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Presa diretta ieri

Violetta516

Maestro Giardinauta
ogni volta che guardo "Presa Diretta" su raitre, di domenica sera, mi preparo già ad affrontare un pò di giorni di depressione e di incavolatura. Ieri si sono superati tutti i limiti, ho pensato seriamente di cambiare canale per quanto mi stava prendendo male quello che vedevo e sentivo, non perché volessi nascondermi dalla realtà ma perché il fatto di non poter farci nulla mi fa sentire frustrata ai massimi livelli. Avevo una vaga idea di come stesse morendo l'agricoltura italiana ma ora ce l'ho chiarissima o quasi. Si comincia con il grano: 5 multinazionali comandano il mercato ed i prezzi, il grano italiano viene venduto a prezzi stracciati e venduto fuori italia mentre noi che siamo i più grossi produttori di pasta importiamo quasi tutto il grano da altri paesi, nella pasta che paghiamo anche abbastanza cara, di grano italiano pare ci sia il 30%, il resto è una miscela di grano estero ed in etichetta naturalmente questo non c'è. Il grano italiano, per il nostro clima e per il poco tempo che passa tra la raccolta e la lavorazione, non viene attaccato da muffe altamente cancerogene, cosa che invece succede ad esempio con il grano canadese, che noi importiamo. Sono fissati anche dei limiti di tollerabilità per l'organismo umano a queste muffe, limiti differenziati tra adulti e bambini, peccato che la definizione "bambino" vale fino a tre anni, dopo i tre anni il "bambino" viene considerato adulto in grado di tollerare queste tossine in quantità pari ad un uomo di quarant'anni. Neanche questo viene indicato in etichetta. Il concentrato di pomodoro viene importato dalla cina e si può vendere come "prodotto italiano" perché dopo la lavorazione diventa tale, mentre i nostri pomodori marciscono e gli agricoltori sono cotretti a venderli sottocosto. Moltissimi agricoltori hanno dovuto abbandonare i loro campi, nessuno coltiva più, sono costretti a far marcire uva, pesche e tutti i prodotti della loro terra. I pastori poi, la questione delle quote latte non l'ho mai capita, però ieri ho visto famiglie intere sia in sardegna che in nord italia rovinate perché il latte ormai sono costretti quasi a regalarlo, tutti i loro beni confiscato dall'equitalia. Io non riesco a capire la logica, è folle è perverso, questo è il mercato globale? Uccidono le risorse del nostro territorio ed avvelenano noi consumatori che siamo costretti a comprare le loro schifezze contraffatte ed adulterate senza sapere nulla di nulla e qualcuno, POCHI, si ingrassano col sangue nostro. PRODUCI CONSUMA CREPA (prima è meglio è). Ma cosa aspettiamo ad inca....arci NERI, TUTTI? Agricoltori, pastori, consumatori, altro che indignados, l'indignazione ha fatto il suo tempo! Mica ci sono andati per niente a Genova tanti nostri connazionali a farsi spaccare la testa.
 

verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
L'ho visto anche io il programma , purtroppo a spizzichi e bocconi,ma quel pò che ho visto mi ha fatto inc.xxare nera.
Gli agricoltori e allevatori sono in ginocchio, anzi sottoterra, ma non frega niente a nessuno... Gli esperti, politici, economisti ecc ecc parlano , parlano...e intanto la gente perde aziende agricole, casa e lavoro...l'indignazione mi provoca il vomito...meglio che chiudo.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
si io non lo guardo più...
già il giorno dopo è lunedì, poi se vedi anche queste cose.....

tipo report, sempre di domenica sera....

mi viene l'ulcera....
 

greenstone

Giardinauta Senior
beh...per il problema agricoltura bisogna ringraziare la DC degli anni sessanta, ricordate quella da votare turandosi il naso??.. che per aprire acciaierie destinate a dar lavoro in cambio di voti al sud si son svenduti l'economia agricola, l'esempio più clamoroso furono le arance siciliane schiacciate con le ruspe per acquistare quelle spagnole, che fine abbiano poi fatto le suddette acciaierie è cosa nota! Così è stato coi vigneti sempre in sicilia ecc.ecc., per quanto riguarda le quote latte è tutto un po' più complicato, per esempio le stalle negli appartamenti ai Parioli si prendevano una grossa fetta di produzione, poi da dove venisse quel latte non ci è mai stato dato sapere!
Ma fa niente...
 

verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
E' uno schifo...io vendo a 30 cent il kilo gli agrumi, se tutto va bene, se il grossista li trova di suo gradimento, se gli servono e quando gli servono...
e meno male che non ci devo campare.:azz:
 
