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piantare bamboo in una scarpata

Marcello

Master Florello
si vede poco che nella foto.

Si vede un palo del telefono e uno strapiombo.Non si vede cosa c'è sopra e sotto(nella prima foto in basso si vede roccia)

Se cade il palo,ci sara' una utenza bloccata(forse la tua)

non si capisce e non mi azzardo a consigliare terrazzamenti come fa invece Marco,secondo me in maniera azzardata(in quanto non è dato vedere bene la zona).

Un paio di foto per capire cosa c'è nella parte oltre il palo_Oppure indica con google maps(se puoi e vuoi) il link della zona.

Non mi addentro in storie legali in quanto non si sa neppure se questa servitu' di passaggio è stata fatta con scritture private o meno.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
@marcello........ ha scritto chiaramente che tale scarpata è alla base di una strada non di sua proprietà ma di cui lui ha il permesso/diritto di passaggio sarà anche una servitù ma non spetta a lui la manutenzione dell' altrui proprietà
(ha pure scritto che il proprietario non ne vuole sapere) ..........scritture private a parte (giusto) mi attengo, e non azzardo, a ciò scritto
come pure mi attengo a ciò scritto cioé ad un movimento franoso poco importa su quale terreno sia e di chi ne sia il proprietario...........ma sul come limitarlo ed eventualmente metterlo in sicurezza............
 
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Marcello

Master Florello
appunto marco....si vede poco per consigliare qualcosa,per come la vedo io.
Di sicuro la vegetazione aiuterebbe,ma basterebbe?
 

*GIONNI*

Maestro Giardinauta
Sono stato a Lipari questa estate, un giorno é piovuto (era tutto un torrente) e cadeva terra dappertutto , crollavano strati di terra dovunque, l'unica cosa che resisteva lí era la canna domestica e il rovo (il resto cadeva, non ti dico i fichi d'India... Erano tutti per terra e c'era il costante rischio di ricevere una pala in testa (eravamo in decappottabile....)
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Sono stato a Lipari questa estate, un giorno é piovuto (era tutto un torrente) e cadeva terra dappertutto , crollavano strati di terra dovunque, l'unica cosa che resisteva lí era la canna domestica e il rovo (il resto cadeva, non ti dico i fichi d'India... Erano tutti per terra e c'era il costante rischio di ricevere una pala in testa (eravamo in decappottabile....)
infatti .....però come già è stato fatto notare il terreno in questione fa parte di un territorio protetto e non so, o meglio non credo, se le canne di bamboo rientrino nelle specie endemiche di quel territorio

@ marcello, una cosa è che gli uccelli le abbiano "seminate/importate" con i loro escrementi, cioé naturalmente, ed altra cosa, vietata senza eventuale consenso/autorizzazione, é che lo faccia l'uomo per sua libera iniziativa magari in posti tutelati, protetti e salvaguardati, endemicamente parlando.... poi si sa come vanno lo stesso le cose )......
 

fabriz

Aspirante Giardinauta
L'isola di lipari come le altre eolie all'inizio del secolo era abitata oltre che da pescatori anche da tanti contadini che coltivavano e curavano il terreno. Poi sono tutti partiti in Australia ed in seguito nel resto d'Italia e gli abitanti sono stati decimati. Nell'isola non c'e' acqua, bisogna farla arrivare con delle navi cisterna e l'impianto di desalinazione funziona a singhiozzo, probabilmente per fare lavorare gli armatori (non certo di Lipari). I contadini sono ormai tutti vecchi e i terreni se non hanno rilevanza turistica sono spesso abbandonati. Le precipitazioni negli anni sono diventate sempre più' rare e più' violente e spesso causano dei disastri idrogeologici con veri e propri pezzi di isola che finiscono in mare. Le piante non endemiche hanno da tempo invaso l'isola, basti solo pensare che l'albero più diffuso nell'isola e' l'eucaliptus che venne introdotto dagli emigranti australiani. Certe ville poi sono dei veri e propri giardini botanici dove si trova di tutto. Tieni presente che il comune di Lipari non ha soldi per fare niente e che l'idea di intraprendere un'azione legale contro qualcuno e' da scartare a priori, perche' i tempi sono talmente lunghi che ne avrei per dieci anni. Io non ho i soldi per fare dei muri di contenimento nei terreni degli altri (secondo me farlo sistemare bene costerebbe almeno 40/50 mila euro) quindi sono costretto a trovare soluzioni alternative... secondo me e' meglio una pianta non endemica che un pezzo di isola in mare. E' triste che in un posto classificato patrimonio dell'umanita', lo stato sia comlpetamente assente se non per imporre vincoli e limitazioni agli abitanti che inevitabilmente si devono arrangiare come possono.
 

