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Piaceristi o doveristi?

Siete doveristi o piaceristi?


  • Votanti
    35

Bia

Giardinauta Senior
SEBBY ha scritto:
Io sono doverista.....ma ci tengo a specificare come: per me compiere il mio dovere è un piacere!!!! :D

Io sono stakanovista, decisionista, mi piace "comandare", organizzare..... insomma tutte quelle cose che normalmente vengono definiti difetti, ma a me piace, mi piace fare bene il mio lavoro, mi piace che chi lavora con me e intorno a me mi reputi una persona molto professionale, ci tengo alle conoscenze che ho acquisito, non mi sono mai tirata indietro di fronte alle sfide sia personali che professionali, ho fatto sempre il 1000% e mi è piaciuto....

Poi ho le mie passioni a cui mi dedico con altrettanto impegno: mio marito, la mia casa, il mio giardino, sono una curiosa, mi piace leggere, conoscere, sperimentare....

Ma il senso del dovere è molto forte e non lo vivo come un'imposizione, ma come un scelta piacevole.

Certo se non ho voglia di pulire i vetri non lo faccio, anche se magari sto senza far niente: proprio perchè sono così stakanovista e decisionista non ammetto che qualcuno mi dica: "devi fare questo".....potrei ucciderlo, so da sola cosa devo fare!!!!!! :D

Ti quoto in tutto e per tutto. E' proprio così anche per me, l'essere stakanovista non è qualcosa che devo fare per gli altri, ma un mio piacere personale. Devo sentirmi realizzata in qualsiasi cosa faccio, nel lavoro soprattutto, il mio sforzo verso la ricerca della perfezione professionale è una costante della mia attività lavorativa. Il mio unico grande dispiacere in questa situazione (e purtroppo lo sto vivendo in questo momento) è che questo comportamento non sempre (anzi, quasi mai) è stato capito dalle persone con le quali mi sono trovata a contatto. E questo mi ha spesso ferita e rattristata...
 

seya

Master Florello
e che ve lo dico a fà.
piacerista.
sempre e cmq.

ora meno, perchè sento varie responsabilità.
ma appena mi è possibile scappo dal dovere per dar retta a tutto ciò che mi fa star bene.
 
R

riverviolet

Guest
Baby1204 ha scritto:
Ti quoto in tutto e per tutto. E' proprio così anche per me, l'essere stakanovista non è qualcosa che devo fare per gli altri, ma un mio piacere personale. Devo sentirmi realizzata in qualsiasi cosa faccio, nel lavoro soprattutto, il mio sforzo verso la ricerca della perfezione professionale è una costante della mia attività lavorativa. Il mio unico grande dispiacere in questa situazione (e purtroppo lo sto vivendo in questo momento) è che questo comportamento non sempre (anzi, quasi mai) è stato capito dalle persone con le quali mi sono trovata a contatto. E questo mi ha spesso ferita e rattristata...

Sì, ma allora non siete 'doveriste' pure, ma piaceriste mascherate, :lol:
Se vi piace quel che fate, non è un dovere, il dovere è quel qualcosa che non ci piace, ma tocca farlo.
E, se Elleboro non mi smentisce, credo che lei su questo ponga la differenza.
Su colei o colui, che s'ammazzano di dovere, perchè viene prima del 'piacere' e forse questo piacere nemmeno lo conoscono, così prese dal dovere che non hanno forse mai introiettato cosa paicesse loro.

Mia suocera ad esempio, lava, stira, lava i vetri, ha una casa che luccica, perchè non si sàmai, 'dovesse arrivare mia cugina, che figura ci farei! Non ho nessuna intenzione di sfigurare!'.
La suocerina però, nonostante sia vedramente in gamba e non si fà mancare una vacanza (giustamente aggiungo), ha 76 anni e le duole non poco l'anca, anche perchè recentemente investita.
Inoltre vive da sola, in un appartamento di oltre i 150 mq, che non si gode.
Anche lei ama le piante, vorrebbe curarle, ma si ammazza talmente tanto di lavoro, per non sfigurare, che non riesce poi ad alzare un vaso.
Questa è una 'doverista'.
 

