Però, insomma, non demonizziamo sempre queste serrette in plastica: è vero che si può creare condensa, ma con piccoli accorgimenti si può evitare. Bisogna lasciarle aperte finché non è freddissimo, magari chiuderle di notte e riaprirle la mattina, basta sollevare le cerniere e l'aria già circola. Sul fondo poi non sono mai completamente a chiusura sigillata, un po' d'aria entra sempre.
La loro utilità è soprattutto, dal mio punto di vista, quella di ripararle dalla pioggia, non tanto quella di alzare la temperatura perché a meno che non ci mettete una stufetta dentro o una lampadina o altro che faccia calore, ci sarà sempre la stessa temperatura dell'esterno. Bisogna fare attenzione all'umidità, certo, e soprattutto non ricoverarle con il terriccio bagnato.
Se avessi la possibilità di fare una serra seria la farei, ma non ho un terreno a disposizione per cui sui balconi non posso che mettere serrette dei brico.
Sono 9 anni che le uso e finora non è mai capitato niente di grave, ad eccezione dell'anno in cui è nevicato molto e per cause di forza maggiore non sono riuscita ad andare ad aprirle per qualche giorno, nel frattempo è uscito il sole e qualche pianta si è lessata, ma per fortuna niente di eclatante.
Certamente le mie temperature non sono quelle di Ligia, ma diciamo che per il resto d'Italia è una soluzione sicuramente adottabile, quella delle serrette... ripeto, con le dovute accortezze.
Da Roma in giù la maggior parte delle grasse si possono anche lasciare sotto una tettoia senza teli, ad esempio, l'importante è che non prendano acqua.
Con questo non voglio dire che l'esperienza di Ligia sia da sottovalutare, anzi, è da tenere in considerazione per evitare di fare lo stesso errore, che alla fine ho fatto anch'io pur se contro la mia volontà... ma sbagliando si impara
