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pre bonsai acero

avalu81

Giardinauta
Ciao a tutti, due anni fa ho piantato dei semi di acero giapponese raccolti da alberi per strada a Milano. Lo scorso anno la piantina misurava 10cm d'altezza e dopo le prime foglioline pensavo fosse morto. nel dubbio, durante l'inverno è stato riposto a nord sotto un pesco da fiore e sembra che la posizione gli sia piaciuta tantissimo, probabilmente per la mezz'ombra per tutta la giornata.
fatto sta che rispetto allo scorso anno, è esploso con le due cacciate da quasi un metro l'una e sembra essere in ottima salute.
Ora, il mio obiettivo, quando ho piantato i semi, era quello di creare un bonsai.
Sono consapevole che per ora non se ne parla, ma credo sia comunque il momento di provare a filare le due cacciate, quantomeno portarne una verso l'altro e l'altra lasciarla laterale. e poi dimenticarmene per un pò di tempo.
sapreste darmi qualche consiglio in merito? solo filatura o anche potatura ad una lunghezza accettabile delle due cacciate?
o devo lasciare tutto come è senza toccare nulla aspettando che nei prossimi anni emetta nuove cacciate verso l'alto (è possibile immaginarlo?)? P_20190808_194930_vHDR_On.jpg P_20190808_194940_vHDR_On.jpg P_20190808_194951_vHDR_On.jpg P_20190808_195008_vHDR_On.jpg P_20190808_195036_vHDR_On.jpg P_20190808_195041_vHDR_On.jpg
 

danielep

Florello Senior
Tornando alla tua pianta, @avalu81, intanto complimenti per la riuscita della semina. E' sempre una bella soddisfazione coltivare una piantina che si è creati da sé :):V
Poi, finalmente, vedo un substrato per piante in vaso degno di tale nome (se continua anche sotto), bello drenante, che contribuisce alla salute della pianta:su:
Farne un bonsai è una procedura lunga e, checché ne dicano, prima di pensare a potare e filare (so che le mani prudono) devi prima costruire un tronco di diametro accettabile ed un nebari (radici a raggera che nell' acero palmato giapponese è praticamente un "must" ). Controlla in rete per capire che cosa intendo;)
Ora, di quella pianta, tutta la vegetazione che vedi e che lascerai sviluppare liberamente servirà solo a formare lo spessore del tronco.
Il primo tratto ha un accenno di movimento sinuoso e, secondo me, un palmato deve avere delle leggere sinuosità.
Peraltro, spunta da radici improponibili per l'estetica bonsai e, una volta formato il tronco, andrà margottato per far crescere radici piatte.
Non temere, il palmato giapponese ricaccia da ogni dove e, al momento opportuno, potrai ricostruire il tronco superiore da un ramo laterale filato verso l'alto; in questo modo otterrai anche la conicità, altro elemento indispensabile.
Inoltre, guarda in rete o sui libri/riviste, esemplari cui ispirarti e formati un'idea di che cosa vuoi che la pianta diventi;)
Subito alla caduta delle foglie puoi togliere quel laterale (lasciando un moncone di 1 e mezzo/2 cm), altrimenti ti ingrosserebbe i tronco a quell'altezza e creerebbe controconicità.
Metti la pasta sigillante, lo rifilerai raso tronco a giugno. Dalla sua base, a primavera, spunteranno molte gemme, così ti renderai conto di quanto affermo.
Sezionando il ramo potrai fare due/tre talee (legnose o quasi) durante l'inverno.
Il discorso è lungo, ma penso che possa bastare, per ora.
Poi, fa come vuoi:)
 

danielep

Florello Senior
In che senso scusa
Nel senso che non puoi dare consigli così generici se non hai un 'esperienza personale, non dico nel bonsai in generale (se hai un bonsai acquistato già formato, per quanto generico, il consiglio ha un fondo di verità), ma nella formazione del bonsai partendo da zero. Tutto qui:)
 

