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Piaceristi o doveristi?

Siete doveristi o piaceristi?


  • Votanti
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M

Mary74

Guest
elleboro ha scritto:
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Altra cosa che mi è parsa è che chi si appassiona al lavoro, finisce con il considerare la casalinghitudine come un ruolo secondario, in genere. Dico giusto?

In effetti Bruna mi rispecchio nelle tue parole. Posso uscire da casa avendo lasciato il letto disfatto o i piatti da lavare (giuro non sono una zozzona :ciglione: ) ma non potrei mai andar via dall'ufficio tralasciando una pratica o un preventivo. Stessa cosa vale per la cura della mia persona , faccio i salti mortali per andare dal parrucchiere o dall'estetista cosa che non farei mai per rassettare casa. :rolleyes:
Non sottovaluto il lavoro della casalinga (cavoli se è faticoso!) ma trovo più piacere a curar me stessa che nel pulire un vetro....
 

spadino

Giardinauta
Netta, sempre, la minoranza maschile in queste occasioni, chissà perchè? mah!.

Io sono un doverista per caso, nel senso che vengo da un lungo trascorso di "goditi la vita fin che puoi", al punto che all'università fossi diventato il mistero di compagni e professori. Più volte ho scelto di pensare a "mutandine e reggipento, invece che al libretto (universitario, chiaro)" e nonostante la scelta assolutamente wildiana di godermi la vita a 1000km/h non si spiegavano (sempre compagni e professori) come facessi a passare gli esami. Certo la media non era da 30e lode, ma una buona media del 25 mi rendeva abbastanza soddisfatto.

Passato il periodo universitario, il mio godermi la vita è andato avanti senza troppi intoppi, anche sul lavoro diciamo facessi lo stretto necessario per poi filare in qualche discoteca (a milano ho vissuto i primi tempi sopra l'Hollywwood), ma inspiegabilmente (almeno per me) al lavoro mi davano compiti sempre più complessi e di responsabilità. Così mi sono ritrovato a dare la priorità a cose alle quali prima non avrei neanche minimamente pensato.
Mi ritrovai a preferire la stesura di un forecast, alla compagnia di "malnat" come me.
Preferivo passare la notte nel ridisegnare una struttura societaria, invece che esplorare qualche nuova amica.

Poi arrivò la mia attuale moglie e quindi ancora più lontano dall'antico modus vivendi, con lo stimolo di fare ancora di più a livello professionale.

Noto una cosa, fra noi maschietti e voi femminuccie vi è una sostanziale differenza: noi non abbiamo una casa a cui pensare, mentre a voi è richiesto anche fare le mogli, oltre che le managers. Quindi grande merito a Voi Signore, che riuscite a conciliare due mondi senza, comunque, sentirvi Doveriste.
 
H

Hobbit

Guest
gigino67 ha scritto:
Non vi sentite bene fintanto che non avete compiuto il vostro dovere


FINO IN FONDO............LE COSE O SI FANNO BENE ...O NON SI FANNO PROPRIO........

NIENTE RATTOPPI E NIENTE........RIPENSAMENTI.
GIGI'

Anch'io son così.....specialmente sul lavoro....anch'io sono una "doverista"....non riesco neppure a dormire tranquilla se non ho fatto fino in fondo il mio dovere.....o quello che mi chiede la mia coscenza.....
In casa però son un pò piu' "rilassata".... e anche se non ho i vetri puliti dormo lo stesso!!! :lol:
 

Silvia

Maestro Giardinauta
SEBBY ha scritto:
Io sono doverista.....ma ci tengo a specificare come: per me compiere il mio dovere è un piacere!!!! :D

non mi sono mai tirata indietro di fronte alle sfide sia personali che professionali, ho fatto sempre il 1000% e mi è piaciuto....

Poi ho le mie passioni a cui mi dedico con altrettanto impegno: mio marito, la mia casa, il mio giardino, sono una curiosa, mi piace leggere, conoscere, sperimentare....

Ma il senso del dovere è molto forte e non lo vivo come un'imposizione, ma come un scelta piacevole.

Certo se non ho voglia di pulire i vetri non lo faccio, non ammetto che qualcuno mi dica: "devi fare questo".....potrei ucciderlo, so da sola cosa devo fare!!!!!! :D

Sono molto d'accordo, forse non avrei saputo esprimere altrettanto bene il mio essere "doverista". Lo sono per natura, o lo sono diventata per educazione? Non lo so, ma il fatto è che sono proprio contenta quando ho risposto a quel dovere interiore che mi spinge. Con questo non voglio dire di essere perfezionista né stakanovista; credo di saper godere con libertà dei piaceri piccoli e grandi che incontro sulla mia strada...
Grazie per questo sondaggio che è un ottimo spunto per guardare un po' in se stessi. Ciao:flower:
 

elleboro

Florello
infatti donne, ci si accorge solo a posteriori che un certo problema andava posto in maniera un po' diversa... E cioè abbiamo appurato che la figura del doverista/piacerista deve essere tracciata a casa e nel lavoro separatamente. dato che gli stimoli che stanno a capo delle due aree possono essere diversissimi.
Altra cosa, il quesito riguarderebbe gli uomini solo quando essi condividono
problemi ed esecuzione delle responsabilità casalinghe. A attenzione: non quando "aiutano" la moglie, ma quando ne condividono la casalinghitudine.
...che è una cosa moooolto diversa, vero?

Ecco, questo potrebbe essere un altro sondaggio.
Quanti mariti lo fanno veramente?
 

elleboro

Florello
@ Ambapa e Crica:
avete sentito ieri sera a Zelig la battuta sugli architetti? in sintesi: gli architetti sono dei personaggi terribili ma così terribili che altro non c'è di peggio. Ah si, l'Architetto donna.

:burningma cat:

tutta la mia comprensione.
 
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