Se girando date un'occhiata negli androni dei palazzi, spesso bui, vedendo delle piante in buona salute potete stare tranquilli che il buio non le spaventa (a meno che non siano state sostituite da poco dopo il "decesso" della precedente come accadeva nel mio condominio dove c'era un continuo, costoso ricambio). Spesso sono Aspidistra elatior e
Chlorophytum comosum.
Un'altra possibilità, constatata da un parrucchiere dove periodicamente arrivavano gli addetti di un vivaio e sostituivano tutte le piante, rimettevano in sesto quelle che portavano via e le riportavano al successivo cambio e così via.
Una cosa del genere potreste tentarla con un certo successo anche voi scambiando di posto la pianta al buio con quella alla luce per una decina di giorni permettendo ad entrambe una indispensabile fotosintesi.
Pianta che vegetano bene al buio non ce ne sono molte e rare sono quelle che fioriscono.
Da secoli quella dei "condomini" è, come già detto, l'Aspidistra seguita dal Potos non molto accestito ma pazienza.
Quando ero a Roma e lavoravo tutto il giorno e dovevo tenere le tapparelle abbassate mi sono trovata abbastanza bene con un Syngonium posizionato in un vaso pensile e una mia vicina teneva accanto alla sua porta piuttosto in ombra rispetto alla finestra del pianerottolo una Sanseviera trifasciata.
Altre piante, anche queste da pianerottolo, che ho visto nel tempo in giro sono Calathea, Dieffembachia,
Aglaonema, Dracaena draco, la classica Felce, Philodendron, Neoregelia, Afelandra, Zamioculcas , Monstera deliciosa, Codiaeum variegatum............
Se, poi, volete sperimentare personalmente, il mio consiglio è di rivolgervi a piante originarie delle foreste tropicali dove, a causa della fitta vegetazione, spesso la luce disponibile è piuttosto scarsa. Esse hanno, pertanto, dovuto adattarsi a queste condizioni di scarsa illumiazione; in questo caso occorre stare molto attenti all'umidità ambientale, alle irrigazioni ed alle concimazioni.
Di più, nin zo'!
