Ciao. Il raccorciamento dei rami và fatto quasi esclusivamente su piante adulte in produzione e in particolare quando la vegetazione è debole e si desidera stimolarla. Si può fare una spuntatura anche su quella parte della pianta in cui la vegetazione è meno attiva ( in genere la parte basale di piante vecchie). Quando in una pianta, anche per sbaglio di potature precedenti si hanno molti rami lunghi e assurgenti , si devono tagliare alla base quelli in eccesso che non formeranno l'impalcatura futura, i rimasti verranno lasciati interi senza spuntatura, in queste condizioni sì che cresceranno ancora, ma emetteranno nella parte media e basale, rami laterali. Con la potatura dell'anno seguente si farà il cosidetto taglio di ritorno( partendo dalla cima si tornerà indietro tagliando sopra il ramo prescelto,che però a sua volta non si dovrà spuntare) ,operando così si contiene l'espansione e il vigore della pianta . Questa è la base , poi in ogni pianta si dovrà seguire un modo diverso di potatura per la fruttificazione . L'inclinazione come ha detto Ironbee è il mezzo più semplice e meno traumatico per modificare la vigoria di una branca o di un ramo . Le branche e i rami vigorosi che si devono contenere nel loro sviluppo si devono inclinare verso la posizione orizontale , le branche e i rami deboli che si vogliono rinvigorire si portano verso la posizione verticale. L'inclinazione non modifica l'ordine di germogliamento delle gemme, nè il gradiente di vegetazione iniziale , ma succesivamente interferisce in misura detreminante sulla tendenza naturale della specie verso l'acrotonia o verso la basitonia. Nelle specie acrotone l'inclinazione controlla l'acrotonia fino a provocare una basitonia, nelle specie basitone l'inclinazione accentua la tendenza naturale.. Marcello