ed infine, la chitina che abbonda nella materia fungina è forse un alimento altamente digeribile? Vi nutrireste di formiche, chele di crostaceo ecc.?
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Interessante questa “discussione”. Non sono uno strenuo difensore dei diritti della C.nebularis, ma neppure un totale affossatore del suo uso gastronomico: la sua esclusione dal novero dei funghi commestibili è comunque giusta, in una visuale ufficiale di minimizzazione dei potenziali problemi tossici. Però tutti e ripeto tutti i funghi, anche quelli da gourmet sono portatori di varie molecole in parte potenzialmente tossiche (e parlo di quelle ad ora identificate, a fronte di tante altre per ora elusive): tossine intrinseche al fungo oppure sviluppatesi per degradazione (fungo vecchio d'età, raccolto troppo tempo prima del suo consumo oppure banalmente mal conservato) ma anche per parassitosi del fungo stesso. Non a caso, nell'ambito della ASL 1 (provincia di Milano) fra il 1999 ed il 2006 la casistica di “intossicazioni” fungine non letali appare collegabile al cattivo stato di conservazione ma anche ad inadeguate modalità di cottura. La casistica riguarda fra l'altro, oltre alla Clitocybe nebularis, l' Armillaria mellea ma anche varie Boletacee commestibili. E qui andiamo ad uno dei principali problemi diagnostici delle cause di intossicazione: spesso non si consuma un solo tipo di fungo (potenzialmente tossico) ma un mix di varie specie e generi (tipico dei raccoglitori inesperti od imprudenti). Chiaramente quando uno si trova di fronte un sistema renale drammaticamente compromesso dopo settimane dal consumo di funghi va subito a pensare al Cortinarius orellanus , ma qualora venisse consumata la nostra Clitocybe insieme con altri funghi considerati ottimi commestibili, saremmo ben certi di poterla incolpare di un'eventuale gastroenterite sopraggiunta? La poca letteratura scientifica concernente questo fungo è piena di ipotesi ma scarsa di certezze: sì, contiene muscarina probabilmente in quantità maggiore rispetto a quella nella classica Amanita muscaria ove l'alcaloide venne identificato, e ciò rappresenta un hazard sanitario soprattutto per asmatici o cardiopatici, ma si tratta di molecola termolabile che dovrebbe sparire come tale dopo opportuna cottura. Non ho idea (e non se ne trova conferma dimostrata) se i residui di alcaloide o suoi derivati da degradazione termica post-cottura possano o meno accumularsi nell'organismo. Certamente però sarebbe necessario consumare ripetutamente questo fungo, cosa alquanto infrequente, credo. E poi, quanti disturbi attribuiti alla nebularis in realtà derivano dall'aver erroneamente raccolto Entoloma lividum oppure Clitocybe dealbata confondibili con la prima? Ed infine, la chitina che abbonda nella materia fungina è forse un alimento altamente digeribile? Vi nutrireste di formiche, chele di crostaceo ecc.?

Ciao Kiwo,
Tutto quello che dici e vero, e altrettanto vero che la sanità mondiale consiglia di mangiare 350 grammi di funghi a settimana, tutti i funghi sono potenzialmente tossici e di difficile digestione, vedi la chitina che essi contengono, oltre a trovarla nella parete cellulare dei funghi, compone anche l'esoscheletro degli insetti,le piume degli uccelli e i gusci dei granchi, etc, come vedi e meglio mangiarne pochi, e in pasti nn troppo ravvicinati, in quanto ai possibili scambi, potri raccontarti fino a domani di persone che si sono intossicate con funghi che a detta di loro erano "quelli" commestibili..
Uno addirittura lo abbiamo soprannominato Entoloma lividum, dopo che era stato tre volte all'ospedale perche aveva scambiato per la Clitocybe nebularis..e finche si raccontano tutto bene...
un salutone
 

astaroth

Giardinauta
scusate. una domanda da ignorante!
Laetiporus solphureus è commestibile?
ho sentito dei pareri discordi a riguardo e visto che prima ne avete parlato chiedo a voi!
 
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