La natura difficilmente si spezza e su questo sono d'accordo ma dobbiamo anche considerare da dove si è partiti per valutare realisticamente dove siamo.
Mi spiego:
1. al momento il cynodon comune qui a roma affiora timidamente dai marciapiedi, in mezzo alle micro ancora è inesistente... figuriamoci al nord.
2. Va sempre considerato, e spesso lo dimentichiamo, che una macro da green avra sempre con un paio di marce in meno rispetto al famoso yukon. Lamina fine e corta, internodi cortissimi, stoloni continuamente tranciati e perennemente sabbiato e domato. Dieta povera di azoto per finire. Vabbe che è una gramigna ma con queste premesse è normale che al nord italia ancora stenti.
3. Il vantaggio delle macro, a mio modo di vedere non è nella bellezza altrimenti tutti sarebbero rimasti con le agrostidi. Nè nell'acqua o almeno non totalmente.
Ma nella gestione, ti permette errori e questo comporta minor necessitá di personale altamente qualificato (con le agrostidi al minimo errore ti giochi il green per 2 mesi) e nei trattamenti preventivi quasi totalmente assenti.
Soprattutto i trattamenti con agrofarmaci ultimamente sotto una stretta mortale credo siano il fulcro di questa inversione di tendenza.