Lorenzuccia86
Aspirante Giardinauta
Già che ci sono vi chiedo un consiglio: nel mese di Agosto lascerò la capitale per fare ritorno in Calabria,e starò via per 2 settimane,ma non so come comportarmi con la mia phalaenopsis.
A partire da giugno è stata trasferita in terrazzo ed ho effettuato un rinvaso, e penso che sia in salute poiché nelle ultime settimane sono nate 2 foglie ed una nuova radice che pian piano crescono. Per quanto riguarda queste due settimane di assenza penso di avere 3 opzioni:
1): lasciare la pianta sul terrazzo,sempre riparata dai raggi solari diretti,poggiando il sottovaso in una bacinella d'acqua in modo da garantire un minimo di umidità per l'evaporazione dell'acqua.
2): come nel punto 1 ma in casa.magari è una soluzione che salvaguarda di più la pianta dalle temperature torride, ma allo stesso tempo l'orchidea riceverebbe meno luce anche davanti ad una finestra,e stando chiusa dentro non avrebbe ricircolo di aria per 2 settimane.
In ogni caso l'ultima annaffiatura avverrebbe la mattina stessa della partenza.
3): potrei portare la mia phal in Calabria con me,ma dovrebbe affrontare un viaggio di 7 ore sia all'andata che al ritorno,e dovrebbe riacclimatarsi per 15 giorni in un altro ambiente (dove non ho idea di quale clima potrei trovare...si tratta di un paesino ad 800 metri,spesso umido,dove potrebbero esserci sole e caldo ma anche giornate fredde e piovose).
Sono cosciente del fatto che qualsiasi soluzione comporterà qualche tipo di sofferenza alla pianta,ma vorrei scegliere quella meno traumatica possibile,soprattutto in vista del fatto che proprio ora è tutta contenta e produttiva.
Scusate se non sono stata molto sintetica e grazie a chiunque volesse darmi un suggerimento!
A partire da giugno è stata trasferita in terrazzo ed ho effettuato un rinvaso, e penso che sia in salute poiché nelle ultime settimane sono nate 2 foglie ed una nuova radice che pian piano crescono. Per quanto riguarda queste due settimane di assenza penso di avere 3 opzioni:
1): lasciare la pianta sul terrazzo,sempre riparata dai raggi solari diretti,poggiando il sottovaso in una bacinella d'acqua in modo da garantire un minimo di umidità per l'evaporazione dell'acqua.
2): come nel punto 1 ma in casa.magari è una soluzione che salvaguarda di più la pianta dalle temperature torride, ma allo stesso tempo l'orchidea riceverebbe meno luce anche davanti ad una finestra,e stando chiusa dentro non avrebbe ricircolo di aria per 2 settimane.
In ogni caso l'ultima annaffiatura avverrebbe la mattina stessa della partenza.
3): potrei portare la mia phal in Calabria con me,ma dovrebbe affrontare un viaggio di 7 ore sia all'andata che al ritorno,e dovrebbe riacclimatarsi per 15 giorni in un altro ambiente (dove non ho idea di quale clima potrei trovare...si tratta di un paesino ad 800 metri,spesso umido,dove potrebbero esserci sole e caldo ma anche giornate fredde e piovose).
Sono cosciente del fatto che qualsiasi soluzione comporterà qualche tipo di sofferenza alla pianta,ma vorrei scegliere quella meno traumatica possibile,soprattutto in vista del fatto che proprio ora è tutta contenta e produttiva.
Scusate se non sono stata molto sintetica e grazie a chiunque volesse darmi un suggerimento!