Mi fa piacere leggere che non te la sei presa.
A volte sono restìo ad esprimermi con tanta franchezza, ma quando non c'è niente di personale e lo scopo è di raccogliere pareri su di una discussione, credo che sia utile iniziare esprimendo almeno il parere proprio.
Ed è proprio perché il tridente (ed in genere i trilobati) mi piacciono molto, che ho trovato un po' un'offesa quella soluzione.
Il fatto che lo hai pagato una cifra accettabile mi fa sperare che anche chi ha combinato quel disastrino si sia onestamente accorto del fallimento (sempre secondo i miei discutibilissimi gusti).
Da una parte è stata per te una fortuna perché in genere i tridenti costano una fortuna.
Pensa alla tua pianta ed un po' meno alla tua roccia!
Anche io ero molto attratto dai bonsai su roccia, sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista tecnico.
Pensavo proprio che ne avrei fatto uno, ma il mio interesse è molto cambiato (leggasi: non so dove voglio arrivare, ma nemmeno che direzione prendere).
Sinceramente credo che lo stile su roccia non sia per tutti, perché va curato più di un bonsai.
In fondo "la roccia" è un piccolo mondo con un equilibrio che penso sia più fragile di quello ottenibile in vaso.
Ha un notevole fascino se ben studiato.
Il mio caro amico Francesco (che vive sulle Alpi Apuane, a pochi chilometri da dove sto scrivendo) ne ha fatti diversi.
Ma come ti ho anticipato ciascuno è un piccolo mondo.
Lui fa gocciolare con frequenza stalagmitica l'acqua in un punto in alto, non visibile.
L'acqua oltre a tenere fresca e umida la roccia che non è protetta in alcun modo, si raccoglie in una cavità della roccia che forma laghetto grande meno di un cucchiaio, circondato da un pochino di muschio e piccolissimi fiori parassitari, dove il giorno c'è un via vai di api, sorvegliate da una lucertola, che spesso riceve le visite di qualche uccellino (non faccio l'elenco delle specie).
Il bonsai che sonnecchiano là dentro sono prevalentemente carpini (pianta troppo poco usata), ma non lo si guarda più di quanto si osserva tutto il resto.
Osservare una "cosa" del genere (non si può chiamare riduttivamente "bonsai"), fa fantasticare e rilassa.
Ho chiesto una sedia e sono rimasto lì per un bel po', prima di tornare coi piedi per terra.
Una cosa del genere sarebbe un obbiettivo valido per tentare un bonsai su roccia, ma a Milano (come in qualsiasi altra città), su di un balcone esposto solo a Nord, o sull'altro solo a Sud, sarebbe impensabile e non soltanto per lo stile su roccia.
Difatti una decina o più di piante le ho portate qui con me (ed una trentina si è aggiunta alla compagnia), a godere di questo eccezionale clima, dove anziché morire come spesso a Milano accade, qui crescono tanto da non starci dietro.
Io non escluderei in futuro di rinunciare alla roccia e quindi proverei a progettare come affondare in un vaso (magari non quello) la maggior parte delle radici.
Tornando al film di Ridley Scott, se e quando taglierai quelle radici, stai moooolto attenta!
Il ricordo che ti evoca mi ha fatto morire dal ridere!!
In realtà i bonsai su roccia non mi fanno impazzire, ho comprato questa pianta prima di tutto perchè ero impaziente di avere un tridente ma non riuscivo a trovarlo come lo volevo, secondo perchè costava pochi euro quindi ho iniziato a prendere questo.
Dalle foto non si vede perchè ci sono molte foglie ma i rami non sono minimamente impostati, quindi è una buona occasione per far pratica di potatura
k07:
Nel complesso comunque mi sta simpatico! Forse quando avrà una forma avrà un senso anche la roccia e sarà più piacevole alla vista