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Sapone fatto in casa?

Citrodora

Apprendista Florello
Cosa pensi della ricetta??? Le fai con queste dosi le saponette?? Non ho ancora avuto modo di provare.....
 

cactucolo

Aspirante Giardinauta
ciao a tutti

purtroppo ho poco tempo per spiegare tutto bene...
la ricetta che ho riportato va bene per l'olio d'oliva.
Le quantità di soda caustica da utilizzare variano in rapporto agli oli o grassi che si impiegano.
Se vuoi ottenere un sapone devi usare olio, il quale contiene trigligeridi (simili a quelli del sangue).
I trigliceridi sono formati da acidi grassi chimicamente legati alla glicerina, la soda divide, rompe il legame che esiste tra grasso e glicerina e contemporaneamente trasforma l'acido grasso nel suo sale di sodio cioè in sapone.
Nel caso dell'olio d'oliva l'acido grasso più rappresentativo è l'acido oleico (ma guarda un po' :)) che nell'olio è legato alla glicerina (ricordate), la soda caustica rompe il legame tra acido grasso e glicerina trasformando l'acido oleico in oleato di sodio in questa reazione la soda si trasforma in ione sodio e in acqua, due componenti innocui.
Ogni molecola di soda caustica libera una molecola di oleato di sodio (sapone).
Dunque se si usa troppa soda questa resta nel sapone e si ottiene un prodotto che non va bene perchè caustico, se si usa poco soda parte dell'olio non viene saponificato e quindi il sapone resta molle e con scarse capacità sgrassanti e detergenti.
Ogni olio ha la sua peculiare quantità di trigliceridi e dunque necessita di una diversa e specifica qtà di soda c. per essere trasformato in sapone (saponificato).
La quantità di soda (normalmente mg) necessaria a saponificare una determinata qtà di olio (normalmente g) si chiama numero di saponificazione ed è essenziale conoscerlo per produrre i saponi, può essere misurato per via chimica (sarebbe l'ideale) o dedotto da tabelle che riportano il numero medio per un particolare tipo di olio.
Dunque le quantità di olio e soda devono essere precisamente pesate
Spero di essere stato chiaro
Ciao
 
Ultima modifica:

olly42

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti... tiro su questo argomento (visto he sono in fase soap cioè saponifico a tutto spiano) perchè effettivamente ho letto e notato tanta confusione. E' sicuro che no soda caustica no sapone....oppure no potassa caustica no sapone. La potassa si puo' ricavare dalla cenere di legna (setacciata) facendo la lisciva gia' descritta ma, deve essere concentratissima (soluzione satura). Il sistema per concentrarla è bollire sempre lo stesso liquido ma cambiando diverse volte la cenere. In pratica si ripete il procedimento della lisciva per diverse volte ma usando sempre lo stesso liquido filtrato. E' pronta quando nella lisciva fredda e filtrata si avra' un sedimento di sali. Questa lisciva sara' abbastanza concentrata da saponificare un grasso.
Anch'io vorrei saponificare con la lisciva di cenere ma, non ho ancora trovato una recensione che dicesse: si ho provato questa ricetta e va benissimo. Questa sera ho racimolato le nozioni sopra descritte e ricetta che provero' quanto prima:
sapone duro con la lisciva
( questo metodo funziona anche se la Lisciva non è satura )
(ricetta di Davide)
Versa 2 parti di grassi (io uso od olio di oliva oppure strutto) e 1 di lisciva (io li unisco a freddo) in una pentola, fai scaldare a fuoco bassissimo, appena il composto diventa cremoso mescola col cucchiaio di acciaio e appoggialo su una superficie fredda, guarda se lascia sulla superficie qualcosa tipo maionese oppure olio.
Se lascia olio, e lo fa sempre, devi aggiungere altra lisciva.
A questo punto aggiungi poco alla volta la lisciva calda, attenzione, ogni volta che la versi fa schiuma, aspetta che la schiuma scenda prima di versarne ancora (può essere che si arrivi ad un rapporto finale di lisciva grassi anche di 5 a 1 in favore della lisciva).
versane finche non si vede che versandola non schiuma più!
(Si fa così perché per vari motivi è difficile avere una lisciva sempre della stessa forza).
Ora bisogna mescolare poco e lasciar cuocere (o meglio mantenere riscaldato) lentamente finché non diventa una crema della consistenza della polenta. Qui si possono aggiungere oli essenziali o altro, io lo faccio se la base grassa è strutto, se è oliva la lascio naturale.
Adesso, con un cucchiaio si prende il sapone e lo si versa negli stampi, possibilmente di legno, dopo 48-72 ore si può estrarre dagli stampi ma se aspetti di più non cambia nulla anzi!!! il sapone è pronto dopo minimo 4 mesi di stagionatura.

