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Oidio....ti odio!!!

girasole*

Giardinauta Senior
Ciao a tutti!Avevo già scritto perchè tempo fa avevo notato la cosiddetta polverina bianca sulle mie mini-rose...adesso mi sono accorta che i miei crisantemi sono pieni di oidio!!!!Cosa posso fare?Calcolate che non ho nessun prodotto in casa,e che non ho possibilità di andare in agraria per ora...!!!C'è qualche rimedio casalingo...e cosa devo fare...???:confused: :Saluto:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Magari al supermarket trovi una bomboletta spray a base di penconazolo o altro principio attivo che finisca con la desinenza -olo (nel dubbio richiama) e in etichetta ci sia scritto ad ampio spettro fungino o qualcosa di simile, lo spruzzi e risolvi, secondo me assai meglio che con qualunque altra ricetta domestica. L'altro rimedio elettivo è lo zolfo, il più antico dei fitofarmaci (è da due secoli ormai che è entrato nella pratica agraria, dunque mi pare lo si possa tranquillamente annoverare tra i rimedi...della nonna).
Ciao
 
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Aggiungo una precisazione per non creare confusioni.
Giustamente mi è stato fatto osservare che lo zolfo agisce a temperature relativamente alte. In verità se ne era già discusso il 25/05/06 a seguito di un post di Vally dal titolo "oidio...sulle surfinie!"
E' vero che lo zolfo per agire deve prima vaporizzare (o sublimare), e questo non accade sotto i 10-12°C (forchetta 18°-30°; oltre i 30°, pur aumentando in teoria l'efficacia, rischia di provocare bruciature e fitotossicità).
Approfitto della circostanza per aggiungere qualcosa sul suo meccanismo di azione. Lo zolfo agisce come solvente della membrana cellulare, dunque provoca fuoriuscita dei metaboliti essenziali, in primis l'acqua; inoltre la cellula-bersaglio tende a reagire impegnando lo S al posto dell' O, così che anziché formare acqua essa forma H2S (acido solfidrico) con ulteriore disidratazione. Detta azione viene esaltata sulle Erisifacee (Oidi o mal bianchi) perché le loro spore, tra tutte quelle di funghi fitopatogeni, sono particolarmente ricche e al tempo stesso bisognose d'acqua, inoltre la membrana cellulare di questi funghi possiede uno spesso strato lipidico: lo S è un liposolvente.
Per questi stessi motivi lo S è un acarofrenante, in quanto i ragnetti sono esigenti in fatto di bilancio idrico.
Infine, poichè gli oidi si sviluppano superficialmente, pur penetrando con rottura attiva e stabilendo il contatto trofico con le cellule dell'ospite tramite gli austori, un prodotto di superficie qual'è lo zolfo esercita anche una azione curativa.
Nel caso in questione, per approssimazione semi-inconscia son partito dal presupposto che la presenza del mal bianco, che in genere ha un optimum di sviluppo intorno ai 20-22°C (tuttavia la moltiplicazione vegetativa degli oidi può già iniziare con pochi gradi sopra lo zero termico), significasse anche un temperatura ambientale, almeno nelle ore più calde, sufficiente anche per lo zolfo. Indubbiamente in questa stagione, ammesso che sia ancora necessario trattare (per il crisantemo potrebbe essere) anche i triazoli (bitertanolo, penconazolo, tiabendazolo ecc.) hanno limiti, in quanto per essere assorbiti e traslocati (sono infatti sistemici) necessitano di una temperatura non dissimile a quella richiesta dallo S, optimum 20°C con la pianta ancora in buona vegetazione (il loro meccanismo d'azione è diverso, agiscono sul metabolismo degli steroli, per semplicità diciamo che impediscono la formazione degli austori).
Chiedo scusa del tecnicismo, ma è inevitabile per l'approfondimento.
Un saluto cordiale a tutti
 
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GoJu_

Aspirante Giardinauta
A proposito di zolfo e basse temperature.... è fitotossico?
Te lo chiedo perchè uno dei miei trattamenti preventivi invernali è a base di polisolfuro di calcio diluito 1 a 20, con principio attivo 37,5%
 
V

veleno65

Guest
dopo tutto questo trattato stupendo,arrivo io e dico che anche con un pò di bicarbonato sciolto in acqua e spennellato sulle parti bianche si può eliminare l'oidio (mi uccidi alessandro?),almeno per un pò...
 
