primo maggio
Maestro Giardinauta
Questa è un’altra foto della “buganvillea della disperazione”, di cui ho già parlato più volte.
Questa è la cima di un rametto appena sviluppato. E le foglie presentano lo stesso ingiallimento che avevano avuto le foglie precedenti.
Quando ho messo fuori la pianta il 1° aprile, era già piena di foglie, di un verde un po’ pallido (erano foglie sviluppatesi tutte durante l’inverno e senza mai vedere il sole), ma non gialle. Messa fuori, la pianta non ha fatto foglie nuove fino a un venti giorni fa, le foglie invernali sono tutte ingiallite e hanno cominciato a cadere. La pianta è invece fiorita passabilmente a partire da un mese fa e ora ha abbastanza fiori. Da circa venti giorni sono apparsi dei nuovi rametti, piuttosto pochi, che hanno emesso rapidamente foglie e fiori. Solo che anche le foglie di questi rametti nascono bene, resistono bene una settimana e poi cominciano inesorabilmente a ingiallire. Ho dato del ferro chelato, ma senza alcun risultato (Lo stesso avevo fatto in passato con un’altra identica B. specatabilis, che alla sua quarta primavera dall’acquisto era risultata morta).
Mi sembra molto strano che si tratti di una clorosi ferrica. Ho pensato a parassiti, ad acari in particolare, ma anche qui ci sarebbe da spiegare il perché di questa lenta evoluzione degenerativa (anche questa pianta è alla terza estate dall’acquisto).
L’idea più probabile mi sembra quella di una sofferenza radicale. La pianta infatti beve poca acqua. Una volta bagnato, il terriccio resta fradicio troppo a lungo, nonostante il fatto che nelle ore più calde del pomeriggio la pianta assuma un aspetto floscio. Va notato che il mio terrazzo è una specie di fossa all’ultimo piano, un vero e proprio forno, dove in piena estate fa un caldo tremendo, anche 50 gradi. Forse il terriccio bagnato e caldissimo danneggia le radici, oppure qualche fungo sempre nelle radici.
Vorrei un parere in particolare sull’uso di qualche prodotto contro funghi dell’apparato radicale. E anche su un buon acaricida.