• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

nuova piccola quercia

Pink Floyd

Aspirante Giardinauta
Buona sera a tutti, nuovo arrivato e subito con una domanda per voi (potrà sembrarvi banale, ma avvicinandomi solo ora a questo mondo ogni piccola cosa mi riempe di dubbi).

Innanzitutto vorrei ringraziarvi per il materiale che condividete, ogni discussione porta sempre a imparare qualcosa di nuovo.

Veniamo ora al mio quesito... lungo il vialetto del condominio dove ho lo studio, sotto ad una quercia é nata una nuova piantina, alta non più di una decina di centimetri.
Siccome a breve passerrano per la manutenzione del verde, con ogni probabilità quella piccola piantina farà una brutta fine.
Se provassi a raccoglierla e metterla in vaso, ho qualche possibilità di salvarla e farla crescere qualche anno per poi farla diventare bonsai? Il mio dubbio è il periodo in cui ci troviamo, é forse troppo tardi?
Vi ringrazio in anticipo
 

jiraya

Giardinauta
io proverei ad asportarla con il pane radicale il più possibile intatto (basta togliere la zolla insieme alla pianta) e poi rinvasare quello: dovrebbe sopravvivere.
 

Pink Floyd

Aspirante Giardinauta
Grazie mille jiraya sensei per la risposta!
oggi ho notato che nei dintorni che ne solo altre 4 o 5.... quindi nel tardo pomeriggio partirà il recupero!
Bagnerò alcuni fogli di carta con i quali avvolgerò i pani radicali, in modo da evitare che il clima desertico della macchina non crei danni, essendo ancora così giovincelle.
 

aurex

Esperto di Bonsai
si quoto jiraya...visto che devono passare le ruspe tanto vale tentare....cmq la quercia è sempre la quercia ed ha grandi capacità di radicare. Se ti può interessare...io quando prelevo una pianta...la zona delle radici la avvolgo in un comune sacco della spesa ...ma prima di chiuderlo spruzzo parecchia acqua nebulizzata all'interno....va bene uguale...
 

il.MaCs

Aspirante Giardinauta
Confermo la procedura. Lo scorso anno ho prelevato diverse piantine in condizioni simili qui a lavoro e sono sopravvissute quasi tutte. Al momento non posso allegare foto ma sono decisamente rigogliose;)

Inviato dal mio Nexus 4 con Tapatalk 2
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Attento.

Nell'espiantare le tue querce troverai sicuramente una ghianda alla base di ciascuna, forse grossa più di una oliva e piuttosto allungata.
Se non lo si prevede, è molto facile distaccare la ghianda dalla piantina che così sarebbe condannata.
Asporta le querce con molta cautela comprendendo una zolla che con certezza contenga la ghianda, possibilmente senza arrivare a scoprirla.
Se la ghianda si scopre la pianta soffre un po' di più ma non sarebbe certo grave.
Inoltre sarebbe utile vedere la ghianda o quelle tutto intorno per provare a capire se è una farnia o una rovere (più probabile).
Per azzardare ipotesi su che tipo di quercia si tratta, sarebbe bene che capissimo dove si trova la località " balcone ".

:lol:

Fra alcuni mesi la ghianda non servirà più e la prossima primavera dovrai tagliare il fittone.
Il fittone secondo me è bene che per ora cresca anche in un vaso non basso come di solito si preferisce, in modo che sia più facile la sua separazione durante il taglio.
Le altre radici invece, sarebbe bene che seguissero una distribuzione piana.
Per questo si potrebbe fare uso di diaframmi che siano una barriera non totale.
Quante complicazioni!
Ma purtroppo per tagliare il fittone, adesso sarebbe troppo presto.

PS Anche io sono tornato da un viaggio con due piccole roverelle alte non più di 10 cm.
Non so proprio cosa farne e non era nei miei programmi, ma visto che stavano "decespugliandole" .....
 
Ultima modifica:

Pink Floyd

Aspirante Giardinauta
appena ho sentito i decespugliatori in azione sono andato a prenderle... al momento solo due.

@Greenray: in effetti la località balcone è alquanto particolare, sarebbe stato meglio mettere balcone a Monza...
La ghianda alla base c'è, ho provveduto nell'espianto prendendo buona parte di terra e il relativo muschio di copertura.
Sicuramente al momento non anrò a toccare le radici, lascerò le piante in vaso e poi verso febbraio/marzo vedrò come procedere.

L'unico dubbio leggendo il tuo messaggio è se la ghianda mi conviene tenerla attaccatta oppure toglierla.
 

