boba74
Esperto di alberi ed arbusti
Ecco l'idea che mi sono fatto....
Aall'inizio dei tempi l'umanità è nata con uno spirito essenzialmente nomade sostentandosi grazie a caccia e raccolta, e quindi per forza di cose costretta a vagare. Questo ha permesso la diffusione dell'uomo in tutto il mondo e la nascità delle diverse civiltà. Con la scoperta di agricoltura e allevamento alcune popolazioni sono diventate stanziali, e hanno fondato le città e poi gli stati, mentre un'altra parte di umanità è rimasta nomade. Le due facce dell'umanità sono convissute fino ai giorni nostri, in quanto indissolubilmente legate l'una all'altra da commerci e scambi culturali, che sarebbero impossibili se tutti gli uomini fossero stanziali, e viceversa, la civiltà sarebbe progredita ben poco se tutti gli uomini fossero stati nomadi.
Poi con il mescolarsi di questi due stili di vita, credo che al giorno d'oggi ogni popolo abbia in sè entrambi gli spiriti, e i singoli individui possono sentirsi nomadi dentro (spinti a viaggiare senza sosta, cercare sempre culture diverse dalla propria, senza legarsi mai a un posto fisso), oppure stanziali, magari incuriositi da altre culture, ma che prima o poi finiscono per restare nei luoghi dove sono sempre stati, con persone aventi le loro stesse radici.
E' nel nostro DNA.
Io mi sento stanziale, forse la maggior parte di noi è così, ma chi di noi non ha almeno un amico che a un certo punto ha preso armi e bagagli per andare alla scoperta del mondo?
Aall'inizio dei tempi l'umanità è nata con uno spirito essenzialmente nomade sostentandosi grazie a caccia e raccolta, e quindi per forza di cose costretta a vagare. Questo ha permesso la diffusione dell'uomo in tutto il mondo e la nascità delle diverse civiltà. Con la scoperta di agricoltura e allevamento alcune popolazioni sono diventate stanziali, e hanno fondato le città e poi gli stati, mentre un'altra parte di umanità è rimasta nomade. Le due facce dell'umanità sono convissute fino ai giorni nostri, in quanto indissolubilmente legate l'una all'altra da commerci e scambi culturali, che sarebbero impossibili se tutti gli uomini fossero stanziali, e viceversa, la civiltà sarebbe progredita ben poco se tutti gli uomini fossero stati nomadi.
Poi con il mescolarsi di questi due stili di vita, credo che al giorno d'oggi ogni popolo abbia in sè entrambi gli spiriti, e i singoli individui possono sentirsi nomadi dentro (spinti a viaggiare senza sosta, cercare sempre culture diverse dalla propria, senza legarsi mai a un posto fisso), oppure stanziali, magari incuriositi da altre culture, ma che prima o poi finiscono per restare nei luoghi dove sono sempre stati, con persone aventi le loro stesse radici.
E' nel nostro DNA.
Io mi sento stanziale, forse la maggior parte di noi è così, ma chi di noi non ha almeno un amico che a un certo punto ha preso armi e bagagli per andare alla scoperta del mondo?