Buonasera a tutti,
ad ottobre 2014 ho iniziato anche io la mia prima evventura con il prato (zona Roma), a dire la verità ho seguito vari siti (ma aimè non questo forum ) e ho tralasciato vari aspetti che, dopo aver letto qui su forum, erano fondamentali per una buona riuscita del prato in questione e, nei siti da dove attingevo le informazioni, non venivano nemmeno menzionati
Ecco cosa ho fatto ad ottobre 2014,
Terreno esposto al sole per praticamente tutta la giornata
Mix sementi della Magnani sementi "prato resistente"
festuca arundinacea 80% o 90% e il restante non ricordo mi sembra poa pratensis (domani controllo)
è questo Prato OBI Catalogo
Da notare che il terreno era uno di quelli di riporto degli scavi della casa dove ora vivo, e ci è passato tutto di sopra (scavatori, camion, vari residui di cemento o simili) - ho passato parecchio tempo a sistemarlo e a togliere sassi etc.. e alla fine il terreno non era venuto male.
Il problema è che ho tralasciato completamente il top soil (1° grande errore, il sito che seguivo non ne accennava nemmeno) e non ho analizzato il terreno (che ad occhio è superargilloso, d'estate è diventato praticamente un pietra) - a breve la prova barattolo.
2° grande errore: non c'è un impianto di irrigazione automatico. Qui forse la colpa è più mia ma credevo che la arundinacea facesse miracoli, ma mi sono accorto appena iniziata l'estate che non è così .
Le irrigazioni, appena piantato il prato le ho fatte manualmente e dopo 10-15gg il prato è iniziato a nascere con mia profonda soddisfazione.
Qui il primo dramma, aver seminato ad ottobre mi ha consentito di ridurre di molto le irrigazioni manuali (vista la pioggia), ma dopo un paio di mega temporali autunnali ho notato subito che, complice anche il terreno da poco smosso e in discesa (leggera, ma discesa), parte dei semi è stata trascinata via formando le classiche chiazze prive di prato.
3° grande errore: dopo aver concimato con lo starter non ho mai più concimato (lo starter stesso era stata una mia "invenzione", trovato per caso in un negozio, se era per il sito non facevo nemmeno questa)
Vab il risultato è stato questo:
fino a maggio: bel prato, non perfetto (causa chiazze) ma in generale ne ero soddisfatto
dopo maggio fino ad oggi: il cataclisma, parte del prato secco, terreno durissimo
Posto un po di foto per farvi avere un idea
Prato - Album on Imgur
Ora, come intervenire? Pensavo a fine estate di iniziare a carotare e infiltrare sabbia silicea, poi riseminare, concimare e annaffiare (stavolta con impianto di irrigazione automatico)
Fatemi sapere che ne pensate!
Grazie!
Ultima domanda: alcune piantine sono andate a seme anche dopo aver tagliato più volte in primavera, in questo caso cosa conviene fare? ritagliare o far andare a seme le piantine? (così da fare una specie di risemina automatica?)
ad ottobre 2014 ho iniziato anche io la mia prima evventura con il prato (zona Roma), a dire la verità ho seguito vari siti (ma aimè non questo forum ) e ho tralasciato vari aspetti che, dopo aver letto qui su forum, erano fondamentali per una buona riuscita del prato in questione e, nei siti da dove attingevo le informazioni, non venivano nemmeno menzionati
Ecco cosa ho fatto ad ottobre 2014,
- disserbato
- zappato (superficialmente)
- concimato con COMPO Floranid® Starter
- seminato un terreno di circa 100,120mq.
Terreno esposto al sole per praticamente tutta la giornata
Mix sementi della Magnani sementi "prato resistente"
festuca arundinacea 80% o 90% e il restante non ricordo mi sembra poa pratensis (domani controllo)
è questo Prato OBI Catalogo
Da notare che il terreno era uno di quelli di riporto degli scavi della casa dove ora vivo, e ci è passato tutto di sopra (scavatori, camion, vari residui di cemento o simili) - ho passato parecchio tempo a sistemarlo e a togliere sassi etc.. e alla fine il terreno non era venuto male.
Il problema è che ho tralasciato completamente il top soil (1° grande errore, il sito che seguivo non ne accennava nemmeno) e non ho analizzato il terreno (che ad occhio è superargilloso, d'estate è diventato praticamente un pietra) - a breve la prova barattolo.
2° grande errore: non c'è un impianto di irrigazione automatico. Qui forse la colpa è più mia ma credevo che la arundinacea facesse miracoli, ma mi sono accorto appena iniziata l'estate che non è così .
Le irrigazioni, appena piantato il prato le ho fatte manualmente e dopo 10-15gg il prato è iniziato a nascere con mia profonda soddisfazione.
Qui il primo dramma, aver seminato ad ottobre mi ha consentito di ridurre di molto le irrigazioni manuali (vista la pioggia), ma dopo un paio di mega temporali autunnali ho notato subito che, complice anche il terreno da poco smosso e in discesa (leggera, ma discesa), parte dei semi è stata trascinata via formando le classiche chiazze prive di prato.
3° grande errore: dopo aver concimato con lo starter non ho mai più concimato (lo starter stesso era stata una mia "invenzione", trovato per caso in un negozio, se era per il sito non facevo nemmeno questa)
Vab il risultato è stato questo:
fino a maggio: bel prato, non perfetto (causa chiazze) ma in generale ne ero soddisfatto
dopo maggio fino ad oggi: il cataclisma, parte del prato secco, terreno durissimo
Posto un po di foto per farvi avere un idea
Prato - Album on Imgur
Ora, come intervenire? Pensavo a fine estate di iniziare a carotare e infiltrare sabbia silicea, poi riseminare, concimare e annaffiare (stavolta con impianto di irrigazione automatico)
Fatemi sapere che ne pensate!
Grazie!
Ultima domanda: alcune piantine sono andate a seme anche dopo aver tagliato più volte in primavera, in questo caso cosa conviene fare? ritagliare o far andare a seme le piantine? (così da fare una specie di risemina automatica?)