Pink Floyd

Aspirante Giardinauta
Effettivamente hai ragione, la località balcone è alquanto particolare...forse è meglio aggiornarne in balcone Monza :D

In ogni caso, appena ho sentito il rumore del decespugliatore sono partito alla carica, prlevandone due.
La ghianda alla base c'è e ho lasciato il muschio intatto sulla superficie.


allego un'immagine: IMAG0280.jpg
 
Ultima modifica:

Greenray

Esperto di Bonsai
Dalla forma quasi cilindrica delle ghiande, la cui punta "ogivale" è molto tozza, direi che si tratta di farnie abbastanza pure e poco ibridate con le varianti della specie.

Bisogna che le ghiande vengano coperte, perché per uccelli e roditori sono per noi come un dolcetto a fine pasto o per alcuni di essi un pasto intero.
Usa la terra, ma non molta e se necessario proteggi con una reticella (sollevata) come quelle in cui nei supermercati si trattengono nelle confezioni le verdure o le carote.
 
Ultima modifica:

Pink Floyd

Aspirante Giardinauta
riprendo questa discussione per vari aggiornamenti...

Delle due querce prelevate il mese scorso, purtroppo solo una è sopravvissuta, anche a causa della caduta dei vasi per il forte vento.

Ne ho reperita un'altra, sempre dal giardino condominiale, più sviluppata in altezza, probabilmente dovuto dal fatto che era cresciuta in una zona sempre in ombra.

Ecco le foto delle due giovincelle, in ordine dalle prima arrivata alla seconda: 02 a.jpg 02 b.jpg 01 a.jpg 01 b.jpg

Per circa tre settimane sono rimaste sul balcone esposto a sud, dove prendevano luce diretta solamente al mattino.
Ma visto il grande caldo di questi giorni ho preferito spostarle sul balcone a nord, dove gira più aria ma non arriva luce diretta se non per meno di un'oretta nel tardo pomeriggio.


Ora vado fuori tema per chiedere altri consigli.

Tra poco più di un mese o dopo agosto, in caso ci sia bisogno di più tempo, andrò a staccare delle margotte fatte su due aceri palmati e un ciliegio.
Sempre nella speranza che vadano a buon fine, i miei dubbi riguardano la messa in vaso.
Partendo di andare ad utilizzare dei vasi non troppo alti e abbastanza larghi, tipo ciotole, come mi conviene strutturare il substrato?
Sul fondo dei vasi mi conviene mettere dell'argilla espansa oppure dei sassi di grandezza non superiore ai 2 cm?
Come tipo di terreno un mix composto da 50% torba, 30% terriccio acidofile e un 20% sabbia di fiume potrebbe andare bene??

Nel caso avrei anche a disposizione della terra mista a sterco di cavallo (gentilmente fornita dal suocero), potrebbe tornarmi utile?

Mi rendo conto che le domande sono tante e da assoluto principiante, ma è meglio avere le idee chiare prima di sbagliare tutto!
 

jiraya

Giardinauta
Ma visto il grande caldo di questi giorni ho preferito spostarle sul balcone a nord, dove gira più aria ma non arriva luce diretta se non per meno di un'oretta nel tardo pomeriggio.
pensa dove crescono normalmente le piccole querce: ai piedi delle 'madri' in boschi anche misti... fogliame fitto, poca luce filtrante, umidità elevata; non sempre circola aria e infatti spessissimo le giovani quercine in natura sono vittime di oidio.
di norma cerco, per quanto, di ricreare le situazioni 'naturali', chiaramente migliorandole.
su questa base per me hai fatto bene a spostarle in zona più ombreggiata e ventilata. chiaramente occhio all'acqua.
Tra poco più di un mese o dopo agosto, in caso ci sia bisogno di più tempo, andrò a staccare delle margotte fatte su due aceri palmati e un ciliegio.
tra un mese sarà ancora caldo: staccare le margotte sarà potenzialmente metterle a dura prova... propenderei per fine agosto, dal 20 in poi (più o meno il tempo cambia dal caldo al 'più fresco').
come mi conviene strutturare il substrato?
Sul fondo dei vasi mi conviene mettere dell'argilla espansa oppure dei sassi di grandezza non superiore ai 2 cm?
Come tipo di terreno un mix composto da 50% torba, 30% terriccio acidofile e un 20% sabbia di fiume potrebbe andare bene??
eviterei l'argilla espansa; come terriccio è meglio scegliere qualcosa di sciolto in modo da favorire l'emissione di nuove radici: pomice, akadama, anche in mix con una punta di t.u.
a dispetto di quanto si legge spesso, il terriccio per acidofile a mio avviso è del tutto ininfluente :boh:
Nel caso avrei anche a disposizione della terra mista a sterco di cavallo (gentilmente fornita dal suocero), potrebbe tornarmi utile?
a parte farmi due risate all'idea del suocero-cavallo :lingua: se si usa del letame dev'essere 'maturo', ossia aver subito una maturazione di almeno 60gg. (ideale almeno il doppio), e lo si usa come 'ammendante' e non propriamente come concime.
è però controindicato metterlo direttamente nel substrato dei nostri bonsai: in primo luogo 'scalda' a causa della fermentazione (e potrebbe anche andar bene: il calore aiuta la formazione di radici); in secondo luogo tu hai una nuova pianta (esito della margotta) con nuove radici non ancora così ben funzionanti... e le dai subito 'da mangiare'... lei fa indigestione e addio :ciglione:
alle margotte si aspetta molto prima di dare concime :)
 

