danielep
Florello Senior
Dal momento che c'è chi chiede notizie a riguardo della riproduzione del T. distichum, @Tchaddo , scrivo qui le mie scarse esperienze a riguardo.
Nel 2012, documentatomi sulle caratteristiche, ho appreso che i semi vengono rilasciati dalle piante (vivono nelle paludi degli USA sudorientali) e passano lunghi mesi
galleggiando e maturando sulle acque finché, quelli che maturano e trovano le condizioni favorevoli emettono radici e si insediano.
Per riprodurre queste condizioni non è necessaria stratificazione, trattandosi di piante con inverni miti, ma vanno raccolti i frutti con i semi caratteristici, ben maturi, ma prima che si aprano completamente (io l'ho fatto a fine gennaio), immersi in una soluzione con 50 % alcol , per togliere la patina oleosa che li fa galleggiare, poi messi in acqua e tenuti a temperatura ambiente finché non affondano (parecchie settimane).
Ne ho seminati 5/6 affondati il 5 marzo e sono nati scaglionati dal 5 aprile.
Per quanto scrivano dappertutto che DEVONO crescere con i piedi in acqua, le annaffiature, una volta cresciuti (si sviluppano in fretta con astoni alti un metro nella prima stagione), le annaffiature estive devono essere abbondanti, ma nulla più.
Sulle talee non mi esprimo ( o mai provate o mai riuscite), ho praticato una margotta anni fa, senza esito.
Consiglio senz'altro la semina, basta tenere d'occhio gli strobili sui rami, per intervenire a giusta maturazione
Nel 2012, documentatomi sulle caratteristiche, ho appreso che i semi vengono rilasciati dalle piante (vivono nelle paludi degli USA sudorientali) e passano lunghi mesi
galleggiando e maturando sulle acque finché, quelli che maturano e trovano le condizioni favorevoli emettono radici e si insediano.
Per riprodurre queste condizioni non è necessaria stratificazione, trattandosi di piante con inverni miti, ma vanno raccolti i frutti con i semi caratteristici, ben maturi, ma prima che si aprano completamente (io l'ho fatto a fine gennaio), immersi in una soluzione con 50 % alcol , per togliere la patina oleosa che li fa galleggiare, poi messi in acqua e tenuti a temperatura ambiente finché non affondano (parecchie settimane).
Ne ho seminati 5/6 affondati il 5 marzo e sono nati scaglionati dal 5 aprile.
Per quanto scrivano dappertutto che DEVONO crescere con i piedi in acqua, le annaffiature, una volta cresciuti (si sviluppano in fretta con astoni alti un metro nella prima stagione), le annaffiature estive devono essere abbondanti, ma nulla più.
Sulle talee non mi esprimo ( o mai provate o mai riuscite), ho praticato una margotta anni fa, senza esito.
Consiglio senz'altro la semina, basta tenere d'occhio gli strobili sui rami, per intervenire a giusta maturazione