ps: per vedere se c'è eccesso di lisciva, si può lasciare raffreddare il composto, se compare un filo di olio non saponificato intorno alle pareti della pentola vuol dire che il composto è perfetto.
 

Melina.

Aspirante Giardinauta
Allora, la lisciva è una sostanza molto acida, ed è utile per sgrassare panni, superfici e quant'altro (fare sempre una prova perchè può rovinare certe superfici)

Sostanzialmente dalla cenere il sapone vero e proprio per lavarsi non si fa.
Il sapone deriva soprattutto dall'olio per ottenerne uno il più naturale possibile, ma per riprodurlo in casa hai bisogno della soda caustica eccome, ed è molto pericoloso quindi io non te lo consiglierei ma il procedimento è questo:

-1 kg olio d'oliva (non usate l'olio extravergine, meglio se BIO)
-128 g soda caustica (non prodotti che contengono soda caustica ma SOLO soda CAUSTICA)
-300 g acqua distillata

Procedimento:

- Preparate gli ingredienti, le attrezzature e il piano di lavoro proteggendolo con vecchi giornali
- Indossate le protezioni: guanti, grembiule, mascherina, foulard e occhialini
- Pesate con precisione la soda caustica versandola nel bicchiere di plastica usando il cucchiaio di acciaio
- Pesate l'acqua distillata versandola nella caraffa in pirex
- Con il cucchiaio d'acciaio versate a poco a poco la soda del bicchierino nella caraffa con l'acqua distillata.
La temperatura sale velocemente, state molto attenti.
- Mescolare con il cucchiaio di legno sciogliendo la soda, lasciare raffreddare
- Pesate l'olio nella pentola inox
- Scaldare sul fornello a fuoco bassissimo fino a raggiungere la temperatura di 45 °C (ci vorrà poco tempo)
- Misurate la temperatura della soda. Deve essere di 45°C
- Versate la soda nell'olio E NON VICEVERSA (per non provocare una forte reazione)
- Mescolate con il cucchiaio di legno
- Frullate fino a far diventare il composto cremoso (si chiama "nastro").
- Versate la "cremina"negli stampi o nel contenitore in tetrapack con l'ausilio del cucchiaio di legno.
- Riposare per almeno 48 ore avvolta da coperte pesanti. (Coprite subito per evitare dispersioni di calore) e riponete in un luogo sicuro (il composto è ancora corrosivo e occorre maneggiarlo con i guanti)
- Dopo aver fatto trascorrere il tempo stabilito indossate i guanti e liberate il sapone dal tetrapack.
- Tagliatelo in quattro pezzi usando del fil di ferro o un coltello lungo (che laverete immediatamente)
- Lasciatelo stagionare per almeno 2 mesi. Meglio anche un anno
 

garofano

Maestro Giardinauta
Ehi,andate cauti con la soda caustica!Puo' fare un sacco di danni.Se proprio dovete maneggiarla sistematevi in un locale ben arieggiato e mettetevi qualcosa davanti al naso,tipo fazzolettone stile bandito e proteggetevi gli occhi.La soda caustica puo' seriamente rovinare le mucose oltre alla pelle.Una volta fatto il sapone fate riposare molto a lungo,come dice giustamente Melina,almeno un anno, perchè si possa "scaricare" la causticità,senno' vi rovinate
 

