njnye
Florello Senior
E' relativo al giardinaggio ma lo posto comunque in off-topic perché mi sembra un tema più ampio. Questa sera ho visto su un terrazzo un albero ricadente che sembrava un salice. Mi sono avvicinata per vederlo meglio e ho scoperto che era una betulla!! I proprietari l'avevano capitozzata e deformata per farla stare nel terrazzino.
La betulla è un albero enorme e di grande dignità, quello era un albero davvero triste. Mi sembrava l'umiliazione massima per quel povero albero. E mi sono chiesta il perché. Il proprietario voleva a ogni costo una betulla e quindi s'è accontentato di quell'obbrobrio pur di averlo? Gliel'hanno regalata e ha cercato di tenersela? L'ha presa piccola e, complice la sua ignoranza, non ha saputo gestire la sua crescita? Io adoro gli aceri, ho provato a metterne uno in terrazzo ma quando ho visto che soffriva troppo l'ho regalato a mia madre. Se chiedete a chi ha terrazzi o giardini da sogno qual è il segreto vi sentirete dire che hanno eliminato tutte le piante che non erano adatte all'ambiente e hanno lasciato solo quelle idonee, anche a dispetto dei gusti personali.
Quindi mi chiedo: fino a che punto è etico forzare le piante? Quando l'amore per il verde sfocia nell'egoismo e nell'abuso? E quando effettivamente di abuso si può parlare? Ad esempio non ho nulla contro questo bonsai http://eshop.zr-giardinaggio.it/images/product/betulla-bonsai-vendita.jpg che però è stato determinato dall'uomo in ogni suo aspetto così come la betulla-salice. Eppure il bonsai mi sembra che esprima in piccolo la vera essenza dell'albero. Ma magari è solo un fattore "culturale" e di abitudine, perché adoro i bonsai e non li considero una "crudeltà". Ma immagino che non sia così per tutti. Quindi vi chiedo a conclusione di questa lunga premessa: che cosa vi fa dire "qui si è esagerato" nel caso degli interventi dell'uomo sulle piante? Qual è per voi l'etica del giardinauta?
La betulla è un albero enorme e di grande dignità, quello era un albero davvero triste. Mi sembrava l'umiliazione massima per quel povero albero. E mi sono chiesta il perché. Il proprietario voleva a ogni costo una betulla e quindi s'è accontentato di quell'obbrobrio pur di averlo? Gliel'hanno regalata e ha cercato di tenersela? L'ha presa piccola e, complice la sua ignoranza, non ha saputo gestire la sua crescita? Io adoro gli aceri, ho provato a metterne uno in terrazzo ma quando ho visto che soffriva troppo l'ho regalato a mia madre. Se chiedete a chi ha terrazzi o giardini da sogno qual è il segreto vi sentirete dire che hanno eliminato tutte le piante che non erano adatte all'ambiente e hanno lasciato solo quelle idonee, anche a dispetto dei gusti personali.
Quindi mi chiedo: fino a che punto è etico forzare le piante? Quando l'amore per il verde sfocia nell'egoismo e nell'abuso? E quando effettivamente di abuso si può parlare? Ad esempio non ho nulla contro questo bonsai http://eshop.zr-giardinaggio.it/images/product/betulla-bonsai-vendita.jpg che però è stato determinato dall'uomo in ogni suo aspetto così come la betulla-salice. Eppure il bonsai mi sembra che esprima in piccolo la vera essenza dell'albero. Ma magari è solo un fattore "culturale" e di abitudine, perché adoro i bonsai e non li considero una "crudeltà". Ma immagino che non sia così per tutti. Quindi vi chiedo a conclusione di questa lunga premessa: che cosa vi fa dire "qui si è esagerato" nel caso degli interventi dell'uomo sulle piante? Qual è per voi l'etica del giardinauta?