Se la base di partenza è un terreno pressochè incolto bisogna avere ben chiaro in mente che ci troviamo di fronte ad una santa barbara delle infestanti ovvero un terreno ricco di sementi pronte a germinare non appena vedono qualche spiraglio di luce. Detto ciò il mio consiglio è quello di lasciar perdere qualsiasi intervento per quest'anno limitandosi a tagliare (rimuovendo lo sfalcio) tutte le erbacce mantenendo poi il manto rasato per l'inverno. A primavera si diserba con un prodotto a base di glifosate e una volta morto tutto si smuove il terreno con la motozappa eliminando i residui disseccati. Qualora il terreno fosse asciutto gli si da una bagnata per stimolare la nascita delle altre sementi rimaste nel terreno effettuando nuovamente un diserbo totale una volta sviluppatesi. A questo punto molto probabilmente saremo ad aprile e si potrebbe già seminare, il mio consiglio invece è quello di far riposare il terreno per tutta l'estate effettuando diserbi all'occorrenza e comunque prima della produzione di sementi da parte delle infestanti che saranno nuovamente nate. Arrivati a fine agosto si dà l'ultima fresata al terreno ripetendo la falsa semina (bagnatura del terreno per far germogliare le infestanti e successivo diserbo) per poi andarlo a livellare con l'aiuto di un rastrello ed eliminando anche i sassi che sicuramente saranno emersi. A questo punto si può seminare possibilmente, ma non necessariamente, stendendo uno strato di terriccio per prati sul quale si andranno a gettare le sementi per poi ricoprirle con un ulteriore velo di terriccio (pochi millimetri) e quindi rullare (in alternativa alla copertura e rullatura è possibile, con l'aiuto di un rastrello, sotterrare parzialmente le sementi prestando attenzione a non creare accumuli e/ scoprire parti di terreno). In merito al miscuglio da utilizzare bisogna capire quanto intendi viverlo questo prato, se l'utilizzo è di tipo intensivo oppure saltuario. Nel primo caso bisognerà necessariamente fare un compromesso utilizzando un miscuglio robusto ma con maggiore richiesta di manutenzone (inteso come più sfalci) nel secondo invece sarà possibile l'utilizzo di un miscuglio dalla bassa crescita (e manutenzione) tipico di zone non sottoposte a stress fisici. Un miscuglio del primo tipo è essenzialmente caratterizzato da un'elevata quantità di festuca arundinacea ed una minore di poa pratensis (es, 75% festuca ar., 25% poa pr.), invece uno del secondo tipo ha predominanza di festuche fini (rubra rubra ed ovina) mischiate al loietto perenne che svolge funzione protettiva durante il periodo di insediamento (es. 30% festuca r., 30% festuca o., 40% loietto).
cigolo