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Phalaenopsis R.S.

primo maggio

Maestro Giardinauta
L’aveva chiesto tempo fa una forumista: mi piacerebbe vedere foto non solo di fioriture in primo piano ma foto ambientate, delle piante come vivono nelle case. Anche io dissi: mi piacerebbe vedere foto ambientate, ma poi non ho dato il buon esempio.
Lo faccio ora, con una foto alla meno peggio.
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Queste sono le 4 P. di cui vi ho parlato tante volte nel loro ambiente naturale. Sono anche in ordine di anzianità: da sinistra: Melata 2003; Viola 2004; Tigrata ovvero “bruttina iperattiva” 2006 e “piccolo Keiki” 2006 (nel senso che è comparso sullo stelo nel luglio 2005 ma è stato distaccato e invasato nel marzo 2006; le altre date invece si riferiscono all’arrivo delle piante in casa).
Come si può intuire sulla destra c’è una finestra, davanti alla finestra un radiatore (si vede la manopola in basso). Il giornale, messo a cavallo tra tavolo e radiatore dovrebbe servire a deviare l’aria calda che sale dal radiatore medesimo. Le piante non hanno vassoi umidificanti e non vengono mai nebulizzate, ma su questo avrei intenzione di fare qualche variazione.
 

magXX

Aspirante Giardinauta
Ciao primo maggio, grazie delle foto. Posso chiederti che esposizione hanno le tue phal? Scommetto che mi dirai sud....ma voglio esserne sicura

Grazie

Magxx
 

-DAN-

Giardinauta Senior
ma a pieno sole, le foglie e le radici delle phal non si "bruciano"?
che splendida fioritura avrai tra poco! complimenti!
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
X Magxx.
L’esposizione è quasi perfettamente sud, ma non è così buona come sembrerebbe, perché la finestra ha una sola anta, il che mi costringe a tenere le piante in fila indiana. Inoltre ci sono degli edifici davanti, che non parano quasi per niente il sole, che anche in pieno inverno riesce a passare sopra la cima degli edifici, ma limitano molto la luminosità ambientale. Inoltre, mentre a sinistra il muro corre parallelo alla finestra, a destra, proprio a filo della finestra c’è un muro ortogonale di colore abbastanza scuro che fa buio. In pratica, quando c’è il sole, nel mezzogiorno c’è molta luce; ma quando non c’è il sole, fa abbastanza buio, soprattutto il pomeriggio.

X natura
Il problema delle bruciature l’ho trattato a lungo qui sul forum ed è un problema apparentemente insolubile. Io non ho mai schermato le piante in passato e di conseguenza ho sempre avuto delle bruciature.
Come ho raccontato più volte, le bruciature non avvengono mai in estate. In estate il problema bruciature non esiste. Le bruciature gravi sono sempre avvenute a gennaio, e poi occasionalemntte in primavera. Questo accade perché quando una foglia sta stabilemnte al sole, si abbronza e non si brucia. Invece, se una foglia sta un mese all’ombra perché è sempre nuvoloso o nebbioso, se poi torna una giornata di sole, la foglia si brucia. Inoltre credo che in inverno entri molta più radiazione solare, perché la luce colpisce ortogonalmente il vetro, mentre d’estate, colpendo obliquamente il vetro, non entra che in minima parte (ma qui ci vorrebbe un fisico), comunque è così non solo per le P. ma per tutte le piante.
Fatto sta che quest’anno dall’inizio di dicembre ho messo delle tendine leggerissime. E’ una storia che ha a che fare con la melata della pianta più vecchia. Ho notato che emette la melata solo se è esposta ai raggi diretti del sole (non dipende solo dal sole ma anche dalla vecchiaia, perché prima non la emetteva neppure al sole, né la emettono mai le piante più giovani). Però mi sono detto: che il sole diretto faccia effettivamente male? Proviamo a ombreggiare un po’. Temo che il danno sia più del guadagno, ma se funzionasse, certo sarebbe un successo aver eliminato le bruciature.

Bruciature alle radici non ne ho mai viste. Le macchie scure sulle radici scoperte potrebbero essere residui di fertilizzante che si asciuga subito prima di venire assorbito, però qui non saprei proprio. Oppure dovuti alla secchezza dell’aria. Invece io ho sempre coperto i vasetti trasparenti, nel timore che il sole surriscaldi radici e composto dentro il vaso. Forse da quando ho messo le tendine potrebbe essere superfluo.
 