seya

Master Florello
quoto anch'io luckylucky,sul discorso del : prima di disegnare o leggere o fare quel che mi piace, sistemo il marasma che sta in casa, e ti quoto soprattutto sui vetri di casa, che a me, non avendo ancora le tende, si vedono BENISSIMO, ahimè...:)


piccola nota, dopo che ho finito di sistemare casa, sono talmente stanca che faccio fatica a leggermi i miei amati fumetti (che abbisognano di grande concentrazione e pathos, perchè per me è un rito), perhcè mi si chiudono le palle degli occhi....quindi punto primo mai leggerli a letto, punto secondo , mangiare....altrimenti mi addormento secchissima....ahahha
 
M

Mary74

Guest
riverviolet ha scritto:
Mia suocera ad esempio, lava, stira, lava i vetri, ha una casa che luccica, perchè non si sàmai, 'dovesse arrivare mia cugina, che figura ci farei! Non ho nessuna intenzione di sfigurare!'.
La suocerina però, nonostante sia vedramente in gamba e non si fà mancare una vacanza (giustamente aggiungo), ha 76 anni e le duole non poco l'anca, anche perchè recentemente investita.
Inoltre vive da sola, in un appartamento di oltre i 150 mq, che non si gode.
Anche lei ama le piante, vorrebbe curarle, ma si ammazza talmente tanto di lavoro, per non sfigurare, che non riesce poi ad alzare un vaso.
Questa è una 'doverista'.

Questo è autodistruzione! :eek: Mia madre anni fa era così , con il tempo e la mia influenza da pessima casalinga :ciglione: è cambiata e si gode di più la vita. Certamente ogni tanto mi guarda inorridita quando le chiedo "ma le lenzuola si stirano "? Io dico di no...:smok:
Eppoi venisse pure la Regina Elisabetta...è l'atmosfera che conta in una casa, il saper accogliere l'ospite e farlo sentire a proprio agio.
Come dice mio nipote tanto poi si sporca di nuovo :lol: perchè pulirlo? :lol:
Le case mausoleo non mi sono mai piaciute!
 
R

riverviolet

Guest
Sì Mary, ma sai quanta gente è autodistruttiva?
Questo è un periodo tipico ad esempio, in giro, solo facce incavolate, verdi dalla tensione, perchè tra qualche giorno deve essere tutto perfetto.
Molte mie colleghe mamme-casalinghe, lavoreranno più di un giapponese in quei giorni, sforneranno un pranzo che nessuno riuscirà a smaltire, perchè quotidianamente non ci siamo abituati, ma si avranno comunque 18 portate e le immancabili lenticchie che sopportano in pochi.
E tutti gli anni, sento gente che dice: ' ah quest'anno si egala solo ai bambini!'
e poi non è mai così e la corsa al regalo, nonostante il largo anticipo, è sempre massacrante.
L'albero di Natale o ha 28 palline e 500 lucine non và bene, sì insomma, dovrebbero chiamarsi feste, alzi la mano chi riesce a divertirsi, se non coloro che se ne fuggono in qualche baita in montagna.
 
Ultima modifica di un moderatore:

elleboro

Florello
ho letto di corsa perchè... non ho tempo ora.
Ma credo di aver capito una cosa: il comportamento sul lavoro non ha niente a che fare con quello di casa. Credevo fosse una caratteristica esclusivamente maschile quello di avere un profilo lavorativo e un'altro casalingo, ma non avevo mai riflettuto su noi donne. In effetti è così anche per noi. Non che siano obbligatoriamente diversi i due comportamenti, ma che sono indipendenti è assolutamente vero. E basta ragionarci un po' sopra e si capisce anche il perchè. Basti dire che, da quando i figli sono usciti di casa, la mia media lavorativa si aggirava sulle 12/14 ore giorno.

Ho letto che si può fare della casa e dell'assistenza al marito un hobby. Che meraviglia, questa è una piacerista doc.
Credo infatti che una caratteristica tipica della doverista sia la lamentela (che si esprima chiaramente, o che trapeli dal comportamento). Se stare sveglia fino a tardi per cucinare la marmellata di fragole, che piace tanto al marito, è un gradevole piacere, non ce ne lamenteremo mai (magari, anzi, diremo che abbiamo raggiunto il marito sotto le coltri subito dopo che lui si è addormentato).

