Oh sacro cuore! Non sò più come sia meglio comportarmi.
Sicuramente, i tempi sono cambiati anche per gli animali. Quando ero ragazza allevavo colonie di gatti e mangiavano con noi, non proprio seduti a tavola, ma sotto sì.
Vivevamo fuori dalla città e polli, anatre, uova, erano prodotti direttamente sul posto.
Ricordo la capostipite, soriana grigia, Ninì, morta all'età di 18 anni, che adorava masticare i carciofi.
Posso confessare che nessuno di quei gatti vide mai un vaccino e le morti per anzianità erano la norma? Malattie i miei miciottoli non ne avevano, ma venivano tutti ben puliti e tenuti liberi dalle pulci. Qualche anno, la colonia è salita a 40 unità, ma per noi, era sempre una festa. Parlo di quasi 30 anni fà, anzi, senza il quasi.
Che cavolo è successo dopo?
Ora sono adultissima e vivo in città, il mio gatto, un thai originale, poco prima di Natale a soli 4 anni, improvvisamente smette di mangiare. Cinque giorni più tardi, lo ricovero di urgenza in clinica veterinaria targata Croce Bianca (una delle poche ad avere ambulanze per animali). Il mio tesoro aveva le pupille dilatate e non si reggeva più in piedi.
Partono le flebo, gli esami, una dottoressa (sono molti veterinari nella stessa struttura e mi piace, perchè più voci sono meglio di una) mi annuncia: 'Signora, non credo sopravviverà, è grave, secondo me, da quel che posso vedere è un peritonite encefaloepatica'.
Ma come? Ma chi, ma quando???????
Mai uscito di casa, ogni anno vaccinato, riverito con colazione a letto, come diamine è possibile?????
Torno a casa distrutta, mio figlio piange tutta la notte, si prepara un'altro gran bel Natale.
Perchè racconto questo?
Per chiedervi, ma come diamine bisogna nutrirli questi gatti???
Le crocchette magari aiutano a non far venire il tartaro, ma portano il gatto a bere e se esiste una cosa che sò bene è che un gatto in perfetta salute, non beve mai.
Le scatolette, hem, perchè è carne quella? E' pesce? Sarò pazza io, ma mi vengono i brividi nel pensare di alimentare mio figlio a tonno e carne in scatola, magari vitaminizzate, ai gatti invece fà bene?
E nella mia beata idiozia, preparavo da sempre ai miei animali il cibo, più o meno vero, perchè ormai anche quando il pezzo di carne lo hai sotto gli occhi, ti chiedi se sia solo apparenza.
Bene, la famosa peritonite non era tale. Dopo due giorni e 400 euro fra analisi e degenza, si scopre che il piccolo ha sabbia, nemmeno calcoli ancora, nelle vie biliari, eliminata poi facilmente. A casa ho continuato poi a curarlo ad antibiotici e una pasta idonea ad agevolare il problema dei gatti con problemi di calcolosi biliare. Ed ora sta bene.
Sapete che mi han detto? La colpa è delle crocchette.
Mi dicono di dar roba vera da mangiare, carne, pesce, riso, infilando anche delle verdure, triturare e servire con un filo di olio di girasole a crudo e stop.
Non è polemica contro nessuno, voglio soltanto capire, perchè per l'ennesima volta mi sono sentita non solo colpevole del malessere del mio gatto, ma tremendamente stupida.
Come diamine vanno nutriti? Qual'è il cibo, realmente migliore? Cosa hanno dentro, scatolette e crocchette, per cui riescono ad essere migliori della classica bella bistecca?
Piera, aiutami tu a capire, se ne hai voglia, piacere e tempo.
Ho un'altro gatto, soriano, che vuole starsene fuori e odia stare in casa, da quando aveva sei mesi.
Regolarmente vaccinata, sterilizzata e tenuta sotto controllo rifiuta scatolette, rifiuta crocchette se non quando è brutalmente affamata.
Non le riesco ad impedire, tigre quale è, di cacciare topi, tanto che ormai è la mascotte del condominio e del vicinato intero, la conoscono tutti e la amano tutti, sebbene sia una pantera. Ebbene quest'anno compie 11 anni.