Pink Floyd

Aspirante Giardinauta
grazie mille per la risposta esaustiva!

con la margotta allora andrò avanti con il tempo, in modo da essere sicuro di non sbagliare.
 

aurex

Esperto di Bonsai
per il distacco della margotta controlla se il panetto con le radici nuove non sia troppo pieno...in tal caso io ti consiglio di staccare ...invasare e mettere in ombra.....io per le piante raccolte in natura e per le margotte uso agriperlite 60%, pomice grossa 30% ed un 20% di t.u......
 

Pink Floyd

Aspirante Giardinauta
io per le piante raccolte in natura e per le margotte uso agriperlite 60%, pomice grossa 30% ed un 20% di t.u......

Grazie mille per il consiglio, me lo tengo bello stretto!

Per quanto riguarda l'innaffiatura (o annaffiatura che dir si voglia), avendo l'acqua del rubinetto molto dura, posso andare ad utilizzare quella dello scarico del condizionatore oppure risulta essere troppo neutra?
 

aurex

Esperto di Bonsai
io ho usato a volte anche quella del climatizzatore....va bene....però se riempi un contenitore e lasci l'acqua a decantare per un paio di giorni non hai grossi problemi...e forse è anche meglio.....
 

Pink Floyd

Aspirante Giardinauta
Posso provare ad alternarle e/o miscelarle, così da "addolcire" l'acqua del rubinetto.
L'ideale sarebbe raccogliere l'acqua piovana, anche se qui a Milano/Monza non so quanto sia buona per le piante....
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Non farti eccessivi problemi per la qualità dell'acqua.
Se hai il residuo del condizionatore usalo, per l'amor del cielo, ma non è indispensabile e le querce sopportano perfino l'acqua di Milano, non troppo volentieri ma lo fanno.
L'esempio lo danno le querce irrigate con l'acqua dell'acquedotto: non muoiono, si può dire che sopravvivano, ma secondo me vivono e cercano nella terra ciò che nell'acqua di Milano scarseggia.
Dobbiamo pensare che nemmeno quella piovana è l'acqua ideale, né per le querce né per altro.

La decantazione permette ai sali ed ai metalli più pesanti di disporsi nella parte bassa del contenitore dove l'acqua è contenuta, ma quando il contenitore viene mosso per annaffiare, innaffiare o irrigare, tutto si smuove e si rimescola: forse è tempo perso.
Se proprio si volesse sfruttare la decantazione, si dovrebbe estrarre da un rubinetto posto in basso, la parte decantata ed una volta chiuso il rubinetto innaffiare con la parte rimanente che comunque un po' s'è mescolata allo scarto.
Il vantaggio rimane quello di portare la temperatura dell'acqua ad un valore diverso da quello delle tubature, che per le piante in terra ha effetti limitati, mentre per le piante in vaso credo che i bruschi passaggi siano maggiormente sentiti.
 

Pink Floyd

Aspirante Giardinauta
Non farti eccessivi problemi per la qualità dell'acqua.
Se hai il residuo del condizionatore usalo, per l'amor del cielo, ma non è indispensabile e le querce sopportano perfino l'acqua di Milano, non troppo volentieri ma lo fanno.
L'esempio lo danno le querce irrigate con l'acqua dell'acquedotto: non muoiono, si può dire che sopravvivano, ma secondo me vivono e cercano nella terra ciò che nell'acqua di Milano scarseggia.
Dobbiamo pensare che nemmeno quella piovana è l'acqua ideale, né per le querce né per altro.

La decantazione permette ai sali ed ai metalli più pesanti di disporsi nella parte bassa del contenitore dove l'acqua è contenuta, ma quando il contenitore viene mosso per annaffiare, innaffiare o irrigare, tutto si smuove e si rimescola: forse è tempo perso.
Se proprio si volesse sfruttare la decantazione, si dovrebbe estrarre da un rubinetto posto in basso, la parte decantata ed una volta chiuso il rubinetto innaffiare con la parte rimanente che comunque un po' s'è mescolata allo scarto.
Il vantaggio rimane quello di portare la temperatura dell'acqua ad un valore diverso da quello delle tubature, che per le piante in terra ha effetti limitati, mentre per le piante in vaso credo che i bruschi passaggi siano maggiormente sentiti.

Sono esattamente d'accordo con te, per le piante in vaso cambia tutto...
Penso che proverò a miscelarle, rimanendo cosciente del fatto che non è una pozione magica e probabilmente sarà ininfluente nella loro crescita
 
Alto