Ciao,
certo che crescono perfettamente a radici nude. La coltivazione in corteccia è una convenienza per noi perché invece di bagnare le radici una volta al giorno o giù di lì in inverno e due volte in estate, innaffiamo con una cadenza che sarà (in corteccia fresca) ogni 5 giorni in inverno e ogni due-tre in estate. Ossia una frequenza pari a un quinto. Se poi la corteccia assorbe acqua, anche un decimo. E i pezzi di corteccia nel vaso tengono in piedi la pianta.
In natura la Phal crescono con una parte delle radici attaccate a un tronco e altre penzolanti all'aria, come puoi vedere in questo video
Phalaenopsis in natural habitat ( in situ) - YouTube
La pianta si trova in in bosco acquitrinoso e l'umidità dell'aria è altissima: anche se non piove per una settimana la pianta non soffre: in casa l'umidità è più bassa e devi bagnare ogni giorno o quasi.
Altra soluzione è quella della zattera con o senza sfagno: il contatto con la corteccia e/o lo sfagno assicurano umidità un po' più a lungo e potrai innaffiare meno spesso rispetto alla coltivazione a radici aeree (diciamo la metà).
Ci sono tante soluzioni, ognuna con pro e contro. Possiamo dire che ci sono due estremi:
- la coltivazione con radici all'aria richiede spruzzature quotidiane ma ti dimentichi del pericolo di marciume delle radici,
- mentre quella con corteccia assorbente (fina o con l'aggiunta di sfagno) ti permette di innaffiare ogni due settimane (ad es.) o più in inverno, ma se sbagli rischi di incorrere in marciumi.
Inoltre ci sono altri materiali oltre la corteccia come substrato: argilla espansa, carbone, perlite, fibra di cocco, etc. che assorbono pochissima umidità ma non si compattano e marciscono nel tempo come fa la corteccia, che deve essere sostituita (rinvaso) ogni due anni per stare tranquilli.
Altro fattore per la scelta per il substrato è la dimensione del vaso: il substrato vasi piccoli si asciuga prima che in vasi grandi. In questi ultimi è quindi preferibile corteccia grossa che è più aerata.
Le soluzioni sono tante ed è bene fare delle prove. Questioni pratiche giocano un ruolo importante: se durante le vacanze lasci le piante a una persona ansiosa che già sai che affogherà le piante con innaffiature eccessive, la soluzione con radici aeree o zattera è la soluzione migliore. Se invece le devi lasciare in casa senza innaffiature per due settimane in estate, la corteccia (o sfagno) sono la soluzione obbligata, altrimenti al ritorno troverai delle fu orchidee.
N.B. Sull'argomento sono stati scritti capitoli e capitoli di libri. Ci sono altri fattori, ad es. il vaso (di plastica, di plastica forata, di terracotta, di rete traforata, etc.), l'umidità dell'aria prevalente e così via.
Inoltre beninteso stiamo parlando solo di Phalaenopsis. Quanto scritto vale in gran parte anche per le Cattleye e altre orchidee con radici grosse, ma non per i Cymbidium, che sono generalmente semi terrestri. E non per orchidee epifite con radici fini. E così via....
Ciao
Carlo