Allora doveriste diteci: Questo desiderio di rispondere SEMPRE al dovere
vi lascia tanto soddisfatte e allegre da non dispiacervi mai di non aver visto un film, fatta una intera giornata di shopping natalizio o qualunque altra cosa? Io ho sempre rilevato un certo spirito sacrificale, nelle doveriste, e molto compiacimento nel rilevarlo.
A Voi la parola.
 
S

SEBBY

Guest
elleboro ha scritto:
Allora doveriste diteci: Questo desiderio di rispondere SEMPRE al dovere
vi lascia tanto soddisfatte e allegre da non dispiacervi mai di non aver visto un film, fatta una intera giornata di shopping natalizio o qualunque altra cosa? Io ho sempre rilevato un certo spirito sacrificale, nelle doveriste, e molto compiacimento nel rilevarlo.
A Voi la parola.

A questo punto non so se per "doveriste" intendiamo la stessa cosa.....:D

Io mi sento bene nel fare il mio dovere, nel condurre la mia azienda, nel gestire la mia casa...mi piace che tutto sia a posto, sono soddisfatta quando non ho "pendenze" in mente....quando tralascio qualcosa è come un tarlo che mi rode e non riesco ad essere serena!!!

Poi mi piacciono tante cose e me le concedo volentieri...trovo il tempo per tutto: per applicarmi nelle cose che devo fare e in quelle che voglio fare, ma non mi piace rimandare e non affrontare le cose anzi, più la cosa è sgradevole, prima cerco di farla, proprio per togliermela di mezzo.....

Certa è una cosa: non mi verrebbe mai in mente di lamentarmi per quello che decido consapevolmente di fare!!!!!!! :D
E non mi muove certo lo spirito sacrificale....anzi, sento che questo è il mio modo di essere!!!!! :D

A questo punto non so se sono una doverista come la intendete voi.....io mi ci sento, nel senso che sono appagata dal compiere il mio dovere, senza lamentele e senza imposizioni!!!! :rolleyes:
 
R

riverviolet

Guest
SEBBY ha scritto:
A questo punto non so se per "doveriste" intendiamo la stessa cosa.....:D

Io mi sento bene nel fare il mio dovere, nel condurre la mia azienda, nel gestire la mia casa...mi piace che tutto sia a posto, sono soddisfatta quando non ho "pendenze" in mente....quando tralascio qualcosa è come un tarlo che mi rode e non riesco ad essere serena!!!

Poi mi piacciono tante cose e me le concedo volentieri...trovo il tempo per tutto: per applicarmi nelle cose che devo fare e in quelle che voglio fare, ma non mi piace rimandare e non affrontare le cose anzi, più la cosa è sgradevole, prima cerco di farla, proprio per togliermela di mezzo.....

Certa è una cosa: non mi verrebbe mai in mente di lamentarmi per quello che decido consapevolmente di fare!!!!!!! :D
E non mi muove certo lo spirito sacrificale....anzi, sento che questo è il mio modo di essere!!!!! :D

A questo punto non so se sono una doverista come la intendete voi.....io mi ci sento, nel senso che sono appagata dal compiere il mio dovere, senza lamentele e senza imposizioni!!!! :rolleyes:

Infatti.
Come detto nel post precedente, a parer mio questo non è essere doveriste, in questo caso, l'imposizione la si avverte e la si subisce.
Nel tuo caso, tutto ciò che fai e che si chiama anche lavoro, è per te, stimolo, sfida con te stessa, voglia di realizzare obiettivi.
Insomma vivere le proprie strade, le proprie scelte.

Tanto perchè non sò fare altri esempi :D alle 17.00 mi sono arrivate le rose, 10 giorni fà le prime due, potevo aspettare, ma non ci avrei dormito la notte e così, l'impiantatrice più veloce del west, che aveva già preparato le buche ( e eiri ha pure piovuto che fortuna!) in 15 muinuti ha impiantato 4 rose con tutti i crismi, perchè in dovere e in piacere di coltivare la mia passione nei migliori dei modi, secondo il mio metro di valutazione.
Non è doverismo, non c'è imposizione altrui, se non la mia, la mia sfida, il confronto con me stessa, la semina, prima della raccolta.
Reso l'idea?
 
