Come ti ho detto non è un patogeno che alligna nel terreno (come ad es. fitoftore o armillaria) ma viene diffuso in pratica attraverso l'aria ed entra attraverso soluzioni di continuità che ledano l'integrità della superficie della pianta (c.d. 'patogeno da ferita').
Non ho trovato per Ganoderma sp. elementi a suffragio di possibili trasferimenti da una pianta all'altra tramite anastomosi radicali (ammesso e non concesso che nella photinia avvengano), dunque cercare di disinfettare il terreno non vedo quale significativo contributo sanitario possa portare ancorché evidentemente queste crittogamiche si possono ritrovare come micelio nei residui vegetali; esse hanno un ciclo vitale - e relativa epidemiologia - complesso essendo basidiomiceti per i quali esistono le fasi aploide, dicariotica, e diploide (e relative: riduzione meiotica, plasmogamia, cariogamia).
In patologia vegetale è causa di malattie chiamate anche ipnochereutiche in quanto tali patogeni coi loro enzimi dissolvono (chereusis) le parti 'dormienti' (ipnos) della pianta, cioè le strutture legnose; sono malattie che generalmente subentrano quando gli alberi incominciano a invecchiare.