P

Piera1

Guest
Per combattere l'oidio uso iill Topas, mi è stato consigliato sul forum e mi trovo benissimo. in primavera ho avuto le begonie attaccate dall'oidio, ho fatto due trattamenti e adesso stagione in cui l'oidio si presenta puntuale le begonie trattate in primavera stanno bene mentre una che non ha avuto nessun trattamento comincia a presentare i sintomi della malattia.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Polisolfuro di Ca.
Pur essendo un insetticida di 1^ generazione e chimicamente semplice, di pregi ne ha più d'uno.
Si può acquistare senza patentino, si degrada nell'ambiente in residui sostanzialmente innocui, è relativamente poco nocivo per l'entomofauna utile, e all'azione insetticida aggiunge una complementare copertura contro diverse malattie fungine.
Agisce per contatto e parzialmente per asfissia. Una volta distribuito sulla pianta subentrano reazioni ossidative con sviluppo di Solfo, sia nascente sia come H2S, che esercitano l'azione tossica sulle forme svernanti degli insetti; in aggiunta di suo ha una azione caustica. Risultato: occlude gli spiracoli tracheali, distrugge il tegumento, 'rammollisce' i follicoli.
E' un tipico prodotto da trattamenti al bruno, può risultare fitotossico in caso di alte temperatuta ma anche di repentine gelate. Incompatibile con gli olii. Quello a titolo 42% si impiega sui fruttiferi diluito all'8-15% in rapporto alla pianta (1:20 è il 5%, giusto?)
Scusa se mi sono dilungato in cose che già sai GoJu, ma magari ad altri può interessare.

Bicarbonato.
Non so il perchè, ma queste gentili signore mi prendono (quasi) sempre in contropiede...:confuso: ... Chiedo soccorso e appoggio a chimico o agronomo che abbia la ventura di leggerci...Ma se va bene per l'acidità di stomaco, vorrà dire che è basico, e le basi in chimica hanno un'azione caustica...come il polisolfuro e lo zolfo:burningma ?!

Topas.
E' appunto a base di penconazolo. Il TOPAS COMBI aggiunge a detto p.a. lo zolfo.

Triplo ciao
 
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V

veleno65

Guest
non ti arrabbiare,non avevo pensato alla basicità del bicarbonato..peddono peddono!!
però non sapevo neanche che lo zolfo fosse basico..
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
che lo zolfo fosse basico..
Feed-back, ossia l'importanza del 'ritorno in cuffia'.
Per passar dal faceto al serio, in assenza della tua risposta inconsapevolmente ti avrei ingenerato una nozione errata: ciò mi riconferma nell'idea che l'e-learning o insegnamento a distanza ha parecchie pecche.
Acidi e basi in chimica sono quelle sostanze, per dirla nel modo più semplificato e antico, che in soluzione liberano rispettivamente ioni idrogeno (H+) o ioni ossidrili (OH-). Volendo cercare acidi e basi in cucina, l'aceto è un acido debole, la liscivia è una base forte.
Il bicarbonato è un sale che in soluzione dà una reazione debolmente basica o alcalina che dir si voglia.
Lo zolfo è un elemento chimico, di per se stesso né basico né acido, i suoi principali composti sono però acidi, come l'acido solfidrico e l'acido solforico.
Caustico è un termine generico per indicare l'azione di una sostanza che 'brucia' (tale l'etimo dal greco antico), nell'uso corrente viene attribuito alle sostanze basiche (per gli acidi si preferisce piuttosto corrosivo). Lo zolfo è chimicamente molto attivo e per proprietà ossidanti è simile all'ossigeno, in questo senso 'brucia'.
...essendo ricaduto nell'antica forma mentis di voler spiegare cat: , chi spiega adesso a me perchè mai tra i mille usi che ho trovato del bicarbonato non c'è quello di anti-oidico?
A presto
 
V

veleno65

Guest
il perchè non lo so, ma so che viene usato nell'agricoltura biologica.
"ha dimostrato capacità di controllo di alcune malattie fungine,oidio in particolare. si ipotizza, a proposito,un'azione inibente sullo sviluppo delle ife fungine del patogeno che colpisce,in particolare, le cucurbitacee. può costituire una valida alternativa all'uso dello zolfo. viene distribuito in combinazione con coadiuvanti utili quali lo stesso zolfo,gli oli essenziali e gli oli minerali"
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
...bicarbonato...si ipotizza...un'azione inibente...ife fungine...

Trovato!
Giro del agro...mondo (biologico) in 80 minuti.
Scoperto regioni remote e desuete dove gli autoctoni si ostinano a spargere sui loro peschi primitive poltiglie a base di solfo, bicarbonato e olio di candela, asserendo, in un idioma floréal :flower: , che ciò guarirebbe le piante dalla malattia del mal bianco.
Ma tra loro infervora querelle :angue: se sia meglio detto olio oppure quello di colza, che nei Paesi civili fu bandito dall'alimentazione umana per essere usato come carburante.
Lo sciamano di un villaggio visitato è convinto (dice di averlo visto attraverso uno speciale oculum vitreum che gli fu regalato dal padre... del padre ...del padre che lo ebbe in regalo da un navigatore olandese che lo ebbe da un tal Galileo pisano) che il bicarbonato forma come piccolissimi cristalli che impediscono ai budelli (floréal = ife per la moderna scienza) del miasma di svilupparsi.
Il Consiglio degli Anziani ha deciso però di stabilire una LEX, e di inserire il bicarbonato al Titolo: "Corroboranti".
...giuro che d'ora in poi farò il buono...:lol: ...
 
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