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ok inglesi, ma poi.......???

Paola-Luna

Florello
ok le mie rose inglesi sono state messe in terrapiena...... ora sorgono i dubbi, poichè leggendo qua e là trovo informazioni contrastanti...
1. la prossima primavera andranno potate a 2/3 come le HT e le floribunde o dovrò solo togliere i rami vecchi, malati, piccoli????
2. l'ho interrata utilizzando terra buona, nuova.... non ho usato nè compost nè stallatico.... devo utilizzarli sopra come pacciamante adesso o attendo e farò il lavoro in autunno e nel frattempo fertilizzo con i prodotti chimici???
3. si possono fare talee??? come reagiscono??? lo sò che con le rose 'registrate' non si potrebbe, ma chi non lo fà????
:confused:
 
O

occhiazzurri

Guest
Ti copio le istruzioni dal catalogo di David Austin: potatura da fare a fine inverno, rimuovere tutti i rami morti, malati o deboli. Eliminare i fusti vecchi e legnosi. I rosai a cespuglio rifiorenti devono essere accorciati di 1/3 o 2/3. I rosai a cespuglio non rifiorenti possono anche non essere potati o potare eliminando non più di 1/3 dei fusti. Per quanto riguarda i climber, i fusti fioriti nell'anno precedente vanno accorciati a 3 o 4 gemme. I rambler vanno lasciati liberi di crescere, se si deve limitare la crescita vanno potati come i climber. OK?
Per quanto riguarda la fertilizzazione, io lo stallatico, la cornunghia o comunque un fertilizzante organico l'avrei messo. Secondo me lo puoi aggiungere anche adesso interrandolo leggermente a cerchio (lontano dal fusto). Per le talee non so, io proverei... che ci perdi? Ciao
 

Paola-Luna

Florello
grazie per il 'papiro' che hai dovuto scrivere, ma avevo già letto le istruzioni di Austin (avendo acquistato le sue rose!!!!!!!! :D ) il punto è che sul catalogo c'è scritta una cosa e se leggo sulle riviste o sui libri per la cura delle rose, c'è scritto tutt'altro....... :confused:
 

Traudi

Guru Giardinauta
ti rispondo solo in merito alle talee perchè per il resto più che esperta sono , come dire...naif? certo che ti puoi fare le talee anche se sono registrate, magari non puoi andarle a vendere, questo sarebbe reato. La pacciamatura con stallatico io non la farei , lo aggiungerei se mai questo tardo autunno. Avevo letto che il primo anno di impianto non vanno concimate e così ho fatto però avevo messo della cornunghia nella buca. Per la potatura mi astengo. Ciao
P.S. ma non era stato trattato l'argomento potatura rose non tanto tempo fa? Mi pare avesse scritto qualcosa Albertino, prova a cercare

[ 04.04.2003, 16:14: Messaggio scritto da: traudi ]
 
