Succede che è quel che hai pensato: è il c.d. "cimiciato" delle nocciole.
Sono più d'una le specie di cimici che pungono i frutti: se l'attacco è sulla nocciola in formazione, l'accrescimento si arresta, il contenuto secca e il seme abortisce (il guscio rimane praticamente vuoto); quando le punture vengono fatte su guscio già indurito, gli enzimi immessi con la saliva idrolizzano i grassi con formazione di acido oleico che dà un gusto amaro alla nocciola (è precisamente questa alterazione sgradevole del sapore che viene chiamata cimiciato); tramite le punture le cimici possono inoltre trasmettere un fungo che fa ammuffire dentro il guscio il frutto.
Una delle cimici responsabile è simile a questa che ho trovato un mesetto fa su un mio oleandro (
Lygaeus pandurus, quella del nocciolo è
L. saxatilis)
Un'altra è la
Rhaphigaster nebulosa (forse questa, comunque molto simile)
Quella più dannosa si chiama
Gonocerus acuteangulatus
Qui in Piemonte, dove in certe zone il nocciolo viene ampiamente coltivato, si interviene a fine giugno con
endosulfan microincapsulato (il p.a. è stato riammesso in lotta integrata). E' l'unico dei cloroganici sopravissuti (per capirci del gruppo del DDT): è classificato tossico/molto tossico, ma la formulazione in microcapsule lo rende più sicuro e dunque acquistabile senza patentino (il prodotto è EVOLUTION distribuito da Makhteshim-Agan Italia, bottiglia da un litro, classificato Xi, si impiega a 150ml/hl, intervallo di sicurezza 25 gg per nocciolo).
Ciao