Per la rotazione delle culture ci sono veramente tantissime idee, tutte valide: ci sono rotazioni triennali e quadriennali e diverse successioni di coltivazioni da implementarsi.
Tieni conto che, però, la produzione di ogni orto è differente perché ognuno ha esigenze differenti: ad esempio io non coltivo legumi, ravanelli e carote perché non mi piacciono. Le cipolle purtroppo in questo suolo maledetto fanno male: quest'anno però ho dei bulbi di cipolla egiziana che pianterò tra poco... vediamo se riescono nel "miracolo".
Generalmente parlando le solenacee (pomodori, melanzane, peperoni e patate) non si piantano mai nello stesso posto anno dopo anno.
Io dove le ho piantate cerco di piantare ortaggi da foglia (insalta, prezzemolo etc) l'anno successivo e cucurbitacee (principalmente zucchine) il terzo, poi ricomincio.
Per gli orti piccoli in cui la rotazione fatta con tutti i crismi diventa complessa, è assolutamente indispensabile un'attenta lavorazione del terreno, che consente di prendersi qualche libertà in più.
Questo significa vangare il terreno prima del gelo per aerarlo, apportare abbondante compostato o stallatico al disgelo, poi almeno due concimazioni con universale nel corso della stagione di crescita.
L'orto piccolo è molto stressato: alla terra si chiede molto, quindi è fondamentale l'apporto continuo di nutrienti per ridarle quelli che le piante prendono in gran quantità nel corso della stagione.