A

albertinik

Guest
sono stato "evocato" e riesumo un mio vecchio messaggio .
La potatura delle rose è un argomento molto discusso e controverso ;questa è la mia breve versione basata sulla mia esperienza personale.
Le rose generalmente si potano nel periodo di dormienza ,che varia in relazione alle zone climatiche,
in emilia romagna si possono potare da gennaio a marzo ,non andando oltre per evitare che la linfa vada sprecata su gemme che verranno poi eliminate con la potatura.
Prima di accingersi alla potatura è necessario attrezzarsi con un paio di cesoie ben affilate ,le più adatte sono quelle con lama e controlama ,quelle a battente sono meno indicate in quanto schiacciano i fusti e possono creare l’ambiente idoneo all’ingresso dei patogeni.
Il taglio va sempre eseguito obliquamente dalla parte inversa alla gemma per evitare che le goccioline di acqua cadano su di essa e ,ristagnando o gelando ,possano rovinarla.
La potatura va eseguite in varie fasi di cui la prima è quella l’eliminazione del legno secco o danneggiato dal gelo (riconoscibili dalla polpa del ramo color marrone) quindi si eliminano tutti i rametti malformati o troppo sottili per produrre fiori(indicativamente possono avere lo spessore inferiore a quello di una matita) a questo punto si passa alla potatura vera e propria che varia a seconda della specie
Le rose tea e floribunde generalmente si potano a tre gemme dalla base se la pianta è nuova , ciò per favorire la crescita di pochi rami forti che formeranno l’impalcatura per gli anni successivi ,se la pianta è adulta si pota a due\ tre gemme partendo dall’innesto dei rami più grossi , la mia esperienza mi dice che i rami più vigorosi possono essere anche potati in maniera meno decisa ,diversamente da quelli più sottili ,una potatura più corta su questi ultimi fornirà più linfa ad un numero minore di gemme ed in questo modo non si sovraccaricherà eccessivamente la pianta.
Le rose inglesi ,se mantenute il aiuola ,più o meno si potano come le tea , se invece lo spazio disponibile lo permette
si possono potare seguendone le caratteristiche ,quelle a portamento molto verticale e rigido(Es.Abraham Darby ) vanno comunque ridotte almeno di un terzo ,invece quelle più morbide e decombenti (Es.The Countryman)vanno potate con meno veemenza ,una spuntata alle cime in genere è sufficiente.
Le rose ad arbusto o botaniche vanno lasciate crescere in libertà ,sarà sufficiente eliminare il legno secco e ,ogni tre cinque anni ,quando il groviglio di rami diventerà inevitabilmente inestricabile ,tagliare piuttosto corti i rami più vecchi per favorire nuove vigorose cacciate dalla base della pianta .
Le rose rampicanti si dividono in due grandi gruppi ;le rambler e le climber .
Le prime non sono generalmente rifiorenti(Es,Felicité et Perpetué) e non vanno potate necessariamente tutti gli anni ,io però consiglio di lasciare abbastanza aperta la vegetazione in quanto il fitto fogliame di questa varietà può non fare circolare l’aria all’interno favorendo cosi le temibili malattie fungine.
Queste rose vanno potate alla base del ramo che abbiamo utilizzato come impalcatura ,facendo attenzione a non tagliare troppo radente al ramo in quanto le due gemme laterali si potrebbero rovinare ,la vigorosità di queste rose è a volte eccessiva ,mantenerle controllate è una buona maniera per non ritrovarsi seppelliti da queste rose che possono allungare i propri rami fino a 15 metri.
Le climber (Es,Crimson Glory ,Peace,New Dawn)invece hanno bisogno di una potatura continua e attenta;generalmente fioriscono sul ramo dell’anno precedente quindi mai tagliare i rami che nel primo anno fioriscono solo in cima ,sono i rami che fioriranno negli anni successivi per almeno due anni.
Le piante giovani andranno accuratamente guidate fin dall’impianto altrimenti i grossi rami che produrranno cresceranno in modo scomposto dando un aspetto disordinato alle piante.
Queste rose danno buoni risultati se addossate ad un muro o a un graticcio dove si possono fissare i rami in modo orizzontale al terreno ,in questo modo si rallenta la discesa della linfa e la pianta sarà stimolata a produrre più gemme a fiore ,le rose sono apicali ,se il ramo è piegato orizzontalmente la rosa riconosce come apicale tutte le gemme di questi rami e produrrà quindi un fiore ogni gemma laterale.
I nuovi rami dell’anno precedente vanno solo cimati ,i rametti laterali di quelli fioriti l’anno precedente invece vanno potati a due gemme dalla base del ramo ,queste due gemme produrranno ,nell’anno in corso , due fiori ,l’intero ramo va poi eliminato per far posto ai nuovi rami che nel frattempo saranno cresciuti(naturalmente solo se la pianta ha prodotto nuovi rami per sostituire i vecchi, se ciò non fosse ,si continueranno ad accorciare a due gemme i rametti laterali ).
Queste rose sono solitamente rifiorenti e quindi vanno eliminate le corolle sfiorite per dare alla pianta la possibilità di fare maturare le nuove gemme fiorifere che produrranno la seconda fioritura.

Esempio di potatura di mantenimento su new dawn ;i rami che sono fioriti nel 2002 sono stati accorciati a due gemme mentre i rami nuovi sono stati solo spuntati

potnewd.jpg


Esempio di potatura di rinnovamento su peace ;tutti i rami vecchi sono stati eliminati ,lo si puo notare dall’assenza di rametti laterali che verranno prodotti nell’anno in corso
potpead.jpg


esempio di potatura mista su The Pilgrim ;questa rosa è stata potata come una pillar,i rami lunghi (tutti nuovi)sono stati piegati orizzontalmente,invece nella parte interna al giardino la potatura è quella tipica delle rose da aiuola,potatura a 5\6 gemme partendo dalla base

potpild.jpg


[ 04.04.2003, 18:10: Messaggio scritto da: albertinik ]
 