begonia

Maestro Giardinauta
Ok io credo che qualsiasi persona che capisce la botanica in generale, con passione e volontà si riesce a te far tutto quindi nel caso del tuo acero io farei a modo mio, credo la prima cosa da fare e dargli una forma personale poi pian piano le cose vengono man mano, i bonsai secondo un mio parere non bisogna troppo soffermarsi nel modo di come farli crescere ma ripeto e anche un fattore estetico personale per dargli una forma che poi la porti col tempo :su:
 

avalu81

Giardinauta
allora, rispondo ad entrambi.
ho già esperienza di bonsai, solitamente però da talea o margotta, quindi con una base già in parte formata.
che un bonsai debba essere potato per dare una forma a proprio piacimento lo so benissimo e so anche che in questo momento dovrei lasciare tutto come è per fare ingrossare il tronco.
@danielep il substrato, come ogni volta che trapianto le piantine all'inizio è sempre perlite e terriccio universale (in questo caso acido) in percentuale 70-30.
i miei dubbi nascono dal fatto che le due cacciate essendo così lunghe tendono a piegarsi completamente verso terra, di fatto creando un'ampia V sulla biforcazione, quindi ho il dubbio che la conicità possa essere eccessiva un domani.
è anche vero, che dovendo ricostruire il nebari, un domani potrei procedere con una reimpostazione dell'angolo di attacco a terra, limitando/camuffando quindi una conicità e una piegatura eccessiva.
ieri in un vivaio ne ho visti 2-3 di aceri bonsai come il mio e tutti avevano una situazione simile alla mia, con un accenno di moncone da ramo laterale in prossimità della base.
quindi secondo te converrebbe lasciare stare tutto e non pensare neanche di filare il ramo più grosso verso l'alto? anche spuntare le due cacciate a metà della lunghezza è inutile in questo momento?
 

begonia

Maestro Giardinauta
Vuoi un mio parere ok? Io eliminerei uno dei due alla base secondo taglierei il ramo non troppo deve essere morbido per dargli la forma che piace a me, poi pricederei con le legature per la forma stop alla fine prima di fare il tutto lo metterei in un bel vaso particolare cambiera completamente aspetto
 

aurex

Esperto di Bonsai
Tornando alla tua pianta, @avalu81, intanto complimenti per la riuscita della semina. E' sempre una bella soddisfazione coltivare una piantina che si è creati da sé :):V
Poi, finalmente, vedo un substrato per piante in vaso degno di tale nome (se continua anche sotto), bello drenante, che contribuisce alla salute della pianta:su:
Farne un bonsai è una procedura lunga e, checché ne dicano, prima di pensare a potare e filare (so che le mani prudono) devi prima costruire un tronco di diametro accettabile ed un nebari (radici a raggera che nell' acero palmato giapponese è praticamente un "must" ). Controlla in rete per capire che cosa intendo;)
Ora, di quella pianta, tutta la vegetazione che vedi e che lascerai sviluppare liberamente servirà solo a formare lo spessore del tronco.
Il primo tratto ha un accenno di movimento sinuoso e, secondo me, un palmato deve avere delle leggere sinuosità.
Peraltro, spunta da radici improponibili per l'estetica bonsai e, una volta formato il tronco, andrà margottato per far crescere radici piatte.
Non temere, il palmato giapponese ricaccia da ogni dove e, al momento opportuno, potrai ricostruire il tronco superiore da un ramo laterale filato verso l'alto; in questo modo otterrai anche la conicità, altro elemento indispensabile.
Inoltre, guarda in rete o sui libri/riviste, esemplari cui ispirarti e formati un'idea di che cosa vuoi che la pianta diventi;)
Subito alla caduta delle foglie puoi togliere quel laterale (lasciando un moncone di 1 e mezzo/2 cm), altrimenti ti ingrosserebbe i tronco a quell'altezza e creerebbe controconicità.
Metti la pasta sigillante, lo rifilerai raso tronco a giugno. Dalla sua base, a primavera, spunteranno molte gemme, così ti renderai conto di quanto affermo.
Sezionando il ramo potrai fare due/tre talee (legnose o quasi) durante l'inverno.
Il discorso è lungo, ma penso che possa bastare, per ora.
Poi, fa come vuoi:)
Questo è l'unico consiglio degno di essere chiamato consiglio... Pianta ancora immatura e con tanta strada da fare... La costruzione da seme è sempre la cosa più affascinante e che da soddisfazioni... Difficile ora dire come impostarla.... Io lo metterei in un vaso ancora più ampio per accelerare la crescita... O addirittura in piena terra...
D'accordo con le potature di formazione ma per adesso eliminerei solo uno dei due tronchi principali... Lasciando vegetare ancora tanto tutto il resto...
Mettere adesso la pianta in un vaso più "piacevole" renderà il tutto più carino a chi di bonsai non ne capisce un tubo... Ma non sarà mai un bonsai...
 
