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Preparazione del prato e inverno alle porte

Minima

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, mi date qualche suggerimentino per affrontare il rifacimento di un vecchio(issimo) praticello supertrascurato e terribilmente infestato da qualunque erbaccia possiate immaginare?
Purtroppo ho poco tempo da dedicare ai lavori, rubacchiando un paio d'ore qua e là alle altre manutenzioni che la casa richiede, quindi devo far tutto a rate e l'inverno incombe!
Se non mi disintegro la schiena prima, credo riuscirò a girare tutta la terra ed a rimuovere un po' di erbacce manualmente in una ventina di giorni, ma a quel punto farà davvero troppo freddo per pensare di seminare sperando che spunti qualcosa di appena simile all'erba.
Ritenete sia un problema lasciar la terra dissodata così com'è fino a fine febbraio e solo a in quel momento passare alla concimazione/correzione del terreno e semina?

Minima
:flower:
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Vivendo a Torino sono d'accordo con te di lasciar perdere non faresti in tempo ad avere un prato prima del freddo, se hai già dissodato puoi anche lasciarla così solo che il problema potrebbero essere i tipi d'erba che crescono anche in inverno e che non avresti modo di tagliare, dovresti quindi agire per diserbo o per rivangatura quando sono molto piccole così da rifarle "mangiare" al terreno. Se ancora non hai fatto nulla perfetto così!
 

Minima

Aspirante Giardinauta
Grazie Green, stavo anche riflettendo sull'opportunità di effettuare un diserbo chimico, ma mi dispiace un po' l'idea.
Se dici che va bene, giro grossolanamente la terra e levo quello che riesco delle erbacce ed erbette, lascio che l'inverno geli la terra e tutto quello che ci sta e al disgelo rigiro, ri-ripulisco, concimo e semino.
Ehi, detta così sembra facile, ma già mi sento affondata fino alle caviglie nella terra smossa :crazy:
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
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Buon lavoro! se però i livelli del terreno sono in buono stato ci sarebbe un modo per ottenere discreti risultati senza "ammazzarsi" più di tanto, dovresti procurarti una macchina con un rullo dentato che lo fa vibrare nel penetrare nel terreno, questo permette di aerare la terra senza smuovere tutto, se i l terreno è argilloso potresti integrare con della sabbia silicea pari a uno o due cm. al mq. semini, concimi e copri con del terriccio (ovviamente sempre a primavera) queste macchine da noi si trovano in affitto e sono semplici da usare, prova a girare magari risparmi una bella faticata.
 

Minima

Aspirante Giardinauta
Grazie del suggerimento Green, ma dubito di poterlo seguire.
Il pezzetto più incattivito da riportare ad uno stato quanto meno guardabile è stato per anni usato come area di appoggio per macerie e disastri vari.
Si stratta di una rientranza nel corpo della casa dove c'è anche un gigantesco agrifoglio che avrà... mmmh... una ventina d'anni tutti tutti, poi c'è un acero e pure un lampioncino a metà del "prato" :baf: .
Tutto attorno all'agrifoglio il terreno si è compattato tanto da diventare duro come una pietra e gli spazi sono stretti per una macchina come dici tu. Ho provato proprio stamattina a raspettare un po' con lo scarificatore (non sono sicura sia questo il nome, è una specie di rastrellino-ino a tre denti, di cui uno più avanzato rispetto agli altri due) e gli ho fatto un simpatico solletico tale da farmi immaginare di dover usare addirittura un piccone perchè dubito che il mio peso/forza sul forcone riesca a far entrare i denti... gasp!
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
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Temo tu abbia ragione credevo fosse solo un problema di compressione naturale per come descrivi occorrerà vangare bene il terreno. Un piccolo trucco (sempre che tu non ne sia già a conoscenza) apriti una faglia davanti a te (una buca lunga) e da li comincia a rompere il terreno sarà più cedevole, sempre che tu non riesca ovviamente a procurarti un piccolo motocoltivatore.
 

Minima

Aspirante Giardinauta
Ora che lo dici, Green, mi torna in mente di aver letto qualcosa a proposito dell'esecuzione di un solco iniziale per agevolare il resto del lavoro di vangatura, ma menomale che me l'hai ricordato! :confuso:
Bella idea anche quella della motozzappa, col solito problema - però - delle piante a fusto alto. Non ho ancora verificato, ma l'impressione è che le loro radici siano estese anche molto vicino alla superficie e con l'azione meccanica delle zappette ritengo più che probabile riuscire a danneggiarle irrimediabilemente, sebbene o proprio perchè di motocoltivatori - a parte sapere che esistono - non so altro!
Domattina provo a vedere che succede con un primo tentativo di vangatura - tra l'altro ho ordinato alcune piante di rose tappezzanti - che metterei proprio lì e da cosa ho letto qui tra le info dedicate, occorre qualche giorno di terreno già preparato ad accoglierle e lasciato a riposo prima di metterle a dimora.
E speriamo in bene perchè è il primo esperimento che faccio con le rose :slow:
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Non occorre controllare per sapere che alcune radici sono superficiali, dallo per certo ma non saranno i danni che causerai con la vangatura o con il passaggio di una motozappa a mettere in pericolo la pianta, non preoccuparti, in campagna (più che altro in montagna) i contadini sono soliti zappare intorno alle piante proprio per eliminare le radici più superficiali per evitare che una siccità prolungata possa mettere a rischio le piante più pigre.
 

Minima

Aspirante Giardinauta
Grazie dell'ennesimo suggerimento Green :flower:
Ho iniziato la specie di vangatura che riesco a fare ed in effetti ho trovato moltissime radici superficiali ed anche un tombino di ispezione seppellito dalla terra che non ricordavo ci fosse :storto: .
Non avevo idea della pratica che dici a proposito delle lavorazioni in montagna, ma mi pare una cosa piuttosto utile - visto che parte di questa aiuolona è nella rientranza della casa e prende davvero poca acqua - e soprattutto confortante, almeno non mi faccio mandare in crisi anche dall'acero e riesco a dargli un po' di terra nuova e concimata come si deve per una volta nella sua esistenza.
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Grazie dell'ennesimo suggerimento Green :flower:
Ho iniziato la specie di vangatura che riesco a fare ed in effetti ho trovato moltissime radici superficiali ed anche un tombino di ispezione seppellito dalla terra che non ricordavo ci fosse :storto: .
Non avevo idea della pratica che dici a proposito delle lavorazioni in montagna, ma mi pare una cosa piuttosto utile - visto che parte di questa aiuolona è nella rientranza della casa e prende davvero poca acqua - e soprattutto confortante, almeno non mi faccio mandare in crisi anche dall'acero e riesco a dargli un po' di terra nuova e concimata come si deve per una volta nella sua esistenza.

Di nulla, e buon lavoro!!!:martello2
 
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