A

albertinik

Guest
La mia prima rosa inglese è stata Mary Rose, ed è anche la prima che mi ha lasciato...
I miei ”rapporti” con le rose inglesi iniziarono nel 1995, conosciute nel vivaio Flora 2000 di Budrio (Bo) che poi sarà il mio solo ed unico fornitore ufficiale di rose.
Fu amore a prima vista; le delicate corolle di queste rose che sembrano quasi dipinte ed il profumo intenso e persistente, non potevano non colpire chi conosceva solo rose ibride di tea, mi sembrarono decisamente leggiadre e da allora la mia passione per le rose sbocciò in modo quasi maniacale.
Purtroppo quando ci si innamora delle rose inglesi le si vorrebbero avere tutte ma Austin ogni anno ne presenta 5\6, quindi o si cambia casa oppure ci si accontenta quindi mi limito a sospirare sul catalogo del famoso ibridatore.
Nel mio giardino le rose (inglesi e non) sono le regine indiscusse, sono riuscito a metterne una 40ina nello spazio per 20, ho tentato di far crescere rose in ombra luminosa ma i risultati sono stati piuttosto deludenti, le rose amano il sole, se forzate a vegetare in posizione non idonea si ribellano e le malattie prendono il sopravvento, quattro rose in quella posizione si sono seccate ne deduco che non pianterò più rose in ombra.
La fioritura delle rose, da maggio inoltrato, mi ripaga degli sforzi compiuti durante tutto l’anno per mantenerle sane e rigogliose, concimazioni e trattamenti continui sono una prassi consolidata, la macchia nera l’oidio sono sempre in agguato e ,in un giardino dominato dalle rose, il disastro assume proporzioni bibliche!
Le rose inglesi non sono definibili in toto, le madri e spesso le sorelle sono talmente tante che raggrupparle in maniera omogenea è quasi impossibile, ognuna ha il suo carattere, alcune sono più vigorose, The Pilgrim, Dark Lady, The Countryman sono fra questa, alcune sono più predisposte alla macchia nera e alle malattie in genere, anche il portamento è diverso fra una e l’altra, alcune devo contenerle in modo un po’ innaturale, essendo decombenti avrebbero bisogno di essere lasciate crescere in libertà, ma il mio esiguo spazio non me lo permette.
La potatura è mirata, con gli anni ho imparato a conoscerle, cerco di capire quale tipo di potatura effettuare,
che non è sempre la stessa, invecchiando le rose ti fanno capire se hai commesso errori all’impianto (cosa che ritengo basilare), i primi anni sono quasi sempre i migliori per le rose inglesi ,la vegetazione è vigorosa e la fioritura è garantita , invecchiando alcune perdono smalto ,come la mia Graham Thomas ,che ,per motivi a me ignoti ,sta lentamente indebolendosi.
Un problema che ho notato sulle rose inglesi è il portainnesto debole ,Walter Branchi affermava che non è adatto per il nostro clima ed al nostro tipo di terreno, comincio a crederci ed è per questo che ho provveduto a rincalzare il punto d’innesto con qualche centimetro di terreno aggiuntivo sperando che si affranchino dalla radice sulla quale sono innestate, la cosa è confermata da una Evelyn nata da talea, è molto più sana e vigorosa della madre e quindi ne deduco che in buon Branchi avesse ragione!
Avendo esaurito lo spazio disponibile ho provato a coltivare le rose inglesi in vaso ,i risultati sono stati decisamente molto buoni i primi tre anni ,adesso stanno dando segni di affaticamento ed è per questo che provvederò a rinvasarle.
 

Paola-Luna

Florello
lo sappiamo che sei un mago delle inglesi..... Io mi sono avvicinata alle rose, o meglio alla Queen Elisabeth, dato che mia madre coltivava solo quella, da una decina di anni..... Ogni primavera acquistavo rose nuove nei vivai della zona... Erano tutti HT a radice nuda e su 5 acquistate, ne sopravvivevano solo 2 o 3......... Ho così aggiunto al giardino un paio di Peace, Kronenbourg, Blessing, Eminance, Tiffany etc..... Poi ho scoperto le floribunde, più generose di fiori e più resistenti.... Ho così acquistato Orange Sensation e La Sevillana in vaso...... Notevoli! Quest'anno, dopo altri acquisti di rose a cespuglio in vaso di Meilland (Anadia, Bonica e ancora Sevillana rossa), sono stata tentata dalle inglesi che ho trovato al vivaio..... Quindi con W. Shakespeare e Molineux...... Speriamo in bene, date le temperature che ci sono qui in inverno.... Anch'io sospiro sul catalogo Austin e mi domando come facciano ad averle così belle.... (se non ci riescono loro??!??!?!?!??!) Ho stilato una lista delle più resistenti al gelo e malattie e il prossimo anno comprerò: The Mayflower, Eglantyne, Crown P. Margareta e altre...... :D
 
A

albertinik

Guest
eglantyne e crown princess margareta ,ce l'ho!
moulinex è un po triste(collocazione all'ombra),diciamo che la primavera qui si fa un po attendere,le mie ortensie ieri sembravano crakers,meno male non hanno subito troppi danni.. :D .
 
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