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Pentole in coccio

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Dato che spesso mi diletto in cucina, e penso con ottimi risultati ( a detta di chi mangia ciò che cucino..), ho sempre visto le pentole in coccio.
oggi ne ho acquistata una, per fare il ragù di carne come si deve ( e magari pure un bel brasato al barolo...:D:D:D), ma volevo chiedere se ci sono accorgimenti particolari per l'uso e la pulizia post cucina.
ho letto che si deve lavare bene, poi lasciare asciugare perfettamente prima di usarla.
ma si deve usare la retina diffusore di calore sotto, o posso metterla direttamente sul fuoco?
ho inoltre letto che si deve fare bollire acqua e aceto la prima volta, e così ho fatto ma è vero?
dato che lavoro in ceramica e so cosa si usa per colorare, voi vi fidate di queste pentole o ne diffidate?

grazie in anticipo.:eek:k07::eek:k07::eek:k07:
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
anch'io le adopero anche se raramente ........fatto bollire acqua e aceto la prima volta (era nelle istruzioni quando le ho acquistate .......e no (anche se alcune dicono di si) io non le adopero mai sulla fiamma viva adopero sempre un diffusore a piastra apposito in acciaio con una moltitudine di piccole ferritoie (sempre letto nelle istruzioni )......penso che anche una retina possa andare (io però non è che mi fido rimane sempre troppo a contatto con la fiamma ) spero che qualcun altro abbia più esperienza di me e ti risponda in maniera più completa......
 

patrizia

Maestro Giardinauta
La pentola di coccio a me piace moltissimo, ne ho diverse e le uso spesso.
Forse dovrei dire di piral e non proprio di coccio, non conosco la differenza precisa fra i due materiali.
Ormai non ricordo più se le ho trattate o meno prima di cominciare a farne uso, ma ho l'impressione di no:fifone2:
Le uso mettendole direttamente sulla fiamma, per umidi, risotti, brasati, sughi, minestre e zuppe, ecc., e le lavo a mano con il sapone di marsiglia, ma non nascondo che qualche volta siano finite anche in lavastoviglie.
Prendo qualche precauzione, non la metto mai in frigo, comincio sempre con la fiamma bassissima e cerco di scaldare preventivamente la pentola con dell'acqua calda.
In effetti forse tutto ciò non basta, qualche volta ho avuto delle spaccature, ma ho constatato che avvengono più facilmente nella fase di contrazione dovuta al raffreddamento che non durante il riscaldamento, questo vale anche per il vetro.
Non ho mai pensato alla loro pericolosità, mi fido della chimica, in fondo anche il cristallo contiene piombo, ma lavorato in quel modo produce bicchieri stupendi e innocui.
 

belpa

Master Florello
Io uso per alzarla dal fuoco uno spargifiamma in ghisa che la tiene alzata dal fuoco di 4 cm. Primo utilizzo: va lasciata immersa nell'acqua per almeno ventiquattro ore. Dopo ogni lavaggio andrebbe passata all'interno con dell'olio di oliva e strofinata poi per bene con della carta da cucina.
 

MariTilia

Aspirante Giardinauta
Le ho avute due, spettacolari per il sugo o stufato. Non so se serve o meno, ma anchi’io, come suggeriscono gli altri, le ho tenute a bagno per un giorno prima di utilizzare, poi c’ho fatto bollire l’acqua con accetto e non le adopero mai sulla fiamma viva.:inc:
Posso aggiungere “del mio”, non toglierle mai dal fuoco per le maniche – possono staccarsi facilmente, la mia prima pentola è andata così...
Faticoso, insomma, ma decisamente merita.
 

miciajulie

Fiorin Florello
confermo tutto, sia il bagno preprimouso, che lo spargifiamma sotto, perchè non sia a contatto troppo intenso con la fiamma, e non sto a scaldarla con l'acqua calda prima di cucinare. l'olio lo uso invece per le antiaderenti. tra l'altro, basta una fiamma minima, perchè il coccio tiene molto il calore, ideale insomma per cotture lunghi, ragù, umidoni. e confesso di metterla sempre in lavastova, anche perchè uso sempre lavaggi brevi max a 60 gradi
 

Pollice dipinto

Aspirante Giardinauta
I cocci sono ottimi per i legumi e qui usiamo delle terrine monodose per le orecchiette al forno:baffi:.
Per il primo utilizzo non so dirlo perché uso quelle di mamma, ma per il lavaggio non ho problemi ad utilizzare il sapone per i piatti (senza esagerare).
Inoltre non uso spargifiamma e per ora non è con il riscaldamento che se ne è rotta una (basta farla scaldare a fiamma bassa), ma con il raffreddamento: temono molto gli sblazi termici e da perfetta ignorante, una volta, appena finita la cottura la misi sotto l'acqua corrente...potete immaginare la mia mortificazione nel sentir formarsi la crepa con un bel "crock"!:embarrass
Non ne diffidare...se la provi capirai: le ricette assumono un sapore unico e avvolgente.
 
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