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Semi raccolti in montagna

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
La scorsa estate ho raccolto semi di una pianta, i quali assomigliano a spicchi di aglio ma sono molto piccoli, circa 3/4 mm di lunghezza. Non sono in grado di fornire foro dei fiori, perché le piante erano ormai nella fase della produzione dei semi.
Assomigliano molto a quelli che mi ha fatto una piantina di aglio (quello che si usa in cucina).
Potrebbero essere di qualche varietà di aglio?
Vale la pena seminarli? Se sì, quando? In terra o in vaso?
Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere.
:martello2:martello2:martello2:martello2:martello2:martello2:martello2:martello2:martello2:martello2



PS Per i moderatori di questa sezione del forum: non so se questa è la sezione giusta per questa discussione.
 

*GIONNI*

Maestro Giardinauta
Beh, potrebbe essere qualsiasi cosa, dipende anche da dove vai in montagna, tu sotterra e facci vedere cosa nasce in primavera, poi ora magari a qualcuno viene in mente qualcosa dalla cescrizione...
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
I semi di aglio o di cipolla non sono a forma di spicchio d'aglio, ma sono dei semi rotondeggianti reniformi di colore nero.
Forse avrai raccolto dei bulbilli che crescono all'apice del porraccio quando il bulbo della cipolla o dell'aglio è giunto a maturazione, tipo questi, che sono molto grandi perchè di cipolla,

images

ma se fossero di aglio selvatico o di erba cipollina sarebbero molto più piccoli.
Puoi seminarli in terriccio molto scioltoin una cassettina coperta da un foglio di plastica trasparente per facilitarne la germogliazione,
le piantine che dovessero eventualmente nascere vanno poi trapiantate o in piena terra o in vasi profondi in un terriccio più
ricco di humus misto a poco stallatico maturo sterilizzato, e quando cresceranno si potrà capire cosa hai seminato.
 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
I semi di aglio o di cipolla non sono a forma di spicchio d'aglio, ma sono dei semi rotondeggianti reniformi di colore nero.
Forse avrai raccolto dei bulbilli che crescono all'apice del porraccio quando il bulbo della cipolla o dell'aglio è giunto a maturazione, tipo questi, che sono molto grandi perchè di cipolla,


ma se fossero di aglio selvatico o di erba cipollina sarebbero molto più piccoli.
Puoi seminarli in terriccio molto scioltoin una cassettina coperta da un foglio di plastica trasparente per facilitarne la germogliazione,
le piantine che dovessero eventualmente nascere vanno poi trapiantate o in piena terra o in vasi profondi in un terriccio più
ricco di humus misto a poco stallatico maturo sterilizzato, e quando cresceranno si potrà capire cosa hai seminato.

Ho messo in un altro post una foto dei miei semi. comunque li ho raccolti da una "formazione" che assomiglia a questa
http://luirig.altervista.org/cpm/albums/02a/000350-allium-ampeloprasum.jpg

PS Porraccio è il nome di una pianta i di una parte di essa? Grazie
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Porraccio è il nome volgare dell'Allium ampeloprasum. I tuoi semi per me possono senz'altro essere di un Allium spontaneo ma dire quale è un po' difficile. Perfino l'Erba cipollina (Allium schoenoprasum ) ha semi simili.
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Per "porraccio", chi coltiva abitualmente un orto lo potrà confermare, si intende la parte verde che emerge dai bulbi
di qualsiasi alliacea, quindi la "cipolla" è il bulbo sotterraneo e il "porraccio" è il suo fusto verde soprastante.

C'è anche un fiore di una alliacea spontanea che nel gergo popolare viene chiamata Porraccio dal ciuffo (Muscari comosum) o Lampascione, ma questo centra poco col discorso.

Per quanto riguarda l'immagine postata dell'infiorescenza di Allium ampeloprasum, puoi averla trovata solo nei pressi di orti coltivati
perchè non è altro che l'inflorescenza del comune Porro da orto, che non mi pare si possa trovare allo stato selvatico, a meno che non sfuggita e naturalizzata da qualche coltivazione umana. Vi sono molte altre alliacee che producono infiorescenze di quel tipo,
ma appartengono tutte a varietà da giardino, delle quali difficilmente si comperano i semi, essendo bi- o triennali si vedrebbero i fiori solo due o tre anni dopo la semina, quindi si preferisce comperare direttamente i bulbi che possano fiorire l'anno stesso dell'impianto.

Potresti comunque seminare i tuoi semi in terriccio sciolto e fertile e aspettare e vedere cosa nasce....
 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
Per quanto riguarda l'immagine postata dell'infiorescenza di Allium ampeloprasum, puoi averla trovata solo nei pressi di orti coltivati
perchè non è altro che l'inflorescenza del comune Porro da orto, che non mi pare si possa trovare allo stato selvatico, a meno che non sfuggita e naturalizzata da qualche coltivazione umana. Vi sono molte altre alliacee che producono infiorescenze di quel tipo,
ma appartengono tutte a varietà da giardino, delle quali difficilmente si comperano i semi, essendo bi- o triennali si vedrebbero i fiori solo due o tre anni dopo la semina, quindi si preferisce comperare direttamente i bulbi che possano fiorire l'anno stesso dell'impianto.

Potresti comunque seminare i tuoi semi in terriccio sciolto e fertile e aspettare e vedere cosa nasce....

Grazie per le informazioni e per la tua pazienza.
I semi li ho raccolti lungo un sentiero, a Bardonecchia.
Un'ultima domanda: qual è il periodo migliore per la semina? Anche se ci vogliono anni per arrivare ad avere le piante fiorite, preferisco partire dai semi e seguire le piante in tutto il loro ciclo vitale, piuttosto che comprarle già adulte e fiorite.
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Allora, mettiamo che si tratti di porri, e che vuoi seminare porri per produrli in un orto, la
coltura sembra semplice ma non è proprio semplicissima:

La semina avviene in semenzaio a una profondità di pochi millimetri: a letto caldo in dicembre-gennaio o all'aperto da marzo a giugno, direttamente a dimora nell'orto da marzo a luglio.Quando le piantine hanno formato la quarta / quinta foglia e il diametro del falso fusto e di circa 1 cm, si effettua il trapianto; questa operazione si compie dopo aver cimato leggermente le foglie, in giornate nuvolose o dopo il tramonto.
Il terreno si prepara mediante una vangatura profonda e con successive zappature. nel corso delle quali si somministrano 30/40 g/mq di concime complesso 6-12-9. Dopo il trapianto si effettuano alcune sarchiature e una rincalzatura innaffiando il terreno se secco.
Distanza fra le piante 15-20 cm sulla fila, e 25-30 cm fra le file.

Questa sarebbe la teoria per una coltivazione ottimale senza sapere dove intendi produrre questa coltivazione, se invece intendi solo produrre alcune piante
per vederle fiorite, la procedura si può semplificare ai passaggi essenziali.






 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta

Questa sarebbe la teoria per una coltivazione ottimale senza sapere dove intendi produrre questa coltivazione, se invece intendi solo produrre alcune piante
per vederle fiorite, la procedura si può semplificare ai passaggi essenziali.

Sarà ciò che farò, a primavera ormai. Grazie di nuovo.
 
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