B

bobino

Guest
SEBBY ha scritto:
A questo punto non so se per "doveriste" intendiamo la stessa cosa.....:D

Io mi sento bene nel fare il mio dovere, nel condurre la mia azienda, nel gestire la mia casa...mi piace che tutto sia a posto, sono soddisfatta quando non ho "pendenze" in mente....quando tralascio qualcosa è come un tarlo che mi rode e non riesco ad essere serena!!!

Poi mi piacciono tante cose e me le concedo volentieri...trovo il tempo per tutto: per applicarmi nelle cose che devo fare e in quelle che voglio fare, ma non mi piace rimandare e non affrontare le cose anzi, più la cosa è sgradevole, prima cerco di farla, proprio per togliermela di mezzo.....

Certa è una cosa: non mi verrebbe mai in mente di lamentarmi per quello che decido consapevolmente di fare!!!!!!! :D
E non mi muove certo lo spirito sacrificale....anzi, sento che questo è il mio modo di essere!!!!! :D

A questo punto non so se sono una doverista come la intendete voi.....io mi ci sento, nel senso che sono appagata dal compiere il mio dovere, senza lamentele e senza imposizioni!!!! :rolleyes:



A ne capita come Sebby. In fondo in fondo.....prima sbrigo quello che devo fare e prima mi dedico ai piaceri.....:D
 

paolaas

Guru Giardinauta
Assolutamente piacerista!!!!!!!
Premetto che sul lavoro sono l'efficienza impersonificata.... ma con le mie modalità. La mia filosofia è: il massimo risultato con il minimo sforzo
Perciò il lavoro me lo organizzo a mio piacere (entro i limiti del possibile, avendo anche la parte di lavoro a contatto con il pubblico) e devo dire che rendo parecchio in pochissimo tempo.
Lo stesso varrebbe a casa....
Dico varrebbe perché a casa è la voglia di fare che manca! E siccome mi sembra di avere già dato abbastanza (per quanto riguarda il lato "dovere") nelle ore di lavoro, a casa massimo sfogo al lato "piacere"!!!!
E allora faccio solo quello che mi va, la casa fà schifo, ma faccio spallucce e continuo a fare ciò che voglio!!!!! Cavoli, non siamo mica al mondo per lavorare e sacrificarci e basta.... o no?!? Io no!
 

Bia

Giardinauta Senior
SEBBY ha scritto:
A questo punto non so se per "doveriste" intendiamo la stessa cosa.....:D

Io mi sento bene nel fare il mio dovere, nel condurre la mia azienda, nel gestire la mia casa...mi piace che tutto sia a posto, sono soddisfatta quando non ho "pendenze" in mente....quando tralascio qualcosa è come un tarlo che mi rode e non riesco ad essere serena!!!

Poi mi piacciono tante cose e me le concedo volentieri...trovo il tempo per tutto: per applicarmi nelle cose che devo fare e in quelle che voglio fare, ma non mi piace rimandare e non affrontare le cose anzi, più la cosa è sgradevole, prima cerco di farla, proprio per togliermela di mezzo.....

Certa è una cosa: non mi verrebbe mai in mente di lamentarmi per quello che decido consapevolmente di fare!!!!!!! :D
E non mi muove certo lo spirito sacrificale....anzi, sento che questo è il mio modo di essere!!!!! :D

A questo punto non so se sono una doverista come la intendete voi.....io mi ci sento, nel senso che sono appagata dal compiere il mio dovere, senza lamentele e senza imposizioni!!!! :rolleyes:

Cara Sebby, 'sto dubbio di non aver capito bene che cosa si intende per "doverismo" è venuto anche a me. Tanto è che comunque rifotografi in pieno ancora una volta anche il mio comportamento, sembra pazzesco.

Per me non è un dovere lavorare, ma, dal momento in cui lavoro, ho il dovere di farlo nel migliore dei modi, senza tralasciare nulla, senza errori, portando a compimento quello che ho iniziato.