è solo colpa dei comunisti: hanno fatto vincere il capitalismo. Non dico il perchè se no iniziamo a parlare di politica e finiamo con l'accollare le colpe al Vaticano. Però è così, fateci caso:

Se il comunismo da sistema economico e sociale si è rivelato essere troppo spesso una spietata e sanguinaria dittatura, oggi finalmente ci si accorge che il sistema opposto, il capitalismo e con conseguente consumismo, e con conseguente inquinamento e con conseguenti ecc ecc (produzione di armi, sfruttamento dei territori altrui ri-ecc ecc) è una spietata e subdola dittatura psicologica (e non solo) che, poichè è inserita in sistemi democratici, invece di fucilarti subito ti ammazza lentamente a forza di succhiarti il sangue, con te che sei costretto (ne siamo sicuri?) ad autorizzarli... Ti dà una possibilità, però, se sei abbastanza fijo de na mignotta (e non necessariamente dotato di capacità o tantomeno etica) non ti impedisce di diventare un succhiasangue a tua volta.

p.s.
smettetela di guardare sta roba in TV: tanto non possiamo farci niente, lo abbiamo voluto noi.
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Io da emerita ignorante mi sono sempre chiesta a cosa è servita la globalizzazione e soprattutto la moneta unica, c'era un tempo in cui con gli agrumi si campava più che bene. Su Reporter tempo fa una trasmissione mi lasciò parecchia incacchiata, una regione italiana definita il salotto d'Italia perché tantissime fabbriche italiane producevano salotti ora è tutto in mano ai cinesi che hanno acquistato le fabbriche, mandato a casa persone vicino alla pensione, lavorano 24 ore su 24, senza messa in regola nè niente. Nessun controllo da parte delle autorità e adesso un divano che prima pagavi 2000 euro lo prendi a 600 euro con tanto di martellamento pubblicitario.
 

verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
Io da emerita ignorante mi sono sempre chiesta a cosa è servita la globalizzazione e soprattutto la moneta unica, c'era un tempo in cui con gli agrumi si campava più che bene. Su Reporter tempo fa una trasmissione mi lasciò parecchia incacchiata, una regione italiana definita il salotto d'Italia perché tantissime fabbriche italiane producevano salotti ora è tutto in mano ai cinesi che hanno acquistato le fabbriche, mandato a casa persone vicino alla pensione, lavorano 24 ore su 24, senza messa in regola nè niente. Nessun controllo da parte delle autorità e adesso un divano che prima pagavi 2000 euro lo prendi a 600 euro con tanto di martellamento pubblicitario.
Questo me lo chiedo anche io :confuso:, e mi chiedo pure da dove prendono il latte per fare tutti i formaggi che si vendono in italia se allevamenti non ce ne sono più...
Una cosa che mi fa ridere è quando la gente con gli occhi bendati, compra in una boutique un capo da 200 euro convinta che la targhetta "made in italy" è sinonimo di garanzia, che poi è lo stesso capo che al mercatino lo paghi 20 euro senza targhetta.
 

verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
Una volta rimasi impressionata dal racconto di un pastore sardo, e per pastore sardo parlo di un grosso allevatore che aveva 3000 capi. Bene , alla stagione della tosatura, ingaggiava dei tosatori australiani che sono famosi x la loro precisione e velocità nella tosa.
Li pagava 2 euro a pecora, quando poi la lana, circa un kilo e mezzo ad capo, gliela pagavano 60 cent al kilo.
Per di più x vendere la lana in italia, doveva mandare le balle di lana in Cina dove esistono industrie che "lavano" la suddetta e poi farla rientrare in italia con costi spropositati.
Morale della favola: cercavano di buttarla nelle discariche nottetempo, xkè doveva pure pagare una sopratassa come rifiuto speciale.
Ecco xkè , a parte che ormai trovare un gomitolo di 50 gr. di lana in merceria a meno di 5 euro non lo trovi, a parte che nessuno lavora a maglia.
Si guadagna di più a produrre per distruggere...
Addavenì la fine del mondo storto:azz::azz::azz:
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Verdy ecco sul fatto che non si lavora più a maglia, mi chiedo perchè? L'evoluzione delle donne o cosa? Io ricordo che nelle scuole medie avevamo l'ora delle applicazioni tecniche, la prof ci insegnava a lavorare a maglia, cucire, tirare fuori i modelli e cosine col panno lenci, i maschietti facevano per lo più falegnameria. Oggi quella materia lì è sparita per lasciar posto alla tecnica ma che di tutt'altra cosa si parla.
 

verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
...e cara Piera ...lavorare a maglia è cosa da vecchie bacucche :rolleyes: vuoi mettere i vecchi maglioni lavorati in casa che duravano anni con le maglie griffate provenienza Cina?
E poi la "firma" dov'è?.
C.que ora il lavoro a maglia è stato sdoganato, cioè è trend,una moda importata dai tedeschi credo...sono nati i knitting cafè, cioè ci si riunisce in un cafè alla moda e si lavora a maglia chiacchierando del più e del meno...ahhh partecipano anche gli uomini :hehe:
Quindi, se lavori a maglia sei un rappresentante del pleistocene, se fai knitting sei IN. :muro:
marò che giramento di bolls ....
 

mammababy

Aspirante Giardinauta
Io ora abito in centro, ma ho comprato casa in campagna. Sará scontato e ovviamente si parla del piccolo, ma visto che non si puó far niente per cambiare le cose, io cerco di cambiare la mia vita e soprattutto quella di mio figlio. Un pezzo di terra per l'orto, contadini vicini per uova, polli, conigli, un asilo con 29 bimbi totali (a livorno centinaia di bimbi neanche ci vanno perché non ci sono posti), aria diversa, ritmi diversi, vita diversa.

Mio nonno é stato partigiano, per mio padre essere di sinistra é sempre stato un principio di vita, il comunismo vero, quello del “non vorró mai niente di cui gli altri non possano avere un corrispettivo uguale“ era la sua filosofia. Poi l'era di falce e martello com'era giusto é finita e abbiamo seguito tutte le evoluzioni, ma sempre con la convinzione che c'era ancora qualcosa che potevamo fare. Beh ha mollato tutto...per stare col nipotino, dice lui. In realtá non ha piú niente da seguire. Non c'é piú nessuno che possa rappresentare le nostre idee.
Si vota per il meno peggio...ma vi rendete conto? Diamo il nostro futuro, la nostra sorte, in mano al MENO PEGGIO. Niente principi, niente ideologie, niente cuore.
E se questo é ció che insegnamo ai nostri figli come si puó sperare che il mondo cambi?
CHE SCHIFO...
 

Violetta516

Maestro Giardinauta
ma infatti quello che non è chiaro è che qui, morte le ideologie, sono rimasti soltanto squallidi ed avidi potenti che ci hanno fottuto allegramente la vita a noi ed alle generazioni future, facendo terra bruciata di ogni cosa. Apres moi le deluge. E deluge sia, ma universale, a questo punto!
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
...e cara Piera ...lavorare a maglia è cosa da vecchie bacucche :rolleyes: vuoi mettere i vecchi maglioni lavorati in casa che duravano anni con le maglie griffate provenienza Cina?
E poi la "firma" dov'è?.
C.que ora il lavoro a maglia è stato sdoganato, cioè è trend,una moda importata dai tedeschi credo...sono nati i knitting cafè, cioè ci si riunisce in un cafè alla moda e si lavora a maglia chiacchierando del più e del meno...ahhh partecipano anche gli uomini :hehe:
Quindi, se lavori a maglia sei un rappresentante del pleistocene, se fai knitting sei IN. :muro:
marò che giramento di bolls ....

Verdy nel periodo tedesco della mia vita non ho conosciuta una donna che non sapesse cucire o lavorare la maglia. I giovani lì vanno a scuola obbligatoriamente fino a 18 anni una volta a settimana, parlo di coloro che non vogliono proseguire gli studi. A scuola le donne imparano maglia, cucito, uncinetto, lavori manuali, economia domestica, i ragazzi invece fanno agricoltura, falegnameria e altro. Se il giovane lavora il giorno che va a scuola viene pagato ugualmente dopo aver portato un libretto firmato.
 

Violetta516

Maestro Giardinauta
Piera nel mio post introduttivo ho citato una canzone dei CCCP: "Morire" che recita: "PRODUCI CONSUMA CREPA" e di rimando Marco ha risposto: "SBATTITI, FATTI, CREPA", sempre una parte della stessa canzone.
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Scusatemi voi, ho letto il topic iniziale di Violetta solo che data l'età mi dimentico tutto subitissimo.
 

Violetta516

Maestro Giardinauta
Piera :love: ma di che ti scusi e perché ti scusi? L'età non c'entra...mica uno deve conoscere tutte le canzoni del mondo. Anzi scusate se non ho chiarito la citazione. :love_4:
 
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