C

cipollina

Guest
Io le mie orchidee compresa la P. le tengo tutte su un davanzale al sud dietro una tendina e mi sono trovata molto bene, non ho mai avuto problemi di bruciature, secondo la mia esperienza è un buon accorgimento.
Ti consiglio di nebulizzare le piante è indispensabile per loro.
Ciaooo!
 

maril

Giardinauta
grazie primo maggio, ero stata io allora a chiedere che venissero mostrate foto di ambientazioni delle nostre phal casalinghe, proprio per rendermi conto di come vivevano le vostre piante
io purtroppo mi rendo conto di non poter approfondire la coltivazione delle phal proprio per la mancanza di un elemento essenziale a casa mia: la luce
 

lobelia

Florello Senior
Se non sbaglio sopra le radici hai messo uno strato di muschio o sfagno a protezione. Dovrebbe ridurre la disidratazione, inoltre, con l'evaporazione, anche il muschio contribuisce a mantenere un po' d'umidità sotto la pianta che dovrebbe giovare alla sua salute. Anche se sono in fila indiana ho notato la "scaletta" combinata con i libri (oltre che il vaso inclinato...): quindi s'intuisce che hai cercato comunque di far arrivare la giusta quantità di luce a tutte le bimbette!
 

gab92

Giardinauta Senior
veramente belle!! fra poco avrai una fioritura spettacolare!
le tue P. godono di ottime selute, a quanto vedo!
mandaci altre foto quando fioriscono.
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Ringrazio tutti delle parole di apprezzamento e incoraggiamento.

x cipollina
volevo compensare il basso livello di luce nella maggior parte del giorno e soprattutto i lunghi periodi senza sole invernali approfittando del sole tutte le volte che arrivava. Per questo non mettevo tende e le piante d’inverno prendevano scottature. Adesso tengo una tendina sottilissima, ma che – a quanto vedo – basta a prevenire le scottature. Se funziona, meglio. Però è una strada senza ritorno, perché più le piante stanno a lungo senza, più sarà impossibile riesporle al sole. E il sole, almeno d’estate, fa bene alle P. senza controindicazioni. E’ proprio con la luce intensa dell’estate che crescono le foglie più grandi e robuste. Comunque vi farò sapere.

x maril
ad aseret le P. fioriscono anche davanti una finestra esposta a nord. E’ un esperimento da fare prima di rinunciare. Sarebbe bene sentire anche altri, su quali sono i limiti di bassa luminosità a cui una P. può adattarsi.

x lobelia
in superifice tre vasi sono coperti di muschio, sotto la situazione è un po’ più varia. Il keiki è in solo muschio. La pianta più grande in 80-90% di muschio più detriti vegetali, pezzeti di rametti secchi sottili e foglie secche di faggio (non chiedermi la ragione). La pianta sopra i libri, il mio primo rinvaso, in un 60% di muschio, 20% di corteccia + 20% di torba bionda. Infine la pianta con i due fiori è ancora nel vasetto in cui l’ho comprata un anno fa ed è quella che ha le radici migliori, fino a un mese fa perfette. Il composto mi sembra quello di tutte le P. industriali: corteccia di grossa pezzatura in superficie e sul fondo a fare da drenaggio, ma tra questi due estremi dalle pareti del vaso si vede solo un tritaticcio finissimo che non so esattamente cosa sia. Per altro le radici stanno benissimo in questo composto. Adesso hanno problemi ma di altro genere. Sono talmente cresciute che si spiaccicano letteralmente contro le pareti appiattendosi, si forma quindi una superficie della radice che non riesce più a trovare ossigeno.Non solo, si formano delle sacche dove l’acqua si raccoglie senza riuscire a scolare.
Le piante le inclinavo sia per favorire l’illuminazione sia per avere piante più diritte rispetto al vaso. Pensavo: se piego già tutto il vaso in direzione della luce, la pianta non avrà un ulteriore bisogno di torcersi rispetto al vaso. Invece non è così. Le P. vogliono sdraiarsi. Per impedire alla pianta di disallinearsi rispetto al vaso, bisognerebbe mettere il vaso in orizzontale. Solo che questo nella mia situazione è impossibile, perché poi lo stelo fiorifero andrebbe a coricarsi sul termosifone. Però una volta voglio provare ad allevare una P. in orizzontale e facendo ricadere lo stelo verso il basso. Soliti problemi di trovare una posizione sufficientemente luminosa.
 
Riguardando le foto ho notato come le piante siano inclinate verso la finestra da dove arriva il sole!!!
Se mi permetti un consiglio magari una volta sfiorite ruotale così da far raddrizzare la pianta!!!
Ancora complimenti!!!

:Saluto:
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Giro le piante una volta all’anno. Sono state tutte girate o a tarda primavera o durante l’estate, tranne il keiki, a cui non è mai stata mutata posizione.
Mi sono chiesto molte volte se girare le piante faccia loro bene. Le P. sono chiaramente condizionate dall’orientamento, tanto è vero che le due parti hanno modalità vegetative in parte diverse. Quando una P. si è fortemente inclinata a suo piacimento, le radici aeree che spuntano dalla parte convessa del fusto hanno un angolo retto rispetto al fusto e se ne vanno allegramente per aria; le radici che spuntano dalla parte concava, hanno un angolo fortemente acuto e puntano verso il substrato. La sciate a se stesse le P. crescerebbero coricate anche con il sole sopra la testa; mi chiedo se costringerle a crescere diritte mentre la luce non ce l’hanno sopra la testa, ma addirittura di fianco non le indebolisca. Dovrebbe dirci qualcosa qualcuno che ha la fortuna di allevare una P. in serra, con la luce che piove dal soffitto, e nello stesso tempo ha lo spazio per far crescere la pianta a testa in giù.