Per la casa la situazione è un pochino diversa, perchè in teoria vorrei che fosse così come al lavoro, ma siccome la giornata ha solo 24 ore, non riesco a farci stare tutto, e così sacrifico a volte lo stiro e i vetri etc.... per dedicarmi a qualche hobby, come il giardino, le mie piante, o il ricamo, più che altro perchè sento il bisogno, quasi fisico a volte, di rilassarmi. E i vetri NON rilassano, NO! NO! NO!
 

kiwoncello

Master Florello
Ahimé, scherzi a parte la verità è che sono sempre stato un maschietto doverista, prima negli studi, poi nel corso della mia carriera, in famiglia ed ora anche nelle ben più frivole faccende "hobbistiche". Ad es., è in corso la "vendemmia" olive: se tarderò nella raccolta col rischio di "sprecarne" mi sentirò in colpa: eppure non è questione di vita o di morte fare il più olio possibile...... Se ritardo per pigrizia di proteggere con TNT alcune piante delicate mi sento in colpa....Penso che sia un "trait" genetico, doveristi o piaceristi si nasce.
kiwo
 

lora

Maestro Giardinauta
Col passare degli anni da doverista cambi molto e diventi anche un po
piacerista, perche ti accorgi di aver fatto anche troppo la doverista, qundi pensi un pochino di piu a te stesso.....
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Ho votato:
Cercare di essete un po' l'uno e un po' l'altro, ma alla fine non siete comunque soddisfatti

Infatti fin da piccola mi sentivo ripetere: "Prima il dovere e poi il piacere"
una frase che odiavo, a me piaceva leggere e trovavo che quello oltre che piacere era anche un dovere, ma vallo a spiegare a mamma......

perciò sono diventata una doverista, ma solo per il lavoro, perchè i "mestieri di casa" le pulizie e tutto ciò che serve per tenere in ordine una casa a me non piaceva, e così mi trovavo la scusa del lavoro

alla fine poi questa scusa mi si è ritorta contro e il lavoro ha cominciato a prendere possesso della mia vita

se però c'era un'occasione per uscire, che so cinema, mostra, teatro, ero sempre pronta ad andare e qualsiasi cosa che dovessi fare in casa passava in secondo piano, anche troppo

alla fine dopo tutto questo sbando, ho trovato il mio equilibrio, ho mollato il lavoro ed ora mi occupo della casa con gioia

ecco questa è la differenza, lo faccio perchè mi piace e non perchè devo e credo che anche questo sia piacere, è bello riordinare ed è bello essere sempre pronta per uscire
 

elleboro

Florello
mi sembra di capire che qualcuno di voi è felicemente prossima al giusto equilibrio. Beata Lei!
Però mi sembra anche che una caratteristica de doveristi sia l'ansia (se non faccio quel che devo, non mi sento a posto), vi preavviso che, con l'età, questa spiacevole compagna di vita tende ad aumentare eccessivamente. Questo è stato riconosciuto da tutte le mie amiche doveriste. Quindi cercate di cambiare un po' prima della terza o quarta età (mi dicono che ora ci sia la quinta, vi risulta?).

Ancora una curiosità, sbaglio o le case delle doveriste tendono ad adottare colori "poco sporchevoli" (ma credete davvero che si sporchino di meno?), tende di tessuti "non stiro" e cose simili? Qui le doveriste, devo ammettere, qualche ragione ce l'hanno.
Ma volete mettere i tessuti chiari, i tendoni di cotone (magari anche foderati) ? Certo non si possono alvare ogni tre settimane. Anzi nemmeno ogni tre mesi perchè per pagare la tintoria ci vuole un mutuo. Ma mettete
come è più confortevole la casa?

@Rosaeviola hai cambiato una domanda, o sbaglio? Mi sembra che ce ne fosse una che recitava pressapoco così: "se anche casca il mondo metti il piacere davanti a tutto?" . Beh, anche la piacerista più convinta, credo che debba cedere il passo a una serie di cosucce ineliminabili... ahimè. E poi se ha la famiglia da seguire?

Altra cosa che mi è parsa è che chi si appassiona al lavoro, finisce con il considerare la casalinghitudine come un ruolo secondario, in genere. Dico giusto?