Ultima modifica:

danielep

Florello Senior
allora, rispondo ad entrambi.
ho già esperienza di bonsai, solitamente però da talea o margotta, quindi con una base già in parte formata.
che un bonsai debba essere potato per dare una forma a proprio piacimento lo so benissimo e so anche che in questo momento dovrei lasciare tutto come è per fare ingrossare il tronco.
@danielep il substrato, come ogni volta che trapianto le piantine all'inizio è sempre perlite e terriccio universale (in questo caso acido) in percentuale 70-30.
i miei dubbi nascono dal fatto che le due cacciate essendo così lunghe tendono a piegarsi completamente verso terra, di fatto creando un'ampia V sulla biforcazione, quindi ho il dubbio che la conicità possa essere eccessiva un domani.
è anche vero, che dovendo ricostruire il nebari, un domani potrei procedere con una reimpostazione dell'angolo di attacco a terra, limitando/camuffando quindi una conicità e una piegatura eccessiva.
ieri in un vivaio ne ho visti 2-3 di aceri bonsai come il mio e tutti avevano una situazione simile alla mia, con un accenno di moncone da ramo laterale in prossimità della base.
quindi secondo te converrebbe lasciare stare tutto e non pensare neanche di filare il ramo più grosso verso l'alto? anche spuntare le due cacciate a metà della lunghezza è inutile in questo momento?
Forse ci siamo già incontrati su altri forum? Ricordo delle località Lecce/Milanoo_O
Forse sarebbe meglio pomice e TU (acido) nella stessa percentuale.
Per sostenere il leader principale, quello che contribuisce ad ingrossare il tronco, non c'è niente di scandaloso a mettere un paletto di sostegno (sottile) di bambù oppure (ma giù mi sembra non pieghi più niente) un filo grossetto di alluminio rivestito di carta, badando bene a rimuoverlo a primavera altrimenti segna il tronco (esperienza personale). Egualmente puoi usare un paletto di sostegno provvisorio per il ramo laterale, che tanto andrà eliminato.
Senza offesa, ma quelli che chiamano aceri bonsai nei vivai/garden center non specializzati e con prezzo che non sia a due (o tre) zeri sono poco più avanti del tuo e assolutamente non da prendere ad esempio.:(
Il moncone, nel disegno finale, verrà assorbito dal callo (se lo rifili a giugno e ci metti la pasta).
Spuntare le cacciate al momento è possibile, ma, a meno che non sia finalizzato a ridurre l'ingombro o evitare il sovrappeso ( se non puntelli), non ha altro scopo.
Non certo alla formazione della pianta.
Anche una crescita in piena terra (dipende dalla composizione del terreno e dall'esposizione) o il rinvaso in vaso più ampio, come suggerisce @aurex (che ringrazio per il sostegno), può essere utile.:)
 