Tu come fai? Per prevenire del tutto gli antiestetismi del giramento annuale, la cosa risolutiva sarebbe girare le piante ogni giorno. Lo volevo fare con una, ma poi accade come sempre che si lascia perdere, etc. etc.
 

Piper

Maestro Giardinauta
Bellissime piante e bellissimo thread, primomaggio, veramente interessante!
Mi chiedevo... con le mie 4 phal le giro di tanto in tanto, semplicemente ruotando il vaso, senza inclinarlo.
Diciamo che ogni volta che le annaffio, guardo dove si dirigono foglie e steli e se son storte/i le ruoto.
Sbaglio in qualcosa?
Magari la troppa luce sulla pagina inferiore non viene "metabolizzata"?
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
In verità piante veramente belle sono quelle di Silene e di Sarin.
Io mi accontento di far rifiorire delle Phalaenopsis in un ambiente che non è propriamente il più adatto.

x Piper
La posizione in cui tenere una Phalaenopsis nei confronti della sorgente di luce, è una questione sulla quale non sono riuscito a farmi un’idea precisa.
La mia P. più vecchia è del 2003, un’altra del 2004. Fino all’anno scorso non le avevo mai girate. Pensavo che complessivamente nella stanza ci fosse poca luce, e quindi ero partito dall’idea di lasciare che le piante si orientassero loro nel modo che preferivano rispetto alla luce per sfruttrala al massimo. Poiché esse si inclinavano molto torcendosi ad arco, ho pensato di prevenire questo fatto inclinando io il vaso. Però la soluzione aveva molti inconvenienti. Il principale che lo stelo fiorifero va a coricarsi proprio sopra il radiatore del termosifone. Quindi ho cercato di raddrizzarle.
Quando l’anno scorso ho rinvasato le due più vecchie, le ho rinvasate in modo da raddrizzarle il più possibile, e poi ne ho invertito la posizione rispetto alla finestra. Anche l’ultima che ho comprato a febbraio dell’anno scorso, l’ho girata quest’estate. Questi giramenti effettuati a lungi intervalli provocano un certo disordine nello sviluppo della pianta: foglie inclinate per un verso e foglie inclinate per l’altro; steli vecchi che si contorcono: probabilmente non è una buona soluzione.

Quanto all’inclinazione del vaso, ora faccio un po’ su. Due piante le tengo diritte; due inclinate verso la luce, per assecondare il loro istinto.
Quando le giornate si saranno abbastanza allungate, ho intenzione di girare una pianta tutti i giorni, per farla crescere diritta e vedere come si comporta. Ma ora c’è così poca luce che preferisco non disturbarle.

x Sarin
La P. dai fiori chiari macchiati di rosso di steli ne ha addirittura 5, perché c’è un quinto stelo, il più vecchio di tutti, che è rimasto all’aletzza di 2 cm, ma che è bello fresco e ogni tanto cresce di un altro mm. Però tutti questi steli non significano molti fiori, perché in verità la pianta ha pochissimi bocci. E’ fiorita per un periodo lunghissimo l’anno scorso, ma ora appare molto indebolita, ed ha una vegetazione numerosa ma molto debole. Le mie P. poi, una regalata, due acquistate e un keiki, non hanno mai avuto molti fiori. Non li avevano nemmeno le due che ho acquistato al momento dell’acquisto. Quindi è probabile che dipenda dalla varietà e non solo dal modo in cui sono coltivate.
Se trovo in vendita una P. con molti fiori, l’acquisterò. Poi più niente, perché più di cinque piante non c’entrano assolutamente.
 

Silene

Esperta di Cactacee
Grazie primo maggio! :) Io, in inverno, le tengo tutte sui davanzali delle finestre senza girarle mai. Quelle a sud, quando c'è sole, abbasso la zanzariera per schermare un po', non ho mai avuto bruciature e in questo periodo stanno rifiorendo tutte. Dalla primavera le sposto all'esterno.
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Quello che vedono i condomini

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O meglio quello che prima vedevano sempre e adesso vedono quando non c’è il sole, perché in caso di sole dal dicembre di quest’anno tiro giù una tendina.

Non so se l’ubicazione risulta chiara. Il muro sulla sinistra, già in ombra, forma un angolo retto col muro su cui giace la finestra. In pratica la finestra è stata colta poco prima di entrare anch’essa nell’ombra.
 
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