Però, o le vere doveriste si sono in gran parte zittite, o le piaceriste son più numerose delle piaceriste. Peccato che non ci credo.
NOOO! mi sbagliavo. se ho contato giusto (difficile) siamo a 14 piaceristi contro 21 doveristi.

Però fra le donne che conosco bene, riconosco una sola piacerista. Che tutte le doveriste siano mie amiche? Ma allora devo preoccuparmi?
 
T

teresatita

Guest
per me dipende da tipo di doveri. Ci sono doveri che non possono essere trascurati, come la cura dei figli o l'impegno sul lavoro. In questo caso prima il dovere poi il piacere. Poi ci sono altri doveri, ma qui forse il termine doveri è improprio, tipo, come dite voi, lavare i veri o le tende, che assolutamente vengono dopo il piacere. Non sono doveri ma incombenze il cui risultato ci rende la vita più piacevole. A nessuno piace fare le pulizie di casa mentre a tutti piace vivere n una casa fresca e pulita.
Io non sono per niente un temperamento ansioso, penso che quello che non si resce a fare l'oggi, può essere sempre fatto comunque il giorno dopo. La fretta ce la inventiamo noi, ala fine se non riusciamo a fare qualcosa non succede assolutamente nulla. Tranne le dovute eccezioni naturalmente.
Conclusione: se devo andare ad un concerto, incontrare qualche amico, ecc.ecc. insomma occasioni che possono darmi qualcosa a livello personale, allora lascio perdere certamente la casa. Certamente se ho un figlio a casa con la febbre, o un genitore che sta male, questi sono doveri che antepongo a tutto il resto.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Non so Elleboro, io sto vivendo da cinque anni in una casa come quella che descrivi tu, ampi tendoni in simil broccato, chiari come le pareti, con comodi divani dello stesso colore, ma tutto questo colore tenue mi ha stancato io ho voglia di colore, di energia, una casa come questa non mi appartiene.

Ecco io non sono un'ordinata, perdere tutto il mio tempo a rimettere in ordine i giornali, le cose, mi sembra inutile, la ma casa è una casa vissuta pulita, ma vissuta.

Piuttosto che riordinare, come fa mia cognata che ogni giorno disfa casa per poi rimetterla insieme un'altra volta, io leggo, lavoro a maglia, imparo a 56 anni a ricamare, faccio altro, non so se questo significa essere una doverista o piacerista, so solo che non mi va di perdere il mio tempo a pulire sul pulito, in poche parole voglio una casa che sia tanto pulita a essere sana, ma tanto sporca da essere felice :eek:k07:

L'ansia mi sta prendendo ora, ci sono notti che dormo poco, pensando a tutte le cose che devo ancora inscatolare e dire che ho iniziato ad inscatolare libri e candele, all'inizio dell'anno.
 

paolamorlacca

Aspirante Giardinauta
iop sono una doverista "selettiva"..la casa è perfetta..a costo di stare alzata la notte..e quando dico perfetta..intendo perfetta!!...voglio che siano alzati anche i peli del tappetino del bagno!..però non ho mai detto a nessuno "non fare quello" o "non sederti lì che ho apena messo a posto"...e se pensate che ho un figlio adolescente..e due mega-cani che vanno e vengono a piacimento....praticamente non ho mai finito....
..SE però salite sulla mia macchina o guardate nella mia borsa o appoggiate i gomiti sulla scrivania dell'ufficio....beh, assicuratevi di avere fatto l'antitetanica!!!!
..quindi doverista solo per la casetta..per tutto il resto..piacerista!
 

RosaeViola

Master Florello
@Rosaeviola hai cambiato una domanda, o sbaglio? Mi sembra che ce ne fosse una che recitava pressapoco così: "se anche casca il mondo metti il piacere davanti a tutto?" . Beh, anche la piacerista più convinta, credo che debba cedere il passo a una serie di cosucce ineliminabili... ahimè. E poi se ha la famiglia da seguire?

Elleboro, la domanda c'è ancora e so per certo che esistono piaceriste incallite al punto che..."Muoia Sansone con tutti i Filistei".
 
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