avalu81

Giardinauta
Grazie dei consigli. Ci siamo comunque intesi, il mio obiettivo in questo momento è essenzialmente quello di sorreggere un po' il ramo principale ,quello più grosso e che fra i due punta più verso l' alto per evitare una eccessiva apertura della biforcazione. Il filo era inteso in questo senso. Sul rinvaso attenderei il periodo di stasi verso novembre o dicembre. Purtroppo la terra dalle mie parti tende ad inaridirsi facilmente ed a compattarsi. Eviterei quindi tale ipotesi. Poi una volta che la cacciata che preservo avrà preso un andamento più dritto, lascerò beh stare il tutto per un po' di anni. Per la cronaca, gli pseudo bonsai visti ieri andavano sui 40 euro, mai come il melograno esposto alla Rinascente a Milano, che con un' altezza di 20cm, una forma insulsa e un tronchetto da 1cm, veniva spacciato per 18enne e venduto a 95euro: io ne ho uno da 50cm, strapieno di fiori, con una bella conicità e un tronco da 3cm dopo 4 anni....probabilmente sono milionario....scherzo ovviamente. Grazie ancora
 

avalu81

Giardinauta
aggiornamento.
in questi giorni sono giù a lecce per le ferie, quindi sto valutando di procedere con il rinvaso in attesa della ripresa primaverile.
provando a spostare un pò il terriccio, questa è la situazione delle radici (nei prossimi giorni procedo con il rinvaso vero e proprio). sapete dirmi come muovermi proprio sulle radici? devo selezionarle quindi tagliare quelle che si accavallano? o devo lasciare tutto così?
all'atto del rinvaso, conviene iniziare a lasciarle un pò scoperte nella zona d'attacco al tronco in modo da provare a formare un accenno di nebari?
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avalu81

Giardinauta
alla fine ho proceduto, sperando di non aver fatto troppi danni, selezionando 5 radici principali ed eliminando le altre accavallate. pulizia drastica visto che ancora non ha tanti rami da alimentare.
in allegato foto del pre e post
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danielep

Florello Senior
Scusa, rispondo solo ora a cose fatte; del resto la pianta l'avevi tu sotto le zampe e le radici le hai viste tu ;)
Probabilmente avresti dovuto rischiare maggiormente ed eliminare, in parte o del tutto, le radici grosse che vedo sproporzionate.
Cmq puoi ritornarci più avanti ed accorciarle quando potrai ripartire da capillari più prossimi al tronco.
Intanto deve ingrossare il tronco ed allargarsi il nebari.
Certo dev'essere una sofferenza coltivare le piante così a distanza e bravo a chi te le mantiene in salute e vitali durante le lunghe assenze:su::su::su:
 

avalu81

Giardinauta
Scusa, rispondo solo ora a cose fatte; del resto la pianta l'avevi tu sotto le zampe e le radici le hai viste tu ;)
Probabilmente avresti dovuto rischiare maggiormente ed eliminare, in parte o del tutto, le radici grosse che vedo sproporzionate.
Cmq puoi ritornarci più avanti ed accorciarle quando potrai ripartire da capillari più prossimi al tronco.
Intanto deve ingrossare il tronco ed allargarsi il nebari.
Certo dev'essere una sofferenza coltivare le piante così a distanza e bravo a chi te le mantiene in salute e vitali durante le lunghe assenze:su::su::su:
azz, io pensavo di avere osato già abbastanza lasciando di fatto solo 5 radici. Mi spieghi un po' come operare, quando dici di puntare su capillari più vicini al tronco? Intendi che devo aspettarmi nuove cacciate di radici o che da quelle grosse che ho lasciato usciranno nuovi capillari più vicini al tronco? Questo lo chiedo anche per le altre mie piante, il concetto presumo sia ugualmente valido.
Riguardo la gestione "via etere" delle piante, i lavori grossi di solito li faccio io, poi lascio una specie di decalogo ai miei, che fondamentalmente viene rispettato nella sola parte relativa alle innaffiature in estate e inverno. Poi piuttosto dico di non toccare nulla . Quello che mi spiace di più è l'impossibilità di intervenire nel momento più opportuno per educare le chiome alla ripresa vegetativa, quindi c'è un esplosione di foglie e fiori, ma in maniera abbastanza disordinata. Però stiamo parlando ancora di piante piccole, gestibili ancora a posteriori con semplici potature.
 
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