dm195

Aspirante Giardinauta
sapone di lisciva

Ciao a tutti... tiro su questo argomento (visto he sono in fase soap cioè saponifico a tutto spiano) perchè effettivamente ho letto e notato tanta confusione. E' sicuro che no soda caustica no sapone....oppure no potassa caustica no sapone. La potassa si puo' ricavare dalla cenere di legna (setacciata) facendo la lisciva gia' descritta ma, deve essere concentratissima (soluzione satura). Il sistema per concentrarla è bollire sempre lo stesso liquido ma cambiando diverse volte la cenere. In pratica si ripete il procedimento della lisciva per diverse volte ma usando sempre lo stesso liquido filtrato. E' pronta quando nella lisciva fredda e filtrata si avra' un sedimento di sali. Questa lisciva sara' abbastanza concentrata da saponificare un grasso.
Anch'io vorrei saponificare con la lisciva di cenere ma, non ho ancora trovato una recensione che dicesse: si ho provato questa ricetta e va benissimo. Questa sera ho racimolato le nozioni sopra descritte e ricetta che provero' quanto prima:
sapone duro con la lisciva
( questo metodo funziona anche se la Lisciva non è satura )
(ricetta di Davide)
Versa 2 parti di grassi (io uso od olio di oliva oppure strutto) e 1 di lisciva (io li unisco a freddo) in una pentola, fai scaldare a fuoco bassissimo, appena il composto diventa cremoso mescola col cucchiaio di acciaio e appoggialo su una superficie fredda, guarda se lascia sulla superficie qualcosa tipo maionese oppure olio.
Se lascia olio, e lo fa sempre, devi aggiungere altra lisciva.
A questo punto aggiungi poco alla volta la lisciva calda, attenzione, ogni volta che la versi fa schiuma, aspetta che la schiuma scenda prima di versarne ancora (può essere che si arrivi ad un rapporto finale di lisciva grassi anche di 5 a 1 in favore della lisciva).
versane finche non si vede che versandola non schiuma più!
(Si fa così perché per vari motivi è difficile avere una lisciva sempre della stessa forza).
Ora bisogna mescolare poco e lasciar cuocere (o meglio mantenere riscaldato) lentamente finché non diventa una crema della consistenza della polenta. Qui si possono aggiungere oli essenziali o altro, io lo faccio se la base grassa è strutto, se è oliva la lascio naturale.
Adesso, con un cucchiaio si prende il sapone e lo si versa negli stampi, possibilmente di legno, dopo 48-72 ore si può estrarre dagli stampi ma se aspetti di più non cambia nulla anzi!!! il sapone è pronto dopo minimo 4 mesi di stagionatura.

ps: per vedere se c'è eccesso di lisciva, si può lasciare raffreddare il composto, se compare un filo di olio non saponificato intorno alle pareti della pentola vuol dire che il composto è perfetto.
Ciao,il davide della ricetta sono io!
Lo faccio da anni usando la cenere,era una cosa che vedevo fare da piccolo a mia nonna,poi la ricetta si è persa ma con il tempo l ho recuperata e adattata alle mie esigenze.
Il sapone viene eccome on la cenere,la potassa è usata per i saponi molli.
Ho notato che il risultato peró varia molto in funzione dell olio o del grasso che si ha a disposizione.
Questo sapone ,nella versione molle,lo uso anche per trattamenti anticrittogamici.
Il suo profumo,se cosi si puo chiamare,non è dei migliori ma è identico al profum del sapone di aleppo.
Lo uso da anni e mi ci trovo davvero benissimo.
 

pensionato

Aspirante Giardinauta
Scusate se mi intrufolo nella discussione ma avendo fatto un corso inerente la saponificazione posso dire che usare la lisciva fatta con la cenere come si faceva un tempo è abbastanza difficile in quanto titolare una lisciva per la saponificazione e dosare le quantita' è abbastanza difficile.
Il metodo migliore oggi senza complicarsi la vita e fare un sapone eccellente e quella di usare grasso animale (strutto) o olio che puo essere di vari tipi oliva o semi o altri tipi
Per ogni sostanza grassa si utilizza un diverso quantitativo di soda caustica.
il marsiglia 1 kg di olio di oliva ( non un litro) 128 gr. soda caustica per pelli sensibili solo 124 gr. 300 gr. di acqua 10 ml olio essenziale di lavanda mischiato a un cucciaio di farina di riso come fissativo dell'olio essenziale.
Sapone di aleppo olio essenziale di bacche di alloro
attenzione alla sicurezza.
guanti occhiali e grembiule
versare la soda nel liquido e non viceversa
usate recipienti inox
non usate utensili che poi usate per cucinare
non dico altro il resto potete trovarlo su internet
ma se volete altre informazioni lieto di dirvi quello che so su i vari tipi di sapone fatti in casa
 
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