Marcello

Master Florello
il ragionamento di fabriz non è sbagliato e in italia si vieta di tutto.

Se ragioniamo in termini che l'eucaliptus(per esempio),non essendo endemico, non si possa piantare,siamo tutti abitanti delle caverne.

In sardegna è pieno di specie non endemiche. Embe'?

facciamo razzismo agricolo? Mi pare che questo forum sia pieno di utenti che cercano semi
da paesi lontani.Viviamo in una terra,il mondo,e dove una pianta puo' vivere,quello è il suo posto.

Per me,sarebbe opportuno,consultare un agronomo e sentire il suo parere.

La terra per sua natura si degrada,il tufo poi non se ne parli.
Se poi ci si costruisce sopra,il problema è l'uomo,non altro.
 
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marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
@marcello concordo in toto ciò che hai scritto ,ma ben capisci che se si é in "pubblica" mica possiamo dar consigli contro legge, almeno io la vedo così, poi è chiaro che ciò che tu hai scritto è condivisibile, ma giusto no.

@fabriz non so se si arriverebbe a spendere cifre di 50/60.000 euro ........se tu hai azzardato delle tali cifre è perchè ti risulta da qualche ricerca o info?
chiaro che darlo da fare a qualcuno costerebbe certamente molto ma molto di più di quanto con fatica e passione potrebbe costare se lo facessi tu......
scalinare il terreno a "terrazzamento" o con il filare di pali in legno è quasi sempre un lavoraccio di pazienza e volontà ma pur sempre un lavoraccio abbastanza semplice ( é tutto sommato meno faticoso il terrazzamento dell'impiantare a "martellate" i pali).
in quanto ad eventuali cause legali probabilmente saranno le "naturali" conseguenze dello "sbancamento franoso" se questo poi provocherà dei danni .......ad un certo punto, frana oggi, frana domani, e a breve termine franerà anche la strada ........come minimo dovresti pensare a come poter arrivare lo stesso a casa tua
e questo potrebbe essere il danno minore ma pur sempre un danno........
difficilmente riuscirai a bloccare con delle piante una tale franosa pendenza, da lì non scappi.......
un altra soluzione ci sarebbe, quella dei "gabbioni in rete" riempiti con pietre e sistemati, con un po di pazienza e di fatica , a gradoni ........ le pietre ,il materiale per riempirli, lo recuri praticamente tutto dallo stesso materiale che sposterai per fare i gradoni su cui poggiare i "gabbioni"......
altre soluzioni non ce ne stanno...........davvero mi dispiace ....:baf:....ma da "solo" e in relativamente breve termine quel terreno non si aggiusta
 
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Marcello

Master Florello
Marco,

se mi viene chiesto un parere,io lo do,tenendo conto del buon senso e delle leggi popolari.

Sara' Fabriz a sincerarsi se conviene o meno piantare il bamboo o terrazzare,in base ai regolamenti locali,che non conosciamo.Sono d'accordo,ma non stiamo consigliando cose,violando le leggi.
Non si puo' fare processo alle ipotesi e intenzioni.

Detto questo,aspetto ancora le foto piu' dettagliate in quanto non credo bastino un paio radici di piante che vanno a 15 cm come le canne.
Li ci vuole un progetto fatto da esperti locali.

Per me,fabriz innanzitutto dovrebbe segnalare per iscritto le cose alle autorita' locali o nazionali(nel caso fosse terreno protetto) la pericolosita' della frana,intimando a chi di dovere di mettere in sicurezza le cose ed eventualmente agire per vie legali nei confronti di chi deve e non fa.
Una segnalazione alla procura in carta semplice sul mancata messa in sicurezza della zona,sarebbe ancor meglio.Quando c'è la procura della repubblica informata,le persone diventano piu' buone. ed operose.
 
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