Ciao robir,
scusami se adesso parlo un po' vago, ma da un punto di vista paesaggistico, inserire una pianta in un giardino non è come aggiungere un libro a una libreria, in base a cosa si ha voglia di leggere/guardare, ma piuttosto come inserire un pezzo mancante in un puzzle. Questo significa che bisognerebbe avere sempre una visione d'insieme del giardino, bisogna sapere in quale contesto la pianta viene inserita. Si tratta di un'integrazione in un insieme che dev'essere coerente, non di una semplice aggiunta a caso. Le piante sono quasi tutte belle, ma ognuna ha funzioni diverse. Il ventaglio di scelta non può essere così vasto da comprendere rododendri, Iris, ibischi, Caryopteris... Bisogna capire prima bene che cosa serve nel giardino, poi si può scegliere una pianta di proprio gusto che corrisponde alle caratteristiche desiderate.
Una "pianta da fiore" può essere un ciliegio giapponese, oppure un tappeto di pervinche, o un narciso.
Detto in termini più pratici, bisognerebbe poter vedere il luogo in cui verrebbe posta questa pianta, come si rapporta rispetto alla casa, quando esattamente arriva il sole, quali piante sono già presenti nel giardino, e pure nel giardino del vicino, qual è l'ingrombo ideale per rispettare l'equilibrio nella disposizione dei volumi, se ci sono altri elementi decorativi come fontane o archi o vialetti